MotoGP, Valencia 2015. Marquez: "Punto sempre al miglior risultato. Anche qui"

MotoGP, Valencia 2015. Marquez: "Punto sempre al miglior risultato. Anche qui"
Marco Berti Quattrini
Nemmeno Marquez parla di Sepang, ma verso Rossi sembra conciliante "spero di parlarci prima o poi". Per la gara di Valencia è tranquillo e correrà come sempre per raggiungere il "miglior risultato possibile" senza guardare in faccia a nessuno
5 novembre 2015

Due settimane difficili; cosa è successo?

«E’ stata la settimana più difficile della mia vita. Dopo la Malesia ho cercato di dimenticare e di concentrarmi al 100% sulla preparazione dell’ultima gara. Sfortunatamente non è stato possibile preparala in modo normale ma ora siamo qui e faremo del nostro meglio per finire la stagione con un buon risultato e, se possibile, come sempre, lotteremo per la vittoria».


Hai qualche ripensamento riguardo alla lotta con Valentino a Sepang?

«Conoscete come la penso, ma non ho intenzione di ripetermi. Come sapete Carmelo (Ezpeleta, NDA) e la FIM ci hanno chiesto di parlare solamente di Valencia. Anche Honda ha rispettato questa richiesta non mostrando i dati della telemetria che saranno diffusi più avanti».


C’è qualcosa che non avresti voluto fare in Malesia?

«Mi spiace solo non aver concluso la gara. In ogni GP io cerco di fare del mio meglio e ogni volta che entro in pista cerco di dare il massimo per i miei sponsor e per il mio team. L’ho fatto nelle scorse gare e lo farò anche in questa».


Questa esperienza ti ha insegnato qualcosa?

«E’ stata una esperienza dura, ma credo che tutta questa stagione mi abbia insegnato parecchio. Quest’anno non è stato possibile lottare per il titolo, ma l’anno prossimo, imparando dagli errori, punterò a vincere il Mondiale. Ho imparato che un 3° o 4° posto sono piazzamenti buoni per il campionato. La stagione è lunga e ho fatto il grande errore nelle prime sei gare di tentare di vincere nonostante la moto non fosse perfetta. Se avessi gestito meglio quelle gare avrei potuto lottare per il titolo».


Hai parlato con Lorenzo e Valentino dopo Sepang?

«No, ma spero di farlo, presto o tardi. Sia con Lorenzo che con Valentino».

Come ti comporterai nel caso ti trovassi a dover lottare con Lorenzo o con Rossi?

«Come ho già detto anche sabato a Sepang, io faccio la mia gara. Se devo lottare con il mio compagno di squadra lo faccio, se devo lottare con Rossi lo faccio e se devo lottare con Lorenzo lo faccio. E questo vale sia per il primo, il secondo, il terzo o il quarto posto. Io lotto per ottenere il miglior piazzamento possibile».


Ti sei mai sentito un po’ colpevole di quello che è successo in Malesia?

«No. Tutti possono pensare quello che vogliono. E la mia opinione non è cambiata rispetto a quello che ho detto dopo il GP a Sepang».


Dopo quello che è successo ti aspettavi le scuse di Rossi?

«No, capisco quello che Valentino sta provando. Si sta giocando un campionato e dal suo punto di vista quello contro cui deve lottare è Jorge. Io non voglio mettermi tra di loro ma ognuno fa la sua gara e combatte per il suo risultato. Spero che prima o poi – meglio prima che poi – si possa riprendere un dialogo con Valentino».


La Direzione Gara ha sbagliato a non richiamare Rossi e te prima della gara?

«Credo di no. Quello che viene detto al di fuori della pista non mi condiziona. Io faccio sempre il massimo e come ho fatto in Malesia cerco sempre di conquistare la miglior posizione possibile. La stessa cosa farò anche qui».


In Moto2 hai provato che è possibile partire in ultima posizione e vincere la gara. In MotoGP?

«In MotoGP molte cose sono più difficili, ma… io non ci penso, non mi riguarda».

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