2035: confermato lo stop ai motori endotermici (per chi ancora aveva speranze...)

2035: confermato lo stop ai motori endotermici (per chi ancora aveva speranze...)
Il Consiglio dei ministri europei dell'Ambiente ha approvato stanotte le misure previste nel pacchetto Fit for 55. L'ultima decisione sul provvedimento va ora al Parlamento europeo
29 giugno 2022

Un altro passo verso la definitiva approvazione del pacchetto climatico Fit For 55 è stato compiuto stanotte con la votazione dei ministri dell'Ambiente europei riuniti a Lussemburgo.

Sono state necessarie 17 ore di discussione per trovare un compromesso sulle norme che mirano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli degli anni Novanta per arrivare al taglio del 100% delle emissioni di CO2 entro il 2035 nel caso di autovetture e furgoni nuovi.

Significa che è stata confermata la proposta votata dal Parlamento europeo l'8 giugno scorso che di fatto prevedeva di fermare la vendita delle automobili alimentate a benzina, gasolio e GPL entro il 2035.

Il documento firmato da alcuni Paesi membri (Bulgaria, Italia, Portogallo, Romania e Slovacchia) che chiedeva di posticipare la scadenza al 2040 non ha quindi sortito l'effetto desiderato dai proponenti.

E' stata invece accolta la proposta di una proroga di cinque anni (fino al 2035 quindi) alla produzione delle vetture a motore endotermico cosiddette di nicchia (ovvero con una produzione fino a 10.000 automobili all'anno) e che non rientrano negli obblighi di riduzione delle emissioni.
E' la nota clausola, a volta indicata come emendamento Ferrari, che tutela soprattutto i marchi di lusso.

Su richiesta principalmente di Germania e Italia, l'Unione ha accettato di considerare in futuro le opzioni di carburanti alternativi o motorizzazioni ibride se capaci di abbattere completamente le emissioni a effetto serra.

Oltre al sistema di scambio di quote di emissione all'interno dell'Unione, alle emissioni e gli assorbimenti derivanti dall'uso del suolo e la creazione di un fondo per il clima sociale, nel pacchetto ci sono l'aggiunta del trasporto marittimo al sistema di scambio di quote di emissione (le ETS), la creazione di un nuovo sistema di scambio di emissioni separato per i settori dell'edilizia e del trasporto su strada, l'obiettivo di togliere 310 milioni di tonnellate di CO2 equivalente migliorando l'uso del suolo e della silvicoltura.

Tutte queste misure dovranno ora essere negoziate e votate dai membri del Parlamento europeo.

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