Test MotoGP Sepang. Rossi: "Meglio delle aspettative"

Test MotoGP Sepang. Rossi: "Meglio delle aspettative"
Giovanni Zamagni
Valentino: "Che emozione tornare in prima fila!". Lorenzo: "Dobbiamo migliorare ancora". Pedrosa: "Moto ok, ma le nuove Bridgestone non mi piacciono". Hayden: "Servono cambiamenti radicali" | G. Zamagni
7 febbraio 2013


Ride, ride di gusto: Valentino Rossi ha ritrovato il sorriso perso in sella alla Ducati. Una moto che, proprio, non ha digerito. L’esatto contrario della Yamaha. Come si capisce bene da questa spiegazione.
«La M1 è una moto da piega: è mostruoso quanto puoi inclinarla in curva! A volte devi chiudere le braccia, per non toccare con i gomiti… Una gran bella differenza con la Ducati, che proprio non ne voleva sapere di piegare…».

Insomma, ogni dubbio è stato sciolto e il terzo posto a poco più di quattro decimi dalla pole virtuale lo soddisfa in pieno.
«Sinceramente è andata bene, oltre le mie aspettative. Prima di questi test i dubbi erano tanti: sapevo di essere ancora capace di andare in moto, ma non quale fosse il mio livello. Direi che adesso c’è la consapevolezza di poter fare delle buone gare. Abbiamo progredito continuamente nei tre giorni e oggi sono riuscito a migliorarmi notevolmente, sia nel giro singolo sia sul passo, conquistando anche il terzo tempo: se questo fosse un GP partirei in prima fila. Una bella sensazione dopo le quarte e quinte file delle scorse stagioni».

Rossi: E' andata bene, oltre le mie aspettative. Prima di questi test i dubbi erano tanti: sapevo di essere ancora capace di andare in moto, ma non quale fosse il mio livello


Lorenzo è a solo un decimo, anche se Rossi, onestamente, ammette che sul ritmo, il divario aumenta.
«Jorge ha fatto una simulazione gara di altissimo livello (si può vedere il cronologico nel resoconto dei test, NDA), su tempi che io non sono riuscito a realizzare. E’ chiaro che il suo affiatamento con la M1 è totale, mentre io sono ancora un po’ indietro, anche fisicamente. Però abbiamo svolto un buon lavoro, partendo dalla base 2012, per poi passare a una evoluzione di motore, quindi alla versione 2013. Ed è proprio con quest’ultima che ho fatto il mio crono più rapido: la moto è migliorata nella ciclistica».

Un’analisi condivisa da Jorge Lorenzo, per la verità un po’ più critico di Rossi.
«La moto è migliorata, ma il nuovo cambio (tipo quello della Honda, NDA) non dà grandi vantaggi e la Honda continua a essere superiore in accelerazione: bisogna lavorare per avere più margine, per non dover guidare sempre al limite».

 

HONDA: TUTTI CONTENTI

In Casa Honda, sono naturalmente tutti contenti: Dani Pedrosa è soddisfatto per aver trovato un buon bilanciamento, dopo varie prove per sistemare al meglio il motore all’interno della ciclistica e compensare così l’aumento di 3 kg imposti dal regolamento, mentre Marc Marquez è giustamente stra felice di quanto fatto, con continui progressi dal primo all’ultimo giorno. Marc ha anche iniziato a lavorare su assetti ed elettronica, confermandosi un campione di razza: sarà competitivo da subito.


DUCATI: TUTTI PREOCCUPATI

E’ vero, nessuno si aspettava chissà cosa da questi test, dato che la moto è esattamente quella della scorsa stagione – ma neppure di finire a 2 secondi da Honda e Yamaha, facendo addirittura fatica a stare davanti all’Aprilia del bravo Aleix Espargaro. Un vero disastro.

Nicky Hayden ammette: «Abbiamo provato un paio di soluzioni interessanti che ci hanno permesso di migliorare sul passo, ma è chiaro che ci vuole una svolta tecnica più importante». Andrea Dovizioso, per il momento, preferisce stare sul vago. «Non si può fare un vero e proprio bilancia, sapevamo che, in questo test, avremmo dovuto solo lavorare per raccogliere dati e informazioni. Ci sarà da soffrire nella prima parte del campionato: lo sapevamo prima, ne siamo perfettamente consapevoli».