Test MotoGP 2017. Il Day3 in 5 frasi

Test MotoGP 2017. Il Day3 in 5 frasi
Giovanni Zamagni
Ripercorriamo quanto è accaduto a Phillip Island attraverso i commenti più interessanti, curiosi e divertenti dei protagonisti
17 febbraio 2017

NUMERO 5: IANNONE: «Abbiamo capito sempre di più la direzione che dovremo seguire in futuro. Ho fatto una simulazione molto interessante, riuscendo a mettere insieme il meglio emerso in questi tre giorni con risultati soddisfacenti. Non ho potuto sfruttare la gomma nuova e per questo sono indietro, ma nel complesso abbiamo fatto un buon lavoro».


NUMERO 4: DOVIZIOSO: «Siamo più competitivi dell’anno scorso, soprattutto perché riesco a fare i tempi con maggiore facilità. Noi vogliamo e dobbiamo puntare al titolo, ma in questo momento facciamo troppa fatica a far curvare la moto. Marquez e Vinales vanno particolarmente forte, ma in Qatar andiamo per vincere».


NUMERO 3: VINALES: «Ho lavorato per definire la messa a punto della moto: ho un buon passo, molto simile a quello di Marquez. Ci sarà da divertirsi. Devo ancora migliorare in staccata: non mi sento come vorrei, specie per un eventuale arrivo in volata all’ultimo giro. Rossi in difficoltà? Sottovalutare Valentino sarebbe un grave errore, ho visto che in questi giorni ha provato parecchio materiale».


NUMERO 2: MARQUEZ: «Abbiamo iniziato i test in Malesia un po’ in ritardo, ma in questi giorni abbiamo migliorato tanto. Siamo molto vicini ai più veloci, ma ci manca ancora qualcosa di elettronica e motore. Ho seguito per un paio di giri Vinales: la Yamaha è una moto veloce e competitiva, nel complesso un pacchetto davvero buono. Sarà dura batterli».


NUMERO 1: LORENZO: «Se si potessero usare ancora le ali e se Honda e Yamaha non avessero fatto un passo in avanti così grande, potremmo lottare per la vittoria. Così non lo so, vediamo cosa succede in Qatar, una pista con un buon “grip” e favorevole alla Ducati: la situazione si potrebbe ribaltare completamente».