MotoGP. Le pagelle del GP d'Olanda 2017

MotoGP. Le pagelle del GP d'Olanda 2017
Giovanni Zamagni
Dieci a Rossi e Petrucci, grandissimi; nove a Marquez e sette a Dovizioso. Quattro a Vinales e due a Lorenzo
26 giugno 2017

VALENTINO ROSSI VOTO 10

Proprio quando qualcuno comincerà a chiedersi: “Vincerà un GP quest’anno?”, ecco la gara capolavoro, conquistata di forza, determinazione, sapienza, esperienza, classe. Il compagno di squadra sembrava lo stesse sovrastando, ma in Olanda il campionissimo ha fatto capire di avere ancora velocità e ha messo nuovamente le cose in chiaro. L’ennesima rivincita di un fenomeno dato troppe volte per finito. Immenso.


DANILO PETRUCCI 10

Se l’è giocata fino alla fine e, secondo lui, ce l’avrebbe anche fatta se non fosse stato rallentato da Barbera e Rins. E’ generoso, aggressivo, irruento, ma non solo: in Olanda è stato anche lucido e tatticamente impeccabile. Sicuramente è stato un po’ aiutato dalla pioggia, perché in una gara tutta asciutta difficilmente sarebbe salito sul podio, ma il suo è stato un altro GP straordinario, il secondo podio in tre gare. Veloce e costante.
 


MARC MARQUEZ 9

In prova e in gara è sempre lui il miglior pilota Honda. Non ha mai avuto una moto particolarmente competitiva, ma è sempre stato lì, sull’asciutto e sul bagnato, nel singolo giro e sulla distanza, dimostrando grande solidità. Ma non solo, perché nell’ultimo giro non ha avuto nessun timore a prendersi qualche rischio pur di conquistare il podio. Fa la differenza.


CAL CRUTCHLOW 7

Finché la pista era completamente asciutta, non si è praticamente mai visto. Poi, quando ha iniziato a piovere, ha cambiato passo e il suo finale è stato da applausi. Ma non si può andare forte solo a sprazzi. Può fare di più.


ANDREA DOVIZIOSO 7

Quello che ha fatto dal 13esimo al 21esimo giro ha quasi dell’incredibile, un recupero straordinario, tanto che sembrava il favorito della vittoria. Avesse conquistato il terzo GP consecutivo sarebbe stato quasi un colpo da KO per gli avversari, ma, sul più bello, ha rallentato e pensato al campionato. Il premio è stato il primo posto nella classifica generale, ma gli è mancato il guizzo del campionissimo. Doppia faccia.


JACK MILLER 7

Assen e queste condizioni lo esaltano. Questa volta bravo.
 


ANDREA IANNONE 5

Fa arrabbiare, ma anche sperare per il futuro: perché non ha girato così in prova? Perché spinge al massimo solo quando è punto nell’orgoglio, a Barcellona perché superato da Guintoli, ad Assen perché in lotta con Dovizioso? Poi è crollato, ma, perlomeno, ha fatto vedere una piccola luce in fondo al tunnel. Demotivato.


ALEIX ESPARGARO 5

Battuto in prova dal compagno di squadra, poco efficace in gara: da un po’ di tempo, per un motivo o per l’altro, non riesce a esprimersi ai livelli di inizio stagione. Passo indietro.


POL ESPARGARO 7

Regala alla KTM il miglior risultato stagionale, arrivando a pochi secondi dall’Aprilia del fratello. Passo avanti.


DANI PEDROSA 4

Nelle piste veloci, va sempre in crisi quando le condizioni non sono perfette. Prove e gara da comparsa, non da campione quale è, purtroppo solo a volte. Altalenante.
 


JOHANN ZARCO 5

Dopo la pole position sognava addirittura la vittoria, invece in gara, dopo 11 giri al comando, ha faticato a tenere il ritmo di Rossi, Marquez e Petrucci. Poi ha tentato l’azzardo del cambio moto, ma non ha pagato. E nei sorpassi – o tentativi di sorpasso – deve fare più attenzione. Inesperto.


JORGE LORENZO 2

Lentissimo sull’asciutto, disastroso in qualifica sul bagnato, impaurito in gara dalle condizioni meteo. Difficile fare peggio. Eppure, sabato, nelle FP3 e nelle FP4 aveva fatto vedere qualcosa di buono: purtroppo è stata solo un’illusione. Non basta l’azzardo del cambio moto per giustificare l’umiliazione del doppiaggio. Indifendibile.


ALVARO BAUTISTA 4

Un’altra caduta, questa volta mentre era sesto. Va forte, ma sbaglia troppo. E’ vero, però, che ci mette il cuore. Generoso.


MAVERICK VINALES 4

Un altro errore, il secondo dopo quello in Texas: è stato tradito dalla troppa foga, anche a causa delle pessime qualifiche che lo hanno costretto a rincorrere dalla undicesima posizione. Quando va tutto bene, sembra quasi imbattibile, ma fatica a gestire le difficoltà. Giovane.


YAMAHA M1 VOTO 9

I due piloti hanno, alternativamente, dominato, o quasi. E che bravi a portare una nuova ciclistica efficace in pochi mesi.


DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 9

Un’altra prima fila, un altro podio, due piloti nei primi cinque, in testa al mondiale dopo otto anni, Dovizioso che dice: “in gara sono emersi pochissimi difetti, la moto è ben bilanciata”. Peccato solo che Lorenzo non riesca a sfruttarla come fanno i due piloti italiani.


SUZUKI GSX-RR VOTO 6

Il voto, forse, è anche troppo basso, perché quando ci crede un po’ di più, Iannone fa vedere un buon potenziale della Suzuki, sicuramente superiore ai risultati fin qui ottenuti.


APRILIA RS-GP VOTO 5

Non ha entusiasmato, anche se Lowes, sul bagnato, è riuscito a entrare in Q2. In alcuni circuiti è mancata l’affidabilità, in altri, come in Olanda, la velocità: le rivali davanti hanno un altro passo.


KTM RC16 VOTO 5

E’ arrivata molto vicina all’Aprilia, sicuramente aiutata dalle condizioni meteo. Però un miglioramento c’è stato, seppure piccolo.