MotoGP. Rossi: "Potevo lottare con Lorenzo per la prima fila"

MotoGP. Rossi: "Potevo lottare con Lorenzo per la prima fila"
Giovanni Zamagni
Valentino Rossi: "Partire dalla terza fila è un po' difficile, forse in questa pista ancora di più. Il mio passo però non è male e secondo me bisogna spingere sicuro dall’inizio alla fine. Posso essere abbastanza competitivo. I favoriti? Marquez e Dovizioso"
12 agosto 2017

«È stato un sabato abbastanza positivo perché stamattina abbiamo fatto delle modifiche alla moto e mi sono piaciute. Sono stato sempre piuttosto veloce, anche con la morbida avevo un buon potenziale infatti stamattina abbiamo fatto quarto. Dopo la prima gomma ero un’altra volta quarto. Secondo me potevo avere 23.5 - 23.6, potevo lottare con Lorenzo per la prima fila o comunque stare nella top 5 ma purtroppo la seconda gomma non funzionava e avevo molto meno grip. Ho provato a spingere forte ma mi scivolava troppo quindi non sono riuscito e devo partire in terza fila. Purtroppo qualche volte queste cose capitano e stavolta è capitato a me. Partire dalla terza fila è un po' difficile, forse in questa pista ancora di più. Il mio passo però non è male e secondo me bisogna spingere sicuro dall’inizio alla fine ma posso essere abbastanza competitivo. Bisognerà vedere anche come sarà il tempo e la temperatura perché la scelta della gomma posteriore sarà molto importante perché si può correre con tutte e tre. Penso che nei primi ci saranno diverse scelte quindi sarà importante fare poi la scelta giusta per domani».

 

Una cosa strana, ad inizio stagione, la Yamaha aveva più o meno seguito le indicazioni di Maverick che si trovava molto bene con il telaio. Poi dopo Barcellona sono arrivati dei cambiamenti, è arrivato il nuovo telaio, lui non era così convinto ma l’ha seguito. A Brno è arrivata la carena, l’ha provata e non gli piace. A te è piaciuta, ci hai girato, oggi l’hai usata e appena ha visto che l’hai usata te l’ha voluta anche lui. Sei diventato un po' il suo punto di riferimento?

«Secondo me nella mia carriera ho dimostrato di essere un ottimo collaudatore e se la Yamaha mi sta a sentire è meglio, riusciamo a metterla a posto. Non so sinceramente, ognuno ha il suo stile di guida. I piloti poi fanno delle scelte anche un po' personali. Vinales è uno molto forte ed è anche un buon collaudatore, magari gli manca un po' d’esperienza in generale e magari anche su questa moto».

 

Valentino, al momento chi ti preoccupa di più in gara? Marquez o le Ducati?

«Secondo me Marquez e Dovizioso sono i favoriti, ma un po' più Marquez da quello che ha fatto vedere nelle prove. Loro sono quelli che vanno un pochino di più. Poi dopo per il terzo posto c’è Lorenzo, Vinales, Zarco, io e Petrucci. Petrucci può stare lì ma anche Pedrosa. Anche Iannone non è male. Quindi 7 e 8 per il terzo posto, però questo lo dico in base ad oggi. Non è neanche detto che poi domani Marquez e Dovizioso siano i più veloci. Però credo che Marquez, come passo, sia quello messo meglio».

 

Il fatto che Dovi sia stato l’unico ad aver fatto il tempo con la media, crea qualche dubbio secondo te o no?

«È successa una cosa che qui non si aspettava nessuno, secondo me, ossia che la morbida fa molta fatica a sinistra. Probabilmente Dovi l’ha scelta anche per quella, perché con la morbida, nonostante sia più morbida, a sinistra si fa una grande fatica nel t3 quindi forse l’ha scelta per quello. Per quanto riguarda domani si potrebbe anche correre con la morbida, con la media o forse anche con la dura. Tutte e tre sono buone a mio parere. Non per caso Iannone l’anno scorso ha fatto l’azzardo nonostante fosse stato più caldo, ma c’ha beccato e ha vinto. Era comunque molto veloce ma magari gli ha dato quel pelo in più».

 

Dicevi prima che partire dalla terza fila è sempre un problema, qui ancora di più. Perché? è difficile passare? Ci sono però tante frenate dove teoricamente si può superare o no?

«Diciamo che ci sono meno curve e più rettilinei e quindi mi dà l’idea che siamo tutti un po' più attaccati, quindi forse è un po' più difficile. L’anno scorso è stata una gara bellissima, nei primi 6 giri eravamo tutti lì quindi vediamo domani».

 

Hai detto prima che ti è capitata una gomma sfortunata, c’è il modo di capire queste gomme effettivamente cos’hanno?

«No. Queste erano tutte gomme nuove però lo senti subito quando entri in pista. E’ successo delle volte che una gomma vecchia andasse meglio di quella nuova. Neanche la Michelin lo sa. La settimana scorsa a Brno, la mia seconda gomma faceva paura, mi sono trovato benissimo. Questa volta invece era peggio della prima».

 

È vero che ho sentito dire che all’inizio del weekend Michelin vi viene a dire: questa gomma è buona per Q1, Q2?

«Non credo, però non sono sicuro. Magari parlano col team, dovete chiederlo a loro».