2035: addio al motore endotermico in Europa?

2035: addio al motore endotermico in Europa?
Marco Berti Quattrini
Una proposta dell'UE fissa al 2035 il limite per la vendita di veicoli a benzina, diesel, Gpl, Metano e anche ibridi e plug-in
15 luglio 2021

Entro il 2035 solo motori elettrici e a idrogeno. L'Unione Europea bandisce benzina, diesel, metano, Gpl e anche i veicoli ibridi plug-in. E la parte più impattante della proposta contenuta all'interno di “Fit for 55”. Si tratta di un unicum di riforme che puntano a ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto al 1990. 

Dal 2035 sarebbero banditi tutti i motori endotermici da tutti i settori specialmente dalle automobili. Difficile quindi sperare che verranno risparmiate le moto. Di pari passo alle restrizioni l'Europa chiede un potenziamento in tutti gli Stati membri della rete di ricarica e in particolare l'installazione di colonnine ogni 60 km nelle Autostrade e punti di rifornimento per l'idrogeno ogni 150 km. In Italia si prevede entro la fine del 2022 di garantire una copertura autostradale appena sufficiente, mentre se si analizza la situazione europea la distribuzione delle colonnine è ad oggi molto disomogenea con Paesi che hanno una copertura piuttosto buona e altri molto indietro. 

Per finanziare questi progetti verrà creato un nuovo mercato della CO2 per il trasporto su gomma e per gli edifici che avrà un valore stimato di 70 miliardi di euro in 7 anni. Con questi incassi l'Europa potrebbe cofinanziare al 50% con gli Stati gli incentivi per l'acquisto di auto a zero emissioni e la riqualificazione energetica degli edifici.

“Il principio è semplice: l’emissione di CO2 deve avere un prezzo; un prezzo sulla CO2 che incentivi consumatori, produttori e innovatori a scegliere le tecnologie neutrali, per andare verso prodotti puliti e sostenibili”, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

Se dal 2035 non verranno più venduti veicoli inquinanti si stima che entro il 2050 saranno pochissimi quelli ancora in circolazione. Nel frattempo si prevede che le auto di nuova immatricolazione riducano le emissioni del 55% entro il 2030 e del 100% entro il 2035 rispetto al 2021. 

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