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Introdotte a fine 2023, le concessioni stanno effettivamente “aiutando” Honda e Yamaha a recuperare competitività. Per regolamento, durano un anno, ma c’è una finestra che prevede la revisione dopo l’ultimo GP di luglio (Rep.Ceca), con possibili cambiamenti dopo la pausa estiva. E’ Davide Brivio a spiegare nel dettaglio il regolamento e cosa potrebbe avvenire: per il momento, il condizionale è obbligatorio, perché mancano ancora cinque GP prima che vengano rifatti i calcoli, basati sui punti conquistati da ciascun costruttore.
“E’ vero che Honda - spiega Brivio - è seconda nella classifica costruttori (con 110 punti, nda), ma il calcolo viene fatto anche tenendo conto delle gare da agosto 2024: il totale è basso. Per perdere le concessioni, un pilota Honda dovrebbe vincere, o quasi, le cinque gare che mancano prima della pausa”.
Insomma, improbabile. E anche Yamaha, che al momento è quinta nella classifica costruttori con 84 punti, non è a rischio. Potrebbero invece essere retrocesse di una classe - passando dalla attuale “C” alla “D” - Aprilia e KTM, il che significherebbe avere la possibilità, tra l’altro, di provare con i piloti ufficiali. Perché?
Lo spiega molto bene Davide Brivio nella puntata 210 di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 8 giugno.
L'appuntamento è alla settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas