I campionati Stock 600 e 1000 parlano italiano

I campionati Stock 600 e 1000 parlano italiano
Carlo Baldi
Sono state pubblicate le liste dei partecipanti alle due classi delle derivate dalla serie riservate ai giovani. Massiccia partecipazione di piloti italiani : 10 nella 600 e 9 nella 1000 | C. Baldi
22 marzo 2013

Punti chiave


Il secondo round del mondiale Superbike
che si disputerà il 14 Aprile ad Aragon in Spagna, vedrà al via, oltre che la Supersport, anche i due campionati Europei dedicati ai giovani : la Stock 600 e la Superstock 1000 FIM Cup.  Sono state da poco pubblicate le liste degli iscritti alle due categorie, che vedono al via ben dieci piloti italiani nella 600 e nove nella 1000. Nella classe maggiore gli iscritti sono ventisette e tra gli italiani vanno senza dubbio menzionati i due piloti del team Barni : Niccolò Canepa e Eddi La Marra. Il genovese torna nella classe che lo vide vincitore nel 2007, deciso a ripetersi, mentre il suo compagno di squadra spera di fare meglio dello scorso anno, quando giunse secondo, alle spalle del vincitore Sylvain Barrier. Da tenere d’occhio anche Lorenzo Savadori, quinto nel 2012, e la new entry Simone Grotzkyj Giorgi che porteranno in pista due delle cinque Kawasaki schierate quest’anno dal team Pedercini, deciso a ripetere i successi dello scorso anno quando Bryan Staring, ora passato al mondiale CRT con il team Gresini, si aggiudicò tre gare e lottò sino alla fine per il titolo. Gli altri tre piloti del team di Volta Mantovana saranno Federico Dittadi, Alessandro Andreozzi ed il confermato Leandro Tati Mercado, argentino dal talento ancora inespresso. Attenzione anche a Marco Bussolotti, deciso a dare il massimo dopo due annate trascorse un poco in sordina.

Jeremy Guarnoni
Jeremy Guarnoni


Dopo l’Italia la nazione più rappresentata è la Francia che schiera 4 piloti. I transalpini da tenere d’occhio sono senza dubbio Jeremy Guarnoni, terzo lo scorso anno, ed il campione uscente Sylvain Barrier. Due i piloti del Sud Africa, Greg Gildenhuys, compagno di squadra di Barrier e David McFadden che nello scorso campionato, con la Kawasaki di Pedercini, si era distinto per le molte cadute e la troppa foga. Ci si aspettano buone cose anche dallo svedese Christoffer Bergman del team BWG, che potrà contare sulla grande esperienza di Enrico Folegnani, e dal pilota della Repubblica Ceca Ondrej Jezek. Tra le moto la Kawasaki la fa da padrona, con ben tredici Ninja ZX-10R. Seconde a pari merito BMW e Ducati con cinque moto a testa, mentre le Honda saranno solo due e le Suzuki e le MV una sola. Sarà la quattordicesima edizione della Superstock 1000 FIM Cup che per ben sette volte ha visto il successo arridere ad un pilota italiano. Ad aggiudicarsi il titolo sono stati nell’ordine Iannuzzo, Fabrizio, Alfonsi, Polita, Canepa, Badovini e Giugliano. Tutti piloti che hanno partecipato o partecipano al mondiale Superbike.


Uno sguardo alla 600 dove gli italiani iscritti sono dieci, ad iniziare dai due piloti del team Italia Franco Morbidelli e Alessandro Nocco, che dovranno vedersela anche con i tre piloti del pluri-vittorioso team Trasimeno (vincitore del titolo con Maxime Berger nel 2007 e giunto ad un passo dal titolo lo scorso anno con Riccardo Russo) che schiera Nicola Morrentino, Nicolas Stizza e Simone Pellegrini. Occhi puntati anche su Riccardo Cecchini e Francesco Cocco, ormai maturi per una stagione tra i protagonisti e sull’alfiere del team Pata Federico D’Annunzio. Un occhio di riguardo per il figlio d’arte Dakota Mamola, che dopo aver corso nel CIV 600 debutta ora nell’europeo. La Yamaha potrà contare su ben tredici moto, seguita da Honda con sette e Kawasaki con sei. Una Suzuki, una MV ed una Triumph completano lo schieramento. L’albo d’oro di questa categoria non ci sorride, in quanto dopo la vittoria di Corti nel 2005, primo anno della Stock 600 Europea, nessun altro italiano è riuscito a vincere il titolo. Solo i piloti francesi si sono saputi ripetere e vantano tre vittorie. Nelle altre stagioni il titolo è andato in Belgio, Inghilterra, Australia e lo scorso anno in Olanda, grazie al talentuoso Van De Mark, che ora sta facendo molto bene anche in Supersport.