La SBK in Russia per il giro di boa

La SBK in Russia per il giro di boa
Carlo Baldi
Ottavo round del mondiale SBK al Moscow Raceway. Aperta la caccia al primato di Sykes che l’anno scorso in Russia divise il primo gradino del podio con Melandri. Lussazione della clavicola per Guintoli, caduto in bicicletta. Prevista pioggia
18 luglio 2013

Punti chiave

 
Dopo un interminabile viaggio, i camion dei team del mondiale Superbike hanno raggiunto la Russia e più precisamente il Moscow Raceway, un circuito costruito in mezzo alla tundra, a quasi 100 km da Mosca. Sarà la seconda volta delle Superbike sul tracciato russo, dopo che lo scorso anno il mondiale delle derivate dalla serie avevano inaugurato la pista per quanto riguarda le corse motociclistiche (la prima gara in assoluto fu un round del campionato Renault). Nel 2012, davanti ad un pubblico numeroso quanto appassionato, furono Sykes e Melandri a salire sul gradino più alto del podio. L’inglese della Kawasaki, che è stato quindi il primo pilota nella storia a vincere una gara mondiale in Russia, a Imola è balzato in testa al mondiale. E’ la prima volta che gli capita, mentre alla Kawasaki non succedeva dal 1994, quando Scott Russell fece doppietta a Sugo in Giappone, per poi chiudere il campionato al secondo posto dietro a King Carl Fogarty.

Alle sue spalle gli inseguitori più accreditati sono Melandri ed i due piloti Aprilia Guintoli e Laverty. L’italiano della BMW deve recuperare 53 punti a Sykes e vorrebbe iniziare a farlo da questo ottavo round, su di un tracciato dove la sua S1000RR l’anno scorso non soffrì più di tanto per quei problemi di assetto che hanno invece pesantemente condizionato le prestazioni del ravennate, nelle prime quattordici manche del 2013. Molto agguerrito anche Eugene Laverty, che dovrà giocare all’attacco se vorrà rosicchiare punti a Tom, ma potrà contare sui tanti cavalli della sua RSV4 Factory che potrà scatenare sul lunghissimo rettilineo del Moscow Raceway.

Problemi per Sylvain Guintoli che domenica è caduto mentre si allenava in bicicletta e si è procurato una lussazione alla clavicola destra. Il francese sarà regolarmente al suo posto a Mosca, ma l’infortunio lo limiterà in prova ed ancor più nelle due gare. Guintoli è a soli sei punti da Sykes, ma viste le sue condizioni fisiche, in Russia dovrà cercare più che altro di limitare i danni anziché puntare alla riconquista del primato in classifica.

Davide Giugliano 
Davide Giugliano 

I due piloti Honda, Rea ed Haslam, non hanno dei buoni ricordi del Moscow Raceway, visto che l’anno scorso sono caduti in tutte e due le manche. Entrambi furono disarcionati da errori altrui, con Biaggi che centrò Haslam e Laverty che trascinò in terra Rea. Johnny è reduce dai test della 8 ore di Suzuka (che si correrà a fine Luglio) e dalla proficua giornata di test di Imola, dove ha fatto segnare il miglior crono davanti a Giugliano. Il giovane talento italiano sarà come sempre la mina vagante, l’outsider che punta a confermare il podio di gara uno a Imola. A Davide la pista russa piace, anche se lo scorso anno le due gare non confermarono gli ottimi risultati che aveva invece ottenuto in prova. Il pilota del team Althea sarà da tenere d’occhio, così come l’altro pilota laziale Michel Fabrizio, costretto a due gare in rimonta in riva al Santerno, dopo il problema meccanico patito in Superpole. Lo scorso anno Michel ottenne un brillante quinto posto con la BMW, segno che la pista gli è congegnale. Un fattore molto importante per il pilota del team Red Devils.

I due piloti Suzuki Camier e Cluzel cercheranno di dare una svolta alla loro stagione, fatta sino ad ora di alti (in prova) e bassi (in gara). Il Moscow Raceway lo scorso anno non fu favorevole alla Ducati che però correva con la 1198 e soffriva per la carenza di velocità sul rettilineo di cui sopra. Nemmeno la Panigale sembra dotata di un’elevata velocità di punta, ma sia Checa che Badovini arrivano in Russia con il morale alto. L’italiano a Imola ha fatto vedere buone cose in prova, mentre lo spagnolo ha riscontrato importanti miglioramenti sulla sua 1199 nei test svolti a Imola e a Misano. Staremo a vedere.

Come abbiamo già scritto, Alex Lundh non ha ancora recuperato dagli infortuni causati dalla sua rovinosa caduta nelle qualifiche di sabato a Imola ed al suo posto il team Pedercini ha deciso di schierare Lorenzo Savadori. Pista e moto nuove per il giovane italiano, per il quale questa sarà comunque un’esperienza importante, soprattutto in previsione del prossimo anno quando le Stock Evo potrebbero aprire le porte della Superbike a molti giovani di belle speranze, proprio come Savadori.

Un’occhiata alle gomme. Il Moscow Raceway presenta 10 curve a sinistra e 7 a destra, con una parte lenta e tecnica ed una veloce, caratterizzata da due lunghi rettilinei. Questo significa che ad essere messe alla frusta saranno soprattutto le coperture anteriori alle quali viene richiesto un buon bilanciamento tra tenuta di traiettoria nella parte guidata e solidità nelle violente staccate e negli inserimenti in prossimità dei rettilinei. Visto che le previsioni meteo non promettono nulla di buono, Pirelli metterà a disposizione dei piloti Superbike gomme in mescola SC1 e SC2, in alternativa alle più tenere SC0. Questo potrebbe togliere un’arma vincente alle Kawasaki, che si trovano a loro agio proprio con le nuove SC0 in versione 2013.

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