MotoGP, Misano 2015. Rossi: "Venderò cara la pelle"

MotoGP, Misano 2015. Rossi: "Venderò cara la pelle"
Marco Berti Quattrini
Rossi soddisfatto: "Era importante partire dalla prima fila per non perdere il contatto con Lorenzo". Contento anche del passo gara "mi piacerebbe lottare per la vittoria"
12 settembre 2015

Un Valentino soddisfatto del terzo tempo in qualifica e fiducioso di poter battere lo “squalo” Lorenzo.

«Per domani è importantissimo partire dalla prima fila, perché Lorenzo tirerà sicuramente fin dalla prima curva. Sarà difficile stargli dietro, ma è l’unica possibilità di poter lottare con lui perché se prende il via dopo è impossibile raggiungerlo. E’ importante anche essere davanti a Dani (Pedrosa, NDA) visto che qui ha un buon passo. Sono soddisfatto anche del distacco da Jorge: visto che lui di solito in qualifica è più forte di me, essere solo a due decimi è un buon segnale».


Che gara ti aspetti domani?

«Impossibile dire che gara sarà domani, può succedere davvero di tutto e da qui al momento del via le cose possono essere diverse. Oggi abbiamo migliorato il passo e spero che miglioreremo ancora nel warm up. Quella di domani comunque sarà una gara lunga (28giri) per i piloti, per le moto e per il decadimento delle gomme, ma comunque vada i primi tre giri saranno importantissimi. Come passo Jorge va un pelo di più, ma io, Marquez e anche Pedrosa siamo lì».


Come influirà il degrado delle gomme?

«Le gomme caleranno sia davanti che dietro, bisognerà vedere se le Yamaha andranno meglio delle Honda e delle Ducati e poi si vedrà chi ha il miglior setting tra me e Jorge. Magari uno dei due riuscirà ad arrivare negli ultimi giri con un po’ di gomma in più e avrà un vantaggio».


Da tre gare riesci a ottenere risultati migliori anche in qualifica. Avete cambiato qualcosa nel metodo di lavoro?

«Era importante riuscire a dare una continuità anche a questo aspetto. Abbiamo cercato di studiare la strategia nei minimi dettagli per essere al momento giusto dove volevamo essere ed è andata bene. Poi ci vuole anche un po’ di culo. Domani mi piacerebbe lottare con Jorge per la vittoria e se fossi partito più indietro sarebbe stato molto più difficile».


Qui a Misano è raro vedere gare combattute fino all’ultimo giro. E’ una caratteristica del circuito?

«Boh, non saprei. In effetti gli ultimi anni chi ha vinto lo ha sempre fatto con un po’ di distacco. Non so se è la pista o è solo un caso».
 


Poi parla anche della grafica del casco speciale che raffigura un pesciolino giallo inseguito da un grosso squalo. «Mi sento un po’ braccato. Tutti mi vogliono battere, quindi abbiamo pensato a una cosa piccolina che fugge da una più grande e allora ecco pesciolino che fugge dallo squalo. Lo squalo ha buone possibilità di mangiare il pesciolino, ma il pesciolino non si arrenderà e cercherà di vendere cara la pelle».