MotoGP, Rins: "Più veloci in rettilineo"

MotoGP, Rins: "Più veloci in rettilineo"
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
L'ufficiale Suzuki fa il punto sulla sua situazione dopo i test di Sepang. Gomme, motore, ma anche avversari in un'intervista rilasciata alla presentazione Nolan
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
17 febbraio 2020

È stato uno dei pochi in grado di battere Marquez negli ultimi due anni, e da tre stagioni è il pilota di punta della Suzuki. Alex Rins è uno dei giovani più interessanti del panorama attuale. Protagonista di una bella stagione 2019 - due vittorie e un podio - lo spagnolo è chiamato alla conferma in un 2020 che si preannuncia piuttosto interessante per lui, almeno a giudicare dall'esito dei test di Sepang.

Abbiamo parlato con lui durante l'evento di presentazione Nolan 2020, iniziando da un commento sulle prestazioni della sua Suzuki, apparsa più competitiva del solito.

"È vero, siamo migliorati. Suzuki ha portato un nuovo motore con qualche cavallo in più e nei rettilinei soffriamo di meno. C'è anche un nuovo telaio, che ha risolto un po' dei problemi di instabilità in staccata di cui soffriamo. Insomma, stiamo andando nella direzione giusta, ma fino a che non arriviamo in Qatar è difficile avere certezze, anche perché non sempre quello che funziona sul giro secco porta benefici anche in gara, quando addirittura non ti penalizza"

Un segnale importante, perché lo scorso anno, dopo un gran bell'avvio, Rins e la Suzuki sembravano aver sofferto molto soprattutto dopo Silverstone.

"È vero, anche se in realtà non siamo stati noi a peggiorare. Il problema è che le Yamaha nell'ultima parte di stagione hanno fatto un passo avanti, e sia Viñales che Quartararo sono diventati avversari molto scomodi. Anche Morbidelli, che però in gara fatica più che in qualifica..."

 

Anche le gomme di quest'anno sembrano adattarsi un po' meglio alle moto con il quattro in linea come la tua Suzuki.

"Vero, c'è una certa differenza di guida fra le quattro in linea e le V4, e le Michelin 2020 sembrano darci una mano: l'usura è meno marcata, e noi che abbiamo bisogno di farle lavorare molto sull'angolo le consumiamo di meno. Vedremo, nel senso che in tutti i test mi sono piaciute, ma le gare spesso sono un'altra cosa..."

 

 

Tu sei uno dei pochi che ha battuto Marquez in un duello corpo a corpo. Credi che quest'anno la condizione fisica possa penalizzarlo e renderlo battibile sull'arco del campionato?

"È difficile dirlo, perché oltre alla velocità, la migliore qualità di Marc sta nella regolarità dei risultati: vederlo giù dal podio è praticamente impossibile. A Sepang ha sofferto alla spalla operata, ma credo che in Qatar sarà in condizioni decisamente migliori, e batterlo sarà difficilissimo: ha una confidenza quasi totale con la Honda, sa guidare in quella zona grigia del limite dell'aderenza ed è capace di recuperare gli errori, per questo è un avversario davvero tosto. E non vedo molti avversari capaci di batterlo con regolarità, per poterlo mettere in difficoltà in ottica campionato".