95 anni di motociclismo a Busto Arsizio

95 anni di motociclismo a Busto Arsizio
Massimo Clarke
  • di Massimo Clarke
Per festeggiare i 95 anni dalla fondazione il Moto Club Bustese, famoso anche a livello internazionale per la sua intensa attività nel campo delle moto storiche, ha organizzato un evento memorabile
  • Massimo Clarke
  • di Massimo Clarke
14 aprile 2017

Sarebbe riduttivo parlare di un pranzo, perché quello svoltosi nel Golf Club “Le Robinie” è stato molto di più. È stato un incontro tra nomi famosi oltre che tra vecchi amici, riuniti da quello straordinario denominatore comune che è la passione per le due ruote, per festeggiare i 95 anni dalla fondazione del Moto Club Bustese.
Si sono rivissuti anni indimenticabili, alla presenza di grandi personaggi del nostro mondo. C’erano non solo ex-piloti, che hanno gareggiato con abilità e coraggio anche nelle salite e sui circuiti cittadini di una volta, autentico banco prova per uomini tosti e ardimentosi, ma anche quelli che nelle moto ci metteva le mani, in tempi nei quali la meccanica occorreva conoscerla davvero. Niente segni di riferimento per la messa in fase, all’epoca! E tante soluzioni raffinate ma impegnative, che richiedevano una grande manualità abbinata a notevoli capacità tecniche da parte di chi doveva effettuare gli interventi.

Non si può quindi non segnalare la presenza di due personaggi ormai leggendari in questo settore, ovvero Ginetto Clerici, che per tanti anni ha curato le moto della famosa scuderia Mainini, e Domenico Pettinari, affermatosi con la scuderia Koelliker ai tempi delle derivate di serie e in seguito diventato uno del migliori specialisti per le storiche di altissimo livello, dalle moto inglesi alle formidabili MV Agusta da Gran Premio.

Da anni l’autentica anima del Moto Club Bustese è il presidente Romano Colombo, appassionato collezionista di moto da competizione degli anni Cinquanta e Sessanta che porta personalmente in pista. Tra quanti lo affiancano nella sua attività in seno al sodalizio spicca il dinamico Alfio Crespi, grande intenditore e valido pilota di sidecar.

 

Ubaldo Elli, recentemente scomparso e qui intervistato da Paolo Beltramo, era famoso in tutto il mondo per la sua scuderia di MV Agusta da competizione. È stato a lungo presidente onorario del Moto Club Bustese
Ubaldo Elli, recentemente scomparso e qui intervistato da Paolo Beltramo, era famoso in tutto il mondo per la sua scuderia di MV Agusta da competizione. È stato a lungo presidente onorario del Moto Club Bustese

Nell’ambito dell’evento un caloroso ricordo è stato dedicato Ubaldo Elli, recentemente scomparso. Era il presidente onorario e per anni si è dedicato con grande impegno alla sua scuderia, unica al mondo in quanto formata da MV Agusta a tre e a quattro cilindri, autentiche e mantenute in perfetta efficienza. Grazie a lui gli appassionati hanno potuto rivedere in pista queste meravigliose creazioni della tecnica italiana degli anni d’oro.

Tra i piloti presenti vanno segnalati l’inossidabile Angelo Tenconi, per lungo tempo autentico re della montagna con la sua Aermacchi 250, e Alberto Pagani, per anni valoroso pilota della MV Agusta. E naturalmente non vanno dimenticati i piloti di oggi, che sono stati doverosamente premiati per il loro impegno e per i risultati ottenuti.
Tra i presenti spiccavano Ivan Bidorini, presidente del comitato regionale lombardo della FMI, e Ariel Atzori dell’ASI. E naturalmente una folta schiera di collezionisti e appassionati.
C’erano anche vari rappresentanti di altre associazioni motociclistiche come il Moto Club Cassinetta di Gallarate (dove giusto 50 anni fa nasceva la Aspes), l’MV International e la Otello Buscherini di Forlì.

Il Moto Club Bustese, che per diverso tempo è stato il primo in Italia per numero di iscritti, è nato nel 1922. La sua attività è sempre stata molto intensa; già nel 1923 ha organizzato la prima edizione del circuito di Busto Arsizio, per anni gara di notevole importanza a livello nazionale. L’ultima edizione si è svolta nel 1958 e ha visto le affermazioni di Ferrari con la CM 250 bicilindrica, Zubani con la Morini Settebello 175 e Grassetti con la Benelli Leoncino 125.
Gli anni Settanta hanno visto una intensa partecipazione dei piloti del Moto Club alle gare di regolarità, all’epoca particolarmente popolari, e una serie di straordinari successi da parte della scuderia Mainini, che addirittura realizzava moto proprie con motore Kreidler 50. Si chiamavano MTK e tra il 1975 e il 1978 hanno vinto ben otto titoli italiani, tra salita e velocità in circuito. A queste moto sono rimasti particolarmente legati i nomi dei piloti Giovanni Ziggiotto, Guido Sala e Angelo Affini. I due fratelli Mainini avevano una grande concessionaria con ampio magazzino ricambi e una officina attrezzatissima.

Da diversi anni a questa parte il Moto Club Bustese è il più importante d’Italia nel campo delle storiche, con intensa attività non solo in ambito nazionale, ma anche all’estero. Alcuni suoi piloti con le loro splendide moto sono appena stati a Eastern Creek, in Australia.

 

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