Allarme smog a Milano: come mai è la terza città più inquinata del mondo?

Allarme smog a Milano: come mai è la terza città più inquinata del mondo?
Nicola Andreetto
La rilevazione dell'indice AQI spaventa i milanesi: la concentrazione di Pm2,5 a Milano è attualmente 13,5 volte il valore guida annuale dell’Oms sulla qualità dell’aria
19 febbraio 2024

Dopo una breve tregua concessa ai milanesi dalle piogge della scorsa settimana, la concentrazione di inquinanti nell'aria del capoluogo lombardo è tornata ad essere preoccupante. Stando a quanto pubblicato da Arpa sul portale "Infoaria" della Regione Lombardia, dai 41 µg/m3 di Pm10 di mercoledì 14 febbraio, siamo passati a 62.8 giovedì, 91 venerdì, 95.5 sabato 17 febbraio. Non bastasse, sul sito svizzero IQAir si legge che “la concentrazione di Pm2,5 a Milano è attualmente 13,5 volte il valore guida annuale dell’Oms sulla qualità dell’aria”. Si tratta dell'indice AQI (Air Quality Index), un parametro che consente anche di paragonare varie zone del mondo. Quando questo indice si trova tra i 50 e i 100 significa che l’aria è leggermente inquinata. Quando è tra 101 e 150 vuol dire che l'aria è inquinata e si parla di ambiente "malsano per i gruppi sensibili", tra 151 e 200 i livelli sono molto alti e viene considerato "malsano" per tutti, mentre quando super i 201 si inizia a parlare addirittura di tossicità. Secondo quanto riportato, venerdì scorso Milano ha toccato i 156 AQI e poi ha continuato a salire risultando nella giornata di domenica 18 febbraio addirittura la terza peggiore del mondo con un indice di 193 AQI, dietro solo a Lahore in Pakistan e Dacca in Bangladesh e se la gioca con Delhi per rimanere sul podio. Un dato che non può non preoccupare. Anche perché lo stesso sito IQAir consiglia di evitare l’esercizio fisco all’aperto, di chiudere le finestre in casa, di indossare una mascherina all’aperto e di utilizzare i purificatori d’aria.

Tutta colpa del bel tempo

A causare questa situazione di accumulo di inquinanti nell'aria è la stabilità meteorologica che in questo periodo non ha praticamente concesso precipitazioni e offre anche poco vento. Gli esperti di Arpa Lombardia sottolineano come “Lunedì il locale rinforzo dei venti (con moderata probabilità) anche sulla pianura nord-occidentale apporterà condizioni neutre o variabili, mentre condizioni favorevoli alla dispersione si presenteranno con maggiore probabilità tra la Valtellina e le valli del Lario. Martedì ritorno ovunque a ventilazione debole e condizioni in generale favorevoli all'accumulo di inquinanti (previsione con moderata affidabilità)”.

E intanto Regione e Comune bisticciano

Secondo quanto riportato anche da Il Sole 24 Ore, l'assessore all'Ambiente della Lombardia Giorgio Maione ha dichiarato che c'è già un “tavolo istituzionale aperto” con i Comuni per concordare gli interventi contro lo smog, rispondendo così all'assessore milanese Elena Grandi: “Siamo ovviamente a disposizione del Comune di Milano per un dialogo ulteriore, ma se l’assessore Grandi chiede nuove misure significa che quelle adottate finora dal Comune hanno fallito” ha aggiunto. Secondo Maione, “imporre divieti in maniera ideologica non serve. I risultati non si ottengono con domeniche a piedi e con la chiusura di alcune vie al traffico, ma con interventi di sistema e di prospettiva”. “Regione Lombardia - ha rivendicato Maione - sta adottando una politica di incentivi legati al rinnovo dei veicoli inquinanti, alla sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti e agli investimenti in innovazione del sistema produttivo. I risultati si vedono: in vent’anni in Lombardia la concentrazione di pm10 è calata del 39% e quella di NO2 del 45%”.

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