Giubbyno, chi è costui?

Giubbyno, chi è costui?
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Un interessante giubbino polivalente ideato per risolvere alcuni problemi "logistici" più comuni sia per i bikers che per gli scooteristi. Nei negozi in primavera, al prezzo di 396 euro
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
11 dicembre 2009

Si chiama Giubbyno, ma si pronuncia “giubbaino”, in stile quasi-inglese, ed è stato presentato allo scorso Eicma nella versione definitiva in tessuto tecnico, mentre il prototipo in pelle risale all’anno scorso. Si tratta di un capo interessante e molto versatile, perché è un giubbotto da motociclista che incorpora un utile zaino, all’occorrenza rapidamente estraibile e dimensionabile a piacimento.
Ecco quindi che dall’accoppiata giubbotto+zaino è nato Giubbyno, con la Y stilizzata a mo’ di zip parzialmente aperta (come si può notare nel logo).
La simpatica novità è un’idea di Fabrizio Gollin, titolare della Prime S.r.l. di Montebelluna (TV) e pilota d’auto ad alto livello (è stato Campione Mondiale FIA GT nel 2004, e 2° nel 2003 e nel 2008). Ma anche motociclista praticante, quindi sensibile ai problemi pratici che ci riguardano: come quando andiamo a vedere una gara, piuttosto che a un motoraduno, a visitare un salone tipo appunto l’Eicma, o semplicemente quando parcheggiamo la moto per fare quattro passi in qualche bel posto. In quelle situazioni, insomma, in cui chi ha una moto supersportiva o una naked senza bauletto, deve per forza portasi appresso casco, guanti, giacca, e altro.

Giubbyno: com’è fatto?

A prima vista, Giubbyno appare come una classica giacca in tessuto tecnico, con sottili  bande rifrangenti orizzontali nella zona alta anteriore e verticali  sulla schiena, la cintura regolabile ai fianchi tramite risvolti con velcro, e un girocollo alto il giusto, foderato internamente in tessuto morbido e confortevole, e con bordino superiore imbottito.
Esternamente figurano quattro tasche e due aperture di ventilazione, tutte dotate di zip stagne celate da apposite palpebre di protezione
Esternamente figurano quattro tasche e due aperture di ventilazione, tutte dotate di zip stagne celate da apposite palpebre di protezione

La chiusura anteriore è a zip di tipo stagno, ulteriormente protetta per tutta la lunghezza da una doppia battuta di tessuto con bottoni automatici alle estremità superiore ed inferiore. La cerniera chiude fino a tutto il colletto, che comunque gode anche di una bandella - anch’essa con risvolto dotato di velcro - che volendo si può fissare posteriormente se inutilizzata, per evitare che sventoli fastidiosamente.  Anche la larghezza di maniche e polsini (questi ultimi parzialmente elasticizzati) è regolabile, tramite bottoni automatici.

Esternamente figurano due aperture di ventilazione sotto le ascelle e quattro tasche – due superiori verticali e due in basso, ad apertura orizzontale  –  dotate di zip stagne celate da apposite palpebre di protezione. All’interno invece troviamo la fodera trapuntata asportabile e la sottostante estiva traforata (con una tasca ciascuna), quindi la membrana impermeabile e traspirante. Lungo il bordo inferiore interno del Giubbyno, appena sotto la fodera traforata,  corre una retina rossa che serve da sfogo per la condensa.
Per la cronaca: il tessuto con cui è realizzato il Giubbyno si chiama Carbolex, mentre la membrana impermeabile interna è denominata Rainguard: entrambi sono prodotti brevettati dell’americana Fieldsheer, nota azienda dall’esperienza trentennale nel campo dell’abbigliamento motociclistico. Il Carbolex è una fibra poliammidica morbida e piacevole al tatto, ma resistentissima all’abrasione e all’usura, come si evince dai grafici di comparazione con altri materiali del genere, riportati nel sito www.fieldsheer.com.
Non mancano ovviamente le classiche protezioni amovibili omologate CE su spalle ed avambracci, e nemmeno la cerniera interna posteriore per agganciare il giubbotto ai pantaloni specifici.

Il tascone si trasforma in una sacca espandibile fino alle capacità di 10,2, 13,2, 20,4 o 23,4 litri
Il tascone si trasforma in una sacca espandibile fino alle capacità di 10,2, 13,2, 20,4 o 23,4 litri


La vista posteriore evidenzia la presenza di un tascone rettangolare
, parzialmente coperto da una “mantellina” che nasconde anche due finestrelle di aerazione in rete. Dopo aver sbloccato tre dei cinque bottoni automatici che fissano la mantellina,  i due del soffietto inferiore e le due zip stagne laterali, il tascone  si trasforma in una sacca espandibile fino alle capacità di 10,2, 13,2, 20,4 o 23,4 litri, dotata anch’essa di una lunga zip stagna a doppio cursore, quindi apribile, secondo le necessità, superiormente piuttosto che ai lati. Alla massima espansione, la sacca può contenere agiatamente perlomeno un casco integrale, lasciando un discreto spazio anche per altre cose, tipo l’abbigliamento impermeabile; al suo interno è inoltre previsto un fondello rigido reclinabile, per fungere da base d’appoggio per  il casco stesso, piuttosto che per un PC, una macchina fotografica, la borsa della spesa, o magari un paio di scarpe di scorta per non rimanere tutto il giorno in ufficio con gli stivali da moto.


