Abestone 2021. Tuscany Hard Enduro. Paradiso e Inferno insieme: possibile?

Abetone, Italia, 17 Giugno 2021. Italia, Toscana, Firenze. Il volo del Mondiale Hard Enduro scende lentamente, quasi a non volersi perdere un solo fotogramma della scena, la Montagna di una delle regioni più belle del Mondo. La mèta è Abetone, uno degli spartiacque tra versanti diversi di un’unica bellezza. Bellezza italiana… inferno italiano. È Abestone Hard Enduro World Championship. Campionato del Mondo, tappa italiana.

Due fatti nuovi. Michele Bosi: è uno specialista, sa il fatto suo. Non un “ex”, un praticante, presente. Formula Evento e Gara: pressione in aumento costante, il manometro deve stare in zona rossa.

È ora di parlare di formula, di conoscere l’artefice e di capire cosa gli frulla per la testa. Michele Bosi, uno dei (pochissimi) assi italiani, spiega:

Michele Bosi. L’ispirazione. Abestone è la competizione italiana del Campionato del Mondo Hard Enduro. Nato il Campionato, volevano una prova italiana. Da noi c’è la migliore tradizione. Non ci ho pensato due volte. Anzi tre, l’avevo già in mente: Toscana, Abetone, ABESTONE! Non si può desiderare di più dalla vita e dall’Enduro.

Michele Bosi. Pressione. Tre giorni di gara. In crescendo, fino al limite, ma non oltre. Nessun giorno è fine a sé stesso. La vittoria si costruisce dal primo giorno. Il vantaggio, o il ritardo, è trasferito fino alla finale. Risparmiarsi è suicidio “sportivo”. Abestone si vince dal primo minuto all’ultimo.

Michele Bosi. Il Tracciato. 3 tracciati. 3 cime da superare, eufemismo e realtà. Ancora un crescendo di difficoltà. Rocce, fiumi, salite (quasi) impossibili, “picchiate”, verde chiaro dei prati, verde scuro nella foresta intricata. Impegno crescente, è ovvio!