Rossi: "La base è migliore del 2013"

Rossi: "La base è migliore del 2013"
Giovanni Zamagni
Il motomondiale debutta in europa, su una pista “amica” di Valentino, che qui ha vinto 8 volte. «Ma per salire sul podio, bisognerà fare tutto alla perfezione. Marquez è il favorito anche qui» | G. Zamagni, Jerez
1 maggio 2014

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JEREZ DE LA FRONTERA – Marc Marquez festeggerà domenica il suo 100esimo GP iridato, proprio sull’unica pista dove non ha mai vinto nella sua carriera: una curiosa coincidenza, che gli darà ulteriori stimoli. Qui, invece, Dani Pedrosa è sempre finito sul podio nelle otto gare disputate in MotoGP, con due successi: nel 2008 e nel 2013. «E’ una pista che mi piace moltissimo, con curve che si adattano a me e l’atmosfera è unica e incredibile» sottolinea Dani, che sa meglio di ogni altro che per il suo bene – e per quello del campionato – non può prendere paga un’altra volta dal compagno di squadra. Domenica, invece, Jorge Lorenzo festeggerà il 200esimo GP mondiale e il 27esimo compleanno: la voglia di fare bene, di battere finalmente Marquez è grandissima, specie dopo quanto accaduto l’anno scorso, quando Lorenzo venne preso a spallate dal rivale della Honda e perse all’ultima curva un secondo posto che sembrava ormai sicuro.

Poi, naturalmente, c’è Valentino Rossi, il pilota in attività che qui ha vinto più di tutti: otto GP in totale, sei in 500/MotoGP, 1 in 125 e 1 in 250.
«Nel 2013 – è l’analisi del nove volte iridato – ero andato forte nelle prove (5° in qualifica), ma poi gli altri erano migliorati, giravano mediamente 0”2-0”3 più forte di me al giro e mi andarono via. Quest’anno, però, partiamo da una base migliore, più solida e competitiva, ma bisognerà fare tutto alla perfezione per essere veloci come loro: Lorenzo si è rimesso a guidare benissimo, la Honda ha qualcosa in più e i loro piloti la sfruttano benissimo e per essere competitivi bisognerà non sbagliare niente. Qui Marquez non ha mai vinto, forse andrà un po’ più piano, ma, sinceramente, non ci credo più di tanto: è sempre lui il pilota da battere».


Sei soddisfatto del tuo inizio di campionato?
«La stagione era iniziata benissimo in Qatar, ma avevo il potenziale per fare bene anche ad Austin e in Argentina, ma per sfortuna e problemi differenti non ho potuto raccogliere quanto avrei potuto. Quindi direi di sì, l’inizio è stato positivo, anche se i punti in classifica non sono dalla mia parte. Questo è uno degli appuntamenti più belli di tutta la stagione, qui ho tanti ricordi belli, bisogna andare fortissimo per salire sul podio, anche se battere uno di quei tre là non sarà facile».


Si può battere Marc Marquez?
«Marc ha dimostrato nelle prime tre gare di essere il più veloce: ha la situazione sotto controllo, sa di avere un po’ di margine da amministrare. Per quanto mi riguarda, posso solo provare ad andare più forte possibile. Adesso, rispetto al 2013, conosco meglio la moto, posso spingere di più: la nostra M1 è competitiva, purtroppo la Honda va ancora più forte».


Credi che il caldo possa favorire ulteriormente la Honda?
«Non credo che sia particolarmente negativo per la Yamaha, ma è troppo presto per dirlo