E poi?


Ma non è tutto, anzi. Giubbyno viene fornito completo di un paraschiena Zandonà Shield Guard X7 - quindi a 7 vertebre, omologato 1B (EN 1621-2/03) - con fascia elastica aggiustabile in vita, studiato specificamente per abbinarsi a questo prodotto ma comunque utilizzabile anche indipendentemente.
La sua specificità sta nel fatto di avere due agganci femmina per fibbie a sgancio rapido, inseriti in morbide guaine rosse e saldamente ancorati nella zona renale della struttura rigida, e due binari in velcro lunghi 12 cm cuciti ai lati. All’interno della giacca sono fissate superiormente, tramite corte zip, due confortevoli bretelle ergonomiche da zaino (con fascetta trasversale di congiunzione, regolabile con velcro), che in basso vanno agganciate alle fibbie del paraschiena, e che naturalmente sono regolabili in lunghezza.
Giubbyno viene fornito completo di un paraschiena Zandonà Shield Guard X7
Giubbyno viene fornito completo di un paraschiena Zandonà Shield Guard X7

Internamente al dorso sono invece incernierati altri due binari in velcro lunghi 23 cm, da abbinare a quelli cuciti al paraschiena stesso in modo da fissarlo alla giacca all’altezza ideale per ogni utente. Il paraschiena chiaramente va posizionato sotto alla fodera invernale, studiata in modo da poter utilizzare la fascia elastica in vita e agganciare le bretelle in basso.
In pratica: quando lo zaino è pieno, questo gioco di agganci (giacca/bretelle, bretelle/paraschiena, paraschiena/giacca) consente di  distribuire a dovere la maggior parte del carico sul paraschiena stesso, alleggerendo sensibilmente quello gravante in trazione sulle spalle e in compressione sulla schiena. Questo significa anche che ci si può sfilare giacca e zaino e andare tranquillamente in giro a piedi con in spalla il Giubbyno totalmente trasformato in zaino, con le maniche fissate alla base della sacca utilizzando gli automatici dei polsini.
Insomma, questo Giubbyno è davvero polivalente, indossabile come una normale giacca impermeabile, eliminando bretelle, paraschiena, fondello dello zaino, protezioni interne; oppure come una classica giacca da moto, con tutte le sue brave protezioni: in ogni caso, si può comunque usufruire dello zaino incorporato.

Riassumendo


Giubbyno è un capo elegante e molto curato e ben rifinito in ogni particolare. Una volta indossato, offre una buona vestibilità e non impaccia nei movimenti. La regolazione della cintura è rapida, idem quella dei polsini, anche se in questo caso agli automatici avremmo preferito il velcro. Anche il girocollo, una volta completamente chiuso, è molto confortevole non interferisce fastidiosamente con il casco. Gli scorrevoli sulle zip delle tasche, però, non sono immediati da raggiungere a cerniera tutta aperta o tutta chiusa.
In configurazione completa, il Giubbyno risulta abbastanza pesante: 3,7 kg effettivi, che scendono a 3 senza il paraschiena e 2,5 eliminando anche la fodera invernale. Logico, visto che solitamente siamo abituati a indossare prima il paraschiena e poi la giacca; inoltre qui c’è anche il peso fisso aggiuntivo della sacca con relativo fondello.
Giubbyno sarà disponibile dalla prossima primavera, al prezzo di 396 euro al pubblico
Giubbyno sarà disponibile dalla prossima primavera, al prezzo di 396 euro al pubblico


Controindicazioni?
Beh, se per accedere ad uno zaino tradizionale basta toglierselo dalle spalle, è chiaro che qui invece bisogna per forza togliersi di dosso la giacca completa di paraschiena e bretelle, la quale risulta naturalmente tanto più pesante e ingombrante quanto più la sacca posteriore è piena. Ed è anche vero che con la sacca in opera diventa praticamente impossibile trasportare un pur esile passeggero, il quale invece potrebbe tranquillamente accollarsi il fardello di un normale zaino indipendente. Tuttavia Giubbyno può diventare molto utile sia quando abbiamo parcheggiato la moto, per assolvere alle esigenze già precedentemente citate, che in caso di acquisti imprevisti, piuttosto che per portarsi a casa il formidabile strüdel che mammina ci ha preparato…

Giubbyno sarà disponibile dalla prossima primavera, al prezzo di 396 euro al pubblico, che ci sembra commisurato alla qualità e alle caratteristiche del prodotto. Quello da noi utilizzato è quindi da considerare un esemplare di preserie.
Quanto ai pantaloni abbinabili, al momento non sono ancora in versione definitiva: ne parleremo quindi più avanti. Almeno inizialmente, in ogni caso, Giubbyno e pantaloni saranno disponibili solo in nero.

Scheda Tecnica

Fabbricante: Prime S.r.l.
Corso Mazzini, 84/5
31044 Montebelluna (TV)
Tel:   +39 0423-604965
Fax:  +39 0423-247273
Prodotto: Giubbyno
Materiali: tessuto tecnico Carbolex; membrana interna
Rainguard impermeabile e traspirante
Taglie: dalla S alla 3XL
Colori: nero
Peso rilevato: 3,7 kg completo di paraschiena
Prezzo al pubblico: 396 euro
Info: www.giubbyno.comwww.primesportagency.com


Maurizio Tanca

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