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Il sistema delle concessioni nella MotoGP è stato introdotto sul finale della stagione 2023. E’ basato, come abbiamo a suo tempo descritto, su una particolare classifica dei costruttori fotografata in due finestre temporali: costruita sul punteggio del miglior pilota di ogni casa e suddivisa in quattro fasce. In fascia A c’è soltanto Ducati che ha meno motori a disposizione, meno wild card, meno gomme e quindi meno test. In fascia B non c’è al momento nessuno, mentre Aprilia con KTM è in fascia C e i due costruttori giapponesi sono partiti in fascia D all’inizio dell’anno, con il maggior numero di concessioni a disposizione.
A metà stagione avevamo fatto un punto in questo video dello Zam con Davide Brivio. Nel frattempo si è registrato un cambiamento di rank: Honda è stata promossa al Rank C. Sul sito ufficiale si parla di ranking e di numeri, casa per casa. Ecco il quadro.
La casa di Borgo Panigale continua a essere il punto di riferimento: il regime delle concessioni di fatto limita lo sviluppo delle Desmosedici e Ducati ovviamente rimane nel Rank A. Chiude il 2025 con il 94% dei punti: era al 98% prima dell'estate 2025, come del resto alla fine della stagione 2024. Il dato assoluto assume un particolare valore, considerando l'infortunio riportato nella fase finale di stagione da Marc Marquez.
Considerando le ottime prestazioni nella fase finale della stagione, Noale sembrava sul punto di approdare nel Rank B, invece non ce l'ha ancora fatta. Il controllo di fine anno prende in esame tutta la stagione e si registra un grosso step, ma ancora non è sufficiente per il cambio di Rank.
In questa stagione Aprilia ha vinto quattro GP, mai così tanti in una stagione. Nell'estate 2024 Noale era al 49% mentre a fine anno al 41%, arrivando poi alla pausa estiva del 2025 - con due volti nuovi e il campione del mondo Jorge Martín out per la maggior parte del tempo - al 37%. Dopo l'impressionante striscia di Marco Bezzecchi nella seconda parte del 2025, con tanto di vittorie consecutive, oltre al successo di Raul Fernandez con il team Trackhouse in Australia, ha chiuso il 2025 con un 51%.
KTM chiude il 2025 con un 46%, un chiaro miglioramento rispetto al 40% pre-estate. Un buon punto di partenza dopo un 2025 difficile: al termine del 2024 la casa austriaca era al 44%, quindi, nel complesso, c'è stato un piccolo passo avanti e ora l'obiettivo è farne uno ancora più grosso per il 2026.
Bello step per Honda nel 2025. Con la sua peggior striscia nella seconda metà del 2024, la casa giapponese era arrivata alla sorprendente quota del 10% dei punti possibili, la cifra più bassa per qualunque costruttore in venti anni, stagione del debutto a parte.
Da quel 10%, nell'estate 2025 la percentuale è salita al 23% e ora è al 35%: quanto basta per passare al Rank C. Tutto questo anche con il settimo posto conquistato da Luca Marini nell'ultima gara dell'anno: fosse stato rallentato (bastava una posizione in meno), Honda avrebbe potuto godere ancora dei benefici concessi alla fascia D. Evidentemente restare tra gli ultimi era considerato un disonore da HRC.
Yamaha attraversa un periodo difficile, anche se sta facendo dei grossi passi avanti: archiviata la configurazione del motore in linea con l’ultima gara di Valencia, Iwata ha presentato la YZR-M1 con motore V4 nei test di martedì. Un impegno notevole, a un solo anno di distanza da un importante cambiamento regolamentare.
Ebbene, a fine 2024 Yamaha aveva toccato la cifra minima, pari al 17%; salendo poi al 25% nell'estate 2025. A fine stagione è arrivata al 30%, un bel passo avanti rispetto a dodici mesi fa.