Stoner vince a Laguna Seca il GP degli Stati Uniti

Stoner vince a Laguna Seca il GP degli Stati Uniti
Giovanni Zamagni
Trionfa Casey Stoner, davanti a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Quarto Dovizioso, a terra Rossi mentre era ottavo. E’ stata un’altra gara noiosa, decisa, ancora una volta dalla scelta della gomma posteriore | G. Zamagni, Laguna Seca
29 luglio 2012

Punti chiave

LAGUNA SECA – Trionfa Casey Stoner, davanti a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Quarto Andrea Dovizioso, a terra Valentino Rossi mentre era ottavo. E’ stata un’altra gara noiosa, decisa, ancora una volta dalla scelta della gomma posteriore – morbida per Stoner, dura per Lorenzo -, anche se il campione della Yamaha non ha avuto timore a dire: “Oggi la differenza l’ha fatto soprattutto Stoner”. Si parte con Lorenzo deciso a imprimere il suo ritmo, quello che in prova era sembrato nettamente superiore a tutti. Ma Stoner non ci sta, rimane attaccato al rivale, prova a passarlo ma non ci riesce. Anzi, addirittura perde terreno accumula quasi un secondo di distacco (0”8 al 16esimo passaggio), poi si riprende, rimonta, infila il rivale al 22esimo giro e se ne va in solitario, arrivando sotto la bandiera a scacchi con 3”4 di vantaggio. Un successo fondamentale per provare a riaprire il campionato, anche se Lorenzo conserva un buon margine di 32 punti sull’australiano e di 23 su Pedrosa, ancora una volta sul podio, ma ancora una volta battuto. Dani sta andando forte, ha addirittura fatto il giro più veloce in gara, ma non basta: Stoner e Lorenzo sono al momento nettamente più forti.


DOVIZIOSO QUARTO


Così come Andrea Dovizioso è nettamente più forte di Cal Crutchlow, battuto ancora una volta (la settima quest’anno), dopo una gara carenatura contro carenatura, senza però che Crutchlow avesse veramente la possibilità di infilare Dovizioso. Purtroppo, il distacco dal primo rimane elevato (18”6), così come quello dal compagno di Marca (15”2), ma Andrea è sempre il migliore in sella a una moto satellite. Insomma, meriterebbe un mezzo ufficiale per il 2013 che, purtroppo per lui, non sarà la tanto sospirata Yamaha.


DISASTRO ROSSI


Alle spalle di Crutchlow, quindi al sesto posto, ha terminato Nicky Hayden, che ha messo in mostra, ancora una volta, le qualità che lo hanno portato alla riconferma con Ducati: grinta, determinazione, voglia di provarci sempre, non arrendersi mai. Il suo non è un risultato che deve far gridare al miracolo – perché il distacco è pesantissimo, 26”902 -, ma Nicky è comunque stato protagonista di una buona gara, con la ciliegina del bel sorpasso su Stefan Bradl al Cavatappi al 27esimo giro. Male, ancora una volta, Alvaro Bautista, che dopo l’incidente in partenza ad Assen sembra essersi completamente perso.


SPIES A TERRA


Dolorante a una caviglia per una terrificante caduta in prova, Ben Spies stava facendo una gara più che onesta – quarto con qualche decimo di vantaggio su Dovizioso – quando al 22esimo giro è caduto rovinosamente al Cavatappi, per colpa di “un problema al forcellone”, come dichiarato dalla Yamaha. Al povero Ben non ne va bene una…


I PRIMI COMMENTI


Stoner: “E’ stato un fine settimana un po’ difficile, ma come era già successo nel 2011 alla fine sono riuscito a vincere. Le qualifiche non erano andate come speravo, ma sapevo comunque di avere un buon potenziale. La dura posteriore, però, non mi soddisfaceva completamente e così ho optato per la morbida. All’inizio ho forzato perché volevo andare subito in testa: non ci sono riuscito e ho scaldato troppo la copertura. Ho rallentato per farla raffreddare, ho ripreso un buon ritmo e ho vinto, unico obiettivo di oggi. I due errori fatti in Germania e Italia mi hanno fatto perdere tanti punti, che dovrò cercare di recuperare nella seconda parte del campionato. Ma non sarà facile”.


Lorenzo:
“La scelta giusta era la morbida posteriore, ma la verità è che la differenza l’ha fatta Stoner. Ho provato ad andare via e ci ero quasi riuscito, ma un errore al Cavatappi ha permesso a Casey di ricucire lo strappo e prendere nuove motivazioni. Quando mi ha passato ho provato per un po’ a resistere, ma era troppo rischioso: in questi casi è molto meglio accontentarsi di un secondo posto”.


Pedrosa:
“Ho preso grandi rischi, più di una volta ho temuto di cadere, forse anche perché non conosco bene il nuovo telaio (Stoner ha corso con quello vecchio, NDA). La verità è che loro erano più veloci di me e non sono riuscito a tenere il ritmo: devo capire come Stoner ha fatto a essere così efficace con la morbida posteriore (Pedrosa aveva la dura, NDA)”.


Dovizioso:
“Dopo le prove sapevo di non avere il ritmo dei primi tre: più di così non potevo fare. Da metà gara in poi ho il ritmo dei primi, ma con le gomme nuove non riesco a essere altrettanto efficace: dobbiamo capire perché”.
 

Classifica - MotoGP Gara

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Tempi
1 25 1 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 158,4 43'45.961
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 158,2 +3.429
3 16 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 157,9 +7.633
4 13 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 157,3 +18.602
5 11 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 157,2 +18.779
6 10 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 156,8 +26.902
7 9 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 156,7 +28.393
8 8 19 Alvaro BAUTISTA SPA San Carlo Honda Gresini Honda 155,4 +50.246
9 7 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 153,7 +1'18.993
10 6 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 153,6 +1'22.076
11 5 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 153,3 1 Giro
12 4 68 Yonny HERNANDEZ COL Avintia Blusens BQR 152,9 1 Giro
13 3 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing Suter 151,6 1 Giro
14 2 22 Ivan SILVA SPA Avintia Blusens BQR 151,4 1 Giro
Non classificato
    46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 156,2 3 Giri
    11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 157,4 11 Giri
    77 James ELLISON GBR Paul Bird Motorsport ART 151,9 13 Giri
    9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda 151,4 14 Giri
    54 Mattia PASINI ITA Speed Master ART 152,2 21 Giri
    24 Toni ELIAS SPA Pramac Racing Team Ducati 134,1 31 Giri
    51 Michele PIRRO ITA San Carlo Honda Gresini FTR   0 Giro