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Una gara così impietosa Antonio Cairoli non l’aveva mai fatta. Trovarsi da leader con 42 punti di vantaggio a inseguitore con tre lunghezze di ritardo semplicemente perché la sfortuna ci ha messo lo zampino è stata la cosa più sconfortante che possa avere mai provato. E pensare che in Belgio era stato un leone, capace di strisciare in curva con mano e paramano come non faceva nessun altro pilota, e che sabato era di nuovo stato protagonista delle qualifiche che ha vinto in piena sicurezza.
Invece nella prima manche è stato costretto ad abbandonare la gara già dopo un giro per colpa di uno stupido sasso che si è infilato tra pignone e catena bloccandogli ha ruota posteriore. E questo è niente. Perché poi nella manche successiva dopo appena due giri nel tentativo di migliorare il suo quinto posto è arrivato lungo in una curva sprofondando letteralmente in un cumulo di fango talmente alto e compatto che nonostante i ripetuti tentativi non è più riuscito a venirne fuori.
Un pesantissimo doppio zero, che ha coinciso con la prima doppietta stagionale di Clement
Desalle che ha approfittato della situazione per strappare la leadership all’ufficiale KTM, che dopo una metà stagione da condottiero ora è costretto a recitare il ruolo dell’inseguitore.
In entrambe le manche il belga della Suzuki si è imposto dopo aver superato a circa metà gara Christophe Pourcel, che nella prima manche ha accusato problemi prima agli occhiali e poi agli stivali. Terza piazza per il sempreverde Kevin Strijbos, che si è lasciato alle spalle un Sebastien Pourcel in continua ripresa e Shaun Simpson con ha corso con la Yamaha ufficiale di Steven Frossard con la quale farà anche la restante parte di stagione. Caduto nella prima manche e ritiratosi definitivamente per una profonda ferita
ad un braccio che ha richiesto alcuni punti di sutura, il russo Evgeny Bobryshev ha almeno avuto la soddisfazione di vedersi confermato per i prossimi due anni dal team Honda World Motocross.
Caduto a metà della prima manche quando era 13° e ritiratosi per i danni riportati dalla moto, Davide Guarneri si è rifatto nella successiva dove è terminato 10°.
L’olandese della KTM ha preceduto il giovane transalpino Dylan Ferrandis che ha centrato il suo primo podio in carriera e Jake Nicholls. Sfortunata anche la gara di Alex Lupino, che dopo il primo giro della prova d’apertura mentre era quarto è stato costretto ad andare ai box a piedi a causa dello stesso problema accusato inizialmente da Cairoli, mentre nella seconda è caduto alla seconda curva e ha mandato in porto una consistente rimonta conclusa in decima posizione.