MotoGP. Il mistero di Pol Espargaro e di HRC

MotoGP. Il mistero di Pol Espargaro e di HRC
Giovanni Zamagni
Anche se tutti sanno che Pol ha firmato per la Honda, sono ancora molte le domande senza risposta: Perché è stata fatta questa operazione? Perché Alex Marquez è stato “bocciato” ancora prima di scendere in pista? Chi ha deciso? Alzamora lo sapeva? E altre ancora. Nel paddock di Misano si è parlato soprattutto di questo
24 giugno 2020

Due argomenti hanno tenuto banco nel paddock di Misano: 1) ovviamente, il maledetto coronavirus, le sue conseguenze, cosa ha cambiato, cosa ha comportato, come ha modificato il modo di lavorare e di pensare alle corse; 2) Pol Espargaro in HRC. Ecco, Pol Espargaro in HRC: perché? Chi ha deciso? Perché non viene ancora annunciato anche se ormai lo sanno tutti? E tante altre domande senza risposte. Domani, KTM dovrebbe comunicare ufficialmente l’ingaggio di Danilo Petrucci per il 2021 (con opzione per il 2022) e quindi ci si aspetta che anche la HRC sveli quello che ormai viene considerato un “segreto di Pulcinella”. Nelle chiacchiere da paddock, si fanno soprattutto tre ipotesi su una operazione che, comunque la si pensi, rimane molto difficile da spiegare, considerando che Alex viene “fatto fuori” ancora prima di scendere in pista. E’ vero, solo i protagonisti (HRC, Puig, Alzamora, i Marquez) sanno qual è la verità, a noi che siamo fuori mancano molti tasselli; detto questo, ecco comunque le ipotesi emerse a Misano.

 

IPOTESI 1: HONDA-PUIG-ALZAMORA D’ACCORDO

E’ la più logica: da fuori, sembra impossibile che qualcuno si metta contro il “clan” Marquez, con tutto quello che Marc significa per la HRC. L’idea di molti  - anche la mia - è che ci fosse già un accordo quando è stato ingaggiato Alex Marquez per sostituire di fretta e furia Jorge Lorenzo. La soluzione ottimale sarebbe stata quella di spostare Cal Crutchlow a fianco di Marc Marquez, mettendo Alex nel team LCR, con tutta l’assistenza ufficiale del caso, ma con molta meno pressione. Per qualche motivo questo non è stato possibile (anche qui si fanno delle ipotesi: Cal non piace ai giapponesi, anche perché parla troppo; non era gradito a Marc; problemi di sponsor) e quindi il campione del mondo della Moto2 è stato messo direttamente in HRC, ma con un solo anno di contratto. Proprio questo, fa pensare che ci fosse una sorta di accordo, un ragionamento del tipo: il 2020 va così, poi nel 2021 mettiamo Alex da LCR per evitare lo scomodo confronto con il fratello e dandogli la possibilità di crescere, ingaggiando per il 2021 Pol Espargaro (sempre piaciuto a Puig).

 

IPOTESI 2: UNA SCELTA DI PUIGEmilio Alzamora, il manager dei Marquez, non ha mai parlato ufficialmente, ma in Spagna assicurano che non sapesse nulla, che lui, come tutti noi, sia stato colto alla sprovvista dalla decisione della HRC, tanto da cercare una possibile alternativa in MotoGP per Alex. Chi avvalora questa tesi è convinto che la decisione sia stata tutta di Alberto Puig, che, per la verità, non è mai andato troppo d’accordo con Alzamora: l’ha sempre considerato come un personaggio scomodo all’interno del box. Così, appena rinnovato il contratto di Marc Marquez (per quattro anni!), Puig avrebbe deciso di far capire a Emilio che non è lui a comandare. Certo, se così fosse, sarebbe veramente un azzardo pazzesco: in questo caso, la teoria comune è che spostare Alex nel team satellite LCR sia più che legittimo e addirittura vantaggioso per il fratellino, ma andava fatto in un modo differente, discutendone con il manager, non imponendo questa scelta. Se Puig ha preso questa decisione da solo si assume un bel rischio: è chiaro che anche se stiamo parlando della Honda, chi ha più potere in questo momento è il pilota (Marc), metterselo contro ha poco senso.
 

IPOTESI 3: COMANDA HRC
La terza ipotesi emersa a Misano è che a decidere sia stato Puig, ma con il pieno supporto dei giapponesi, proprio per contrastare il troppo potere acquisito da Marquez/Alzamora. Una sorta di: “Amico, tu sei Marc Marquez, ma noi siamo la HRC, non possiamo dipendere solo da un pilota”. Non sarebbe la prima volta: era già successo con Valentino Rossi, che anche per questo decise nel 2003 di lasciare la Honda per andare in Yamaha. Ma da allora sono cambiate un sacco di cose, i personaggi di quella volta non ci sono più e i giapponesi di oggi si sono dimostrati negli anni sicuramente più umili e consapevoli della forza del pilota, che va al di là della competitività della loro moto. Per la verità, sono in pochi a credere che i giapponesi della HRC siano arrivati a una simile decisione.

Al momento si possono solo fare delle ipotesi: chissà se, prima o poi, ci stanno delle certezze sul mistero: Esprgaro/HRC.

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