A Mandello la prima del nuovo docufilm sulla Guzzi

A Mandello la prima del nuovo docufilm sulla Guzzi
Giovedì 11 settembre alle 21 la prima di “Viaggio oltre la meta”, ideato da Massimo Zavaglia e Bruno Nava, realizzato da Alboran dopo “Il coraggio di andare oltre”. Protagonista l’aquila e il viaggio visto da personaggi come l’ex astronauta Nespoli, Sara Doris, il nipote di Omobono Tenni e tanti altri
5 settembre 2025

Nel giorno che dà il via al Motoraduno Internazionale Città della Moto Guzzi, dall’11 al 14 settembre, Mandello del Lario ospiterà l’anteprima di questo nuovo lavoro dedicato al marchio.“Viaggio oltre la meta” è il titolo del nuovo progetto ideato e promosso da Massimo Zavaglia e Bruno Nava, e realizzato dalla casa di produzione milanese Alboran che nel 2021 aveva già firmato “Il coraggio di andare oltre”, il racconto della vita dei tre fondatori della Moto Guzzi.

Al centro, le molteplici sfumature della parola “viaggio”. Nostra la voce narrante. Ci saranno anche i racconti di Sara Doris, figlia del fondatore di Mediolanum Ennio, amore profondo per Moto Guzzi; dell’ex astronauta Paolo Nespoli, nato con la voglia di andare lontano. E le voci di esperti, conoscitori ed estimatori del marchio. Come quelle di Omobono Persi, nipote del mitico Omobono Tenni, e di chi ha cavalcato una Moto Guzzi nei momenti più significativi della propria vita.

La prima proiezione ufficiale, voluta dal sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, l’11 settembre in piazza Leonardo da Vinci alle ore 21.00: sarà pubblica e gratuita fino ad esaurimento posti e in caso di maltempo c’è lì accanto il Cinema Teatro Comunale “Fabrizio de André”.

Seguirà un calendario dedicato in giro per l’Italia. Tutte le informazioni relative alle prossime proiezioni saranno disponibili sul sito di Alboran. Da precisare che il docufilm è realizzato senza scopi commerciali, i protagonisti hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro competenze a titolo gratuito, gli eventuali proventi saranno devoluti in beneficenza alla associazione Le Vele Onlus di Pioltello (Milano). La regia è di Maurizio Pavone, fotografia Valerio Lamberti, produttore esecutivo Marida Galliani, scritto da Laura Motta.

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