MotoGP. Loris Reggiani su Marc Marquez: chieda scusa

MotoGP. Loris Reggiani su Marc Marquez: chieda scusa
Reggiani non ha peli sulla lingua, e in una intervista (a 360°) su Fanpage torna sul 2015 e dice che Marc dovrebbe chiedere scusa: ha mancato di rispetto al motociclismo. Massacreranno Loris sui social, c’è gente che vive di quello, ma ha ragione e aggiungiamo: Marquez si scusi e poi Valentino ammetta di averlo provocato
18 luglio 2025

La domanda di Fanpage è diretta: secondo te, molti hater di Marquez lo sarebbero ancora se non fosse esistito il 2015 con Valentino Rossi?

“No, quella stagione - risponde Loris Reggiani - ha cambiato tutto. Marc ha mancato di rispetto al motociclismo. Quella stagione lo ha squalificato come uomo. Anche io ero un suo tifoso. Anzi, per la verità io preferivo Marc a Valentino, anche se qualcuno pensa il contrario. Mi piaceva tantissimo che questo giovane fosse arrivato in MotoGP e avesse messo tutti in riga con il suo talento incredibile. E questo gli rimane, impossibile non riconoscerlo. Ma l'uomo Marquez ha perso tantissimo. Ci credo che lo fischiano, basterebbe chiedere scusa, anche a dieci anni di distanza. Scusa al motociclismo e ai suoi tifosi”.

Quel mondiale, aggiunge Loris, lo meritava Valentino: Lorenzo vinse più gare, ma Rossi fu più costante e sempre al vertice della classifica. Se non ci fossero state quelle tre ultime gare, o se fossero andare come dovevano andare, il titolo lo avrebbe vinto Rossi all'età di 36 anni. E il famoso “calcio” di Rossi, dice, non è mai stato un calcio, nemmeno la Dorna lo ha considerato tale: non è umanamente possibile spingere via una moto da 150 chili, mentre sta andando, anche se piano.

Nell’intervista, Reggiani riconosce ovviamente la superiorità di Marc, che sembra lanciato verso il nono titolo. Negli ultimi dieci anni lui è stato il più forte, nel decennio precedente Valentino Rossi.

Cosa pensi, gli chiedono, di chi sminuisce chi non vince?

“È un errore enorme. Se il ventesimo in MotoGP prende un secondo al giro, non è un brocco. Sminuire gli altri sminuisce anche il valore di chi vince. Bisognerebbe dare merito a tutti i piloti in griglia, sminuire gli avversari non rende merito a chi è più bravo”.

Difficilmente le parole di Loris accenderanno una vera discussione. Che pure sarebbe utile, visto che a dieci anni dai fatti ancora c’è chi fischia Marc anche quando vince (e non è bello, ma per noi ha il diritto di farlo). Sarebbe proprio il caso di elaborare e mettere la parola fine su quella vicenda, che non ha danneggiato soltanto Rossi, ma tutto lo sport. Sarebbe bello se Marquez ammettesse l’antisportività di allora e poi Valentino riconoscesse di averlo provocato con la famosa conferenza stampa di Sepang, noi lo scrivemmo anche 10 anni anni fa. Invece si scatenerà la solita cagnara.

Oggi la massima soddisfazione sui social è coniare nuovi insulti. Pagliaccio giallo, lamentino, piagnaia, ghiaiez, merdez… E magari postare le foto di canarini morti dopo aver stigmatizzato con sdegno i fischi sotto il podio del Mugello. Argomentare? Una fatica inutile, con i social molti hanno trovato un modo perfetto per sfogare la loro frustrazione, tante pagine vivono solo di quello, irridono il pilota in difficoltà, sghignazzano su chi perde…

Reggiani nell’intervista parla anche d’altro: di Bagnaia che soffre la pressione interna ma non è aiutato dalla nuova moto, di Alex Marquez che va fortissimo e del team Gresini che fa addirittura meglio del team VR46, di Martin che ha perso credibilità, di Morbidelli che pare distratto, di Vinales che fa meglio di Acosta, di Quartararo e della bella fedeltà che mostra per Yamaha, dei piloti che avrebbero meritato di più come Vitali, Casoli, Harada…

Ma pochi leggeranno queste considerazioni, e molti si agiteranno per le parole sul 2015.

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