MotoGP. Da zero a dieci, il GP d'Italia 2017

MotoGP. Da zero a dieci, il  GP d'Italia 2017
Giovanni Zamagni
Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di d’Italia, un modo per ripercorrere quanto accaduto al Mugello, non solo in pista e non solo in MotoGP
6 giugno 2017

Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di d’Italia, un modo per ripercorrere quanto accaduto al Mugello, non solo in pista e non solo in MotoGP.


UN EVENTO RARO
Nessun pilota spagnolo sul gradino più alto del podio: un evento raro, anche se, per la verità, ultimamente accade un po’ più spesso che in passato. Nel 2017 almeno un iberico ha trionfato in una delle tre categorie, ma non al Mugello. L’ultima volta che avvenne fu nel GP della Malesia 2016: curiosamente, anche allora a vincere in MotoGP era stato Andrea Dovizioso, con Johann Zarco primo in Moto2 e Francesco “Pecco” Bagnaia in Moto3.

ZERO, COME I PILOTI SPAGNOLI SUL GRADINO PIU’ ALTO DEL PODIO


TANTE “PRIME VOLTE”
Andrea Migno non aveva mai vinto un GP iridato: ci è riuscito al suo 51esimo GP. Rimanendo in Moto3, quest'anno la KTM non solo non aveva mai vinto, ma non era nemmeno mai salita sul podio, mentre al Mugello ha conquistato il primo e il terzo posto (tra l’altro, Honda ha conquistato un solo GP su questa pista, in Moto3). In Moto2, Mattia Pasini non era mai salito sul podio: ci è riuscito conquistando il gradino più alto.

UNO, COME LE VITTORIE DI MIGNO IN MOTO3 E DI PASINI IN MOTO2


COME NEL 2008
Era dal 2008 che tre italiani non si imponevano contemporaneamente nelle tre categorie: allora, come oggi, era avvenuto al Mugello, con Simone Corsi primo in 125, Marco Simoncelli in 250 e Valentino Rossi in 500. Tra l’altro, nella storia del GP d’Italia (indipendentemente dalla pista sulla quale è stato disputato) è sempre la seconda volta che i nostri piloti conquistano il successo in tutte le categorie in programma.

DUE, COME LE "TRIPLETTE" ITALIANE AL GP D'ITALIA
 

DOVIZIOSO COME ROSSI E CAPIROSSI
Solo tre piloti italiani hanno vinto in 500/MotoGP al Mugello: Valentino Rossi (5 volte), Loris Capirossi e Andrea Dovizioso (1 volta).

TRE, COME I PILOTI ITALIANI VINCENTI AL MUGELLO NELLA CLASSE REGINA


INUTILMENTE SEMPRE PIU’ GRANDI
Al Mugello ha debuttato la nuova hospitality Red Bull, un palazzo di tre piani da 800 metri quadri: per montarla e smontarla ci vogliono tre giorni ed occupa così tanto spazio che l’Irta, l’associazione dei team che, tra l’altro, gestisce anche la disposizione all’interno del paddock, ha dovuto trovargli uno spazio al di fuori di quello tradizionale. Inoltre, dato che ci vuole così tanto tempo per smontarla, in caso di due GP consecutivi – come per la trasferta Mugello/Catalunya – non può essere allestita nella seconda delle due gare. Va bene che ormai c’è una specie di sfida all’hospitality più grande, ma sinceramente non se ne capisce l’utilità.

VOTO 4 ALLA RED BULL
 


ROSSI, PARTENZA AL COMANDO
Quest’anno non era ancora accaduto: al Mugello, Valentino Rossi è partito benissimo, portandosi subito in prima posizione e compiendo tre giri al comando. Nel 2017 Valentino è stato al comando anche in Francia, in quell’occasione per due giri.

CINQUE, COME I GIRI TOTALI IN TESTA DI VALENTINO NEL 2017


UNA GARA PAZZESCA
Le gare della Moto3 sono spesso di tipo “ciclistico”, con volata finale per aggiudicarsi la vittoria, ma il GP d’Italia è stato pazzesco: mai visto niente di simile! Basti pensare che al 17esimo giro (quindi a tre dalla fine) c’erano 17 piloti in 1”5 (1”466, per l'esattezza) e l’ultimo giro è iniziato con 16 piloti in meno di un secondo (0”995), per arrivare alla bandiera a scacchi con sei piloti in mezzo secondo (0”419). Incredibile.

SEI, COME I PILOTI IN MEZZO SECONDO NELLA MOTO3


INTERROTTA UNA LUNGA STRISCIA DI SUCCESSI
Era dal 2010, quindi da sette edizioni del GP d’Italia, che a vincere la gara della MotoGP è stato un pilota spagnolo: l’ultimo "intruso" non iberico a salire sul gradino più alto del podio era stato Casey Stoner nel 2009, sempre con la Ducati. Tra gli altri meriti di Dovizioso, quindi, c’è anche quello di avere interrotto una lunga striscia vincente della Spagna.

SETTE, COME I GP D’ITALIA CONSECUTIVI VINTI DAGLI SPAGNOLI


DEDIZIONE E UMILTA’ DA APPLAUSI
Jorge Lorenzo può essere criticato per i suoi risultati, ma non certo per l’impegno: la dedizione che ci mette, l’umiltà con la quale, anche pubblicamente, cerca di imparare da Michele Pirro, sono da appalusi, assolutamente da rimarcare. In questo, Lorenzo è assolutamente encomiabile. Non è così scontato per un campionissimo quale è il pilota spagnolo.

VOTO OTTO A JORGE LORENZO


POCHI MILLESIMI, COME NEL 2016
Andrea Migno è stato bravissimo, ma lo è stato anche Fabio Di Giannantonio che, come nel 2016, ha perso il gradino più alto del podio per pochissimi millesimi: 38 nel 2016 (era stato l’imbattibile Brad Binder a vincere la volata), 37 nel 2017. Pochi millesimi che ti possono cambiare la vita, ma Fabio ha dimostrato di avere tutte le qualità per riuscire, prima o poi, a conquistare un GP.

VOTO NOVE A FABIO DI GIANNANTONIO


DUE STORIE COMMOVENTI
Ma i grandissimi protagonisti del GP d’Italia sono stati Andrea Migno e Mattia Pasini, trionfatori in Moto3 e Moto2. Difficile dire chi abbia fatto l’impresa più grande: Migno non aveva mai vinto un GP in carriera, Pasini non era mai salito sul podio della Moto2 e la sua ultima vittoria risaliva al 2009, sempre al Mugello, ai tempi della 250, dopo un'epica lotta sotto la pioggia con Marco Simoncelli. Due grandi successi arrivati al termine di due gare indimenticabili. Da appassionati, si può solo dire: grazie!

VOTO DIECI A MIGNO E PASINI

 

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