Rossi: “Sono più forte che nel 2014, ma adesso è più difficile”

Rossi: “Sono più forte che nel 2014, ma adesso è più difficile”
Giovanni Zamagni
Valentino spiega le sue difficoltà: “Siamo lenti in rettilineo e la M1 si muove tanto sul posteriore. Marquez e Dovizioso sembrano avere qualcosa in più”. Marquez: “Dovi pilota da battere”, Lorenzo: “Tanti piccoli problemi”
28 marzo 2015

LOSAIL – L’obiettivo era la seconda fila, ma Valentino Rossi si deve accontentare dell’ottava posizione. Un risultato non certo esaltante, ma il campione della Yamaha riesce a trovare qualche aspetto positivo.


«Non è andata male: il mio passo è buono, abbiamo migliorato la moto su tanti aspetti, anche se non sono ancora contento di come si comporta in alcuni punti. Purtroppo sono solo ottavo: in qualifica avrei potuto guidare un po’ meglio, la seconda fila era alla mia portata. Adesso bisogna vedere come e dove riusciamo a migliorare da qui a domani e c’è l’incognita della gara, perché nessuno sa le reazioni nell’arco di 22 giri. A vedere i tempi, Marquez e Dovizioso sembrano avere qualcosa in più, ma io, Lorenzo, Pedrosa e Iannone siamo molto vicini, sullo stesso piano».


Hai scelto la gomma con la quale correre?

«Purtroppo bisogna usare la morbida, perché con la dura, che a me è sempre piaciuta di più, nei primi giri si perde troppo. La gomma dell’anno scorso, più dura sul lato destro, mi piaceva di più».


L’anno scorso partisti decimo e arrivasti secondo: quest’anno la vedi più difficile?

«Io sono più veloce rispetto al 2014, mi sento più a posto con la moto, ma fatico di più con la gomma posteriore. E l’anno scorso non c’erano le Ducati: quest’anno è più difficile: è evidente che non siamo più solo in quattro là davanti, ma in sei…»


Lorenzo si è lamentato del fatto che le Yamaha del team Tech3 siano più veloci in rettilineo delle vostre: come mai?

«Boh, non lo sappiamo: teoricamente non dovrebbero esserlo».


Il cambio seamless anche in scalata non dà i vantaggi sperati?

«Funziona bene, dà sicuramente vantaggi, ma per entrare in curva come fa la Honda bisogna fare ulteriore sviluppo».


La Ducati cambiando completamente moto ha recuperato competitività in un solo tempo: la Yamaha dovrebbe fare lo stesso?

«La Yamaha è così da sempre: se vuoi correre per loro devi accettare la politica dei piccoli passi».

 

LORENZO: “SUL PODIO SOLO SE GUIDO AL MEGLIO”

Jorge Lorenzo è piuttosto teso e sconsolato. «Potevo fare qualche decimo meglio in qualifica, conquistare la quarta o la quinta posizione, ma sarebbe cambiato poco. La Yamaha sembra in difficoltà a tenere il ritmo quando la gomma cala, mentre Marquez e Dovizioso sembrano avere qualcosa in più. Ho avuto problemi con l’elettronica praticamente in ogni curva e siamo lenti in rettilineo. Rispetto al 2014, è più complicato lottare per il podio, ci sono più rivali, ma se guido al meglio non è impossibile conquistarlo».
 


MARQUEZ: “DOVIZIOSO L’AVVERSARIO PIU’ PERICOLOSO”

Marc Marquez è, come sempre, molto sereno. «L’obiettivo era conquistare la prima fila: sono contento di esserci riuscito. Mi sento di avere un buon passo per lottare per la vittoria: Dovizioso è l’avversario più pericoloso, ma anche Pedrosa è competitivo e, forse, ci saranno anche le Yamaha. Comunque io sono pronto».

 

PEDROSA: «PRIMA FILA IMPORTANTISSIMA»

Soddisfatto anche Dani Pedrosa: «Dopo l’equilibrio che si era visto nelle libere, è fondamentale avere conquistato la prima fila: ho fatto un ottimo giro e abbiamo lavorato bene».