MotoGP vs SBK: ecco cosa fa la differenza #lanotiziainprimafila [VIDEO]

Giovanni Zamagni
Nel campionato del mondo per derivate dalla serie si corrono due gare e mezzo, ma gli incidenti sono molti meno rispetto alla MotoGP che disputa un GP e mezzo. Come mai? Al di là di moto sicuramente più tecnologiche e un maggiore stress per i piloti, nel motomondiale i dati dicono che…
25 maggio 2023

Lo spunto viene da Simone Battistella, che nell’ultima puntata de “Il diavolo e l’acqua santa”, trasmissione di confronto tra lui e Carletto Pernat su ZamTube, ha fatto, tra l’altro, questa considerazione: “In MotoGP, le gomme, per stare dietro alle prestazioni delle moto, sono troppo prestazionali”. Lì per lì mi sembrava una tesi quantomeno discutibile. Invece…

Invece Battistella ha ragione: analizzando i dati, si scopre un ossimoro: la Michelin ha il merito di costruire pneumatici che vanno costantemente forte, ma invece di essere un vantaggio, diventa un limite per la sicurezza. Mi spiego meglio.

In SBK, le prestazioni delle Pirelli calano molto di più alla distanza rispetto a quelle del gommista francese e questo crea maggiore differenza tra i piloti. E quindi diminuiscono le possibilità di contatto. Vediamo i dati che abbiamo a disposizione, sottolineando che, inevitabilmente, si sono dovuti fare dei compromessi, perché la sprint in MotoGP è stata introdotta solo in questa stagione e per i circuiti dove si è corso fino adesso. Cominciamo con il confronto nelle gare lunghe della domenica, quindi gara2 per la SBK.

Il confronto è sulla pista di Assen, quindi 2023 per la SBK e 2022 per la MotoGP. Si prendono in considerazione i tre piloti sul podio, facendo confronto tra il giro più veloce e quello più lento, per poi considerare la media. Naturalmente non si tiene conto del primo giro e per alcuni piloti si toglie l’ultimo se non è significativo, come nel caso di Bautista (e di Bagnaia) che ha rallentato vistosamente avendo un grande vantaggio.

SBK:

Bautista: miglior giro 1’34”133 (8); peggiore 1’35”380 (20). Differenza: 1”247;

Razgatlioglu: miglior giro 1’34”304 (6); peggiore 1’35”770 (21). Differenza: 1”466

Locatelli: miglior giro 1’34”715 (2); peggiore 1’35”470 (20). Differenza: 0”755.

Differenza media: 1”156.

MotoGP:

Bagnaia: miglior giro 1’32”608 (15); peggiore 1’33”695 (25). Differenza: 1”087.

Bezzecchi: miglior giro 1’32”689 (8); peggiore 1’33”572. Differenza: 0”883.

Vinales: miglior giro 1’32”688 (6); peggiore 1’33”409 (17). Differenza: 0”721

Differenza media: 0”897.

Ricordiamo che la gara della SBK è di 21 giri, quella della MotoGP di 26 giri: la differenza, quindi, è notevole.

Non solo: in MotoGP c’è molto più equilibrio, come dice la differenza tra il miglior tempo di A.Espargaro, il più veloce ad Assen 2022, e R.Fernandez, il più lento in gara: 1”568. In SBK, questa differenza tra primo e ultimo arriva fino a 3”205: questo significa che se si facesse un confronto tra, che so, il decimo, undicesimo e dodicesimo classificato delle due categorie, la differenza aumenta.

Ho provato a mettere a confronto le due gare Sprint sulla pista di Portimao, quindi quella del 2022 per la SBK e quella del 2023 della MotoGP. In questo caso, la differenza è a favore della SBK, con una media di 0”714 tra il giro più lento e quello più veloce, mentre in MotoGP si arriva a 0”886. In SBK si effettuano 10 giri, in MotoGP 12 e quella di Portimao, essendo stata la prima è forse meno significativa.

Sono andato allora a vedere la sprint di Jerez, tra l’altro corsa sulla distanza di 11 giri, per l’incidente in partenza: la differenza scende a 0”719. Quindi assolutamente in linea con quella della SBK, ma su una distanza più lunga, andando molto più forte e con più piloti capace di tenere lo stesso ritmo. Insomma, le Michelin sono decisamente più costantemente veloci sulla distanza, ma quello che è un indubbio merito tecnico può diventare un limite per la sicurezza.

E’ questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.

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