Rossi-Stoner: scintille!

Rossi-Stoner: scintille!
Giovanni Zamagni
Una scivolata che ha cambiato il volto della gara e acceso le polemiche nei box. Parole pesanti, scuse e accuse. Ecco le dichiarazioni dei due protagonisti | G. Zamagni, Jerez
3 aprile 2011

Punti chiave

JEREZ – Tradito dalla foga di vincere: un errore insolito per Valentino Rossi. “Quando lavori tanto – si giustifica – per raggiungere certi risultati ma sei indietro e poi, improvvisamente, intravedi la possibilità di una grande prestazione, credo sia umano farsi prendere dalla foga. La provvidenza (tradotto: la pioggia, nda) ci aveva dato una grande possibilità di vincere o, quantomeno, di salire sul podio, ma purtroppo ho sbagliato. Peccato”.

Lo sbaglio di Valentino ha però coinvolto anche Casey Stoner, assolutamente incolpevole: Rossi è caduto alla prima curva dell’ottavo giro, un attimo dopo aver messo le ruote della sua Ducati davanti a quelle della Honda del rivale. Rossi spiega il suo errore.
“Per la verità non volevo superare Stoner in quel momento, ma sono arrivato un po’ lungo: a quel punto, non c’era più spazio per scartare all’esterno e ho provato a infilarmi all’interno. Purtroppo mi si è chiuso lo sterzo e la mia moto ha centrato quella di Casey. Mi spiace e gli chiedo scusa”.

Caso chiuso? Tutt’altro, perché tra i due c’è stato un lungo botta e risposta, seppure a distanza.
Il primo diverbio c’è stato in pista, dove Stoner se l’è presa soprattutto con i commissari.
“La mia moto – svela – non si era danneggiata e avrei quindi potuto ripartire. Purtroppo, però, si è spenta e con la nostra frizione è dura riavviarla. Ma se qualcuno mi avesse dato una mano, ci sarei riuscito, invece un solo addetto di pista mi ha aiutato e non c’è stato nulla da fare. Non capisco perché: qualcuno, addirittura, mi dava delle pacche sulle spalle, ci è mancato solo che mi chiedessero un autografo… Una cosa simile mi era già successa altre volte, ma è inutile andarne a parlarne in Safety Commission (la commissione piloti che si riunisce ogni venerdì sera insieme a Franco Uncini e a Carmelo Ezpeleta, nda) perché tanto non ti ascoltano”.

Questo, se non altro, non è colpa di Valentino.
“Quando sono caduto – afferma Rossi – sono riuscito a tenere tirata la frizione e, quindi, a non far spegnere la moto. Potevo ripartire facilmente, ma sono arrivati degli addetti ad aiutarmi: pure troppi, perché mi hanno un po’ intralciato…”.

Quando poi Rossi è transitato nuovamente in quella curva nel giro successivo, ha visto a bordo pista Stoner che lo applaudiva ironicamente.
“Ho subito alzato il braccio per chiedergli scusa e quando ho terminato la gara, sono andato nel suo box per chiarirmi”.

Un gesto doveroso ed encomiabile, ma che Stoner non ha preso troppo bene, tanto che mentre Valentino si spiegava, Casey replicava duramente: “La tua ambizione è superiore al tuo talento”.
Una frase non colta da Valentino. “Ho capito solo che mi diceva qualcosa sulla spalla. Ha detto così? Forse non sa esattamente chi sono io, ma ci sta che sia arrabbiato. In ogni caso, quello che dice lui non mi importa”.

Stoner non è più di tanto arrabbiato con Rossi per quanto accaduto in pista (“Sono incidenti di gara, cose che possono capitare”), ma contesta il modo di chiedere scusa del pilota italiano. “E’ venuto dentro al mio box con il casco in testa: avrebbe potuto venire a cercarmi nel motorhome, senza le telecamere. Ma questo è il suo stile”.

La replica di Rossi non si fa attendere.
“Volevo subito chiedergli scusa e se non l’avessi fatto in quel momento non l’avrei più visto fino in Portogallo. Poi, non è certo colpa mia se le telecamere mi hanno seguito: non ho mai cercato le telecamere in tutta la mia carriera”.

Forse Valentino avrebbe potuto togliersi il casco, ma Rossi la butta sul ridere.
“Ho approfittato di averlo in testa in caso di rissa…”.

Lascerà strascichi questo episodio?
“E’ logico che qualcosa ti ricordi, ma passa” afferma Stoner.

“E’ chiaro che sono completamente dalla parte del torto, ma spero che non ci siano strascichi. Del resto, anch’io, proprio qui a Jerez, ero stato buttato a terra da Elias: sono cose che possono succedere in una gara”.

Fonte file audio: Valentinorossi.com