MotoGP. E' ufficiale: si procede con l'omologazione di motore e aerodinamica

MotoGP. E' ufficiale: si procede con l'omologazione di motore e aerodinamica
Giovanni Zamagni
Secondo il regolamento, il giovedì precedente il primo GP vengono punzonati i motori per la stagione (eccetto per Aprilia e KTM che hanno le concessioni) e la prima delle due versioni aerodinamiche. Dato che non si è corso in Qatar, l’omologazione non è stata effettuata. Adesso, giustamente, si è deciso di procedere a distanza. E prima del primo GP verrà disputato un test supplementare
23 marzo 2020

Adesso è ufficiale: FIM (Federazione Internazionale Motociclistica); IRTA (L’associazione dei team); MSMA (L’associazione dei Costruttori) e Dorna hanno deciso di punzonare a distanza i motori per la stagione 2020 e la prima delle due “aerodinamiche” previste dal regolamento.

Teoricamente, i propulsori avrebbero dovuto essere punzonati in Qatar, in occasione del primo GP dell’anno, in calendario l’8 marzo. Ma la cancellazione della gara della MotoGP, a causa delle restrizioni imposte dal Coronavirus, ha impedito che ciò avvenisse.

In questi giorni, però, era emerso il problema che in alcune parti del mondo, come per esempio in Giappone, si continua a lavorare e in altre no o con gran fatica, come per esempio in Europa. Ecco, quindi, che si è deciso di mettere tutti sullo stesso piano.

Il comunicato ufficiale

“Ci sono una serie di domande che il focolaio di Coronavirus in corso e il conseguente ritardo nel Campionato mondiale MotoGP: una di queste è l'omologazione tecnica. Nella classe MotoGP, il motore deve avere le stesse specifiche per l'intera stagione - ad eccezione delle Case esentate (Aprilia e KTM, nda) - e ogni pilota ha anche il limite di due versioni di aerodinamica da omologare durante la stagione.

Normalmente, le specifiche del motore per la stagione vengono omologate il giovedì del primo Gran Premio, così come la prima delle due carenature. A causa della cancellazione della MotoGP a Losail, non si è potuto procedere. Tuttavia, il GP del Qatar rimane il punto di partenza ufficiale della stagione e il momento in cui le regole per l'omologazione iniziano a essere applicate.

Come ogni anno, le specifiche del motore 2020 (eccetto per KTM e Aprilia, che hanno le concessioni) devono rimanere le stesse per tutta la stagione e ogni pilota deve omologare la prima carenatura.

La FIM, l'IRTA, la MSMA e la Dorna concordano sul fatto che per ragioni di uguaglianza e correttezza l'omologazione debba quindi essere effettuata in remoto e in digitale il più presto possibile.

In circostanze normali, le Case costruttrici hanno due opzioni. Possono fornire un elenco di parti di motore come esempio all'organizzazione, fornendo un campione di confronto con i motori utilizzati durante la stagione per verificare che non siano state apportate modifiche, o possono fornire disegni digitali. Normalmente, ogni Costruttore sceglie di fornire un motore di campionamento completo o un campione per tutte le parti che il motore contiene.

Ciò significa che se un produttore ha piloti che utilizzano specifiche di motore differenti, come ad esempio un pilota di un team satellite che utilizza una versione di motore di una stagione precedente, devono fornire ogni campione.

La Honda era stato l'unico costruttore a fornire tutte le parti del motore campione in Qatar. Gli altri Costruttori non son stati in grado di farlo a causa delle circostanze, inviando i propri motori campione all'organizzazione, campione che deve corrispondere a quelli delle moto nel primo evento del 2020.

Devono anche essere forniti i disegni digitali del prima soluzione aerodinamica di ciascun pilota e queste devono essere verificate se rientrano nelle restrizioni tecniche previste nel regolamento.

FIM, IRTA, MSMA e Dorna fanno tutto il possibile perché tutto sia il più semplice possibile sia per i produttori sia per l'applicazione delle regole. La MotoGP non ha mai considerato un periodo di stop nel quale tutte le fabbriche devono cessare qualsiasi sviluppo per un determinato periodo di tempo, in qualsiasi momento dell'anno, principalmente a causa della difficoltà di sorvegliare tale regolamento.

Lo sviluppo su qualsiasi altra parte della moto non soggetta ad omologazione può quindi continuare, come in ogni stagione”.

Un test che anticipa il primo GP

Questo il comunicato ufficiale. Decisione giusta? Sì, considerando tutte le circostanze. Per quanto riguarda il calendario, ovviamente, non si hanno certezze: per il momento resta fissata la data del GP di Spagna a Jerez (3 maggio), ma considerando quanto sta accadendo in Europa e in Spagna in particolare, le probabilità che si corra sono minime, per non dire nulle.

Nessuno può sapere con esattezza quando si partirà, nemmeno la Dorna, ma è stato deciso che una settimana prima del via, ovunque sarà la gara, verrà disputato un test preliminare.