MotoGP. Come cambia la Ducati per Jerez

MotoGP. Come cambia la Ducati per Jerez
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Gli ultimi dettagli portati in pista dal collaudatore Pirro sembrano confermare una rincorsa alla potenza e alla velocità massima. Cercando di riguadagnare quel primato che la Honda ha insidiato nel 2019
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7 luglio 2020

Dovizioso, Petrucci e gli altri piloti Ducati chiedono da tempo un cambio di passo per quanto riguarda la percorrenza a centro curva, lamentando scarsa maneggevolezza e la tendenza ad allargare le linee. Naturalmente sarà la prima tappa sulla pista di Jerez ad emettere il verdetto che conta, ma intanto, negli ultimi test svolti a Misano, il collaudatore Michele Pirro ha girato con una moto in parte inedita. Sembra che Ducati abbia sfruttato le ultime uscite in pista per mettere a punto una serie di piccole modifiche studiate in reparto corse: modifiche ciclistiche, aerodinamiche, ma soprattutto motoristiche.

Gli ingegneri di Borgo Panigale sembrerebbero aver lavorato sull’aerodinamica, naturalmente intervenendo soltanto sui dettagli, dato che i motori e la carenatura sono congelati fino al termine della stagione 2021: la Desmosedici vista al Marco Simoncelli Circuit montava componenti leggermente diversi. Sulla ruota anteriore è apparsa una copertura un po’ più grande, presumibilmente per tagliare meglio il flusso d’aria e ridurre le turbolenze generate dalla ruota anteriore. E si potrebbero così immaginare superiori punte velocistiche. Parallelamente, la GP20 sembra presentare ali leggermente più grandi rispetto alla stagione 2019.
E’ probabile che sia aumentata la potenza, alla ricerca del primato velocistico di un paio d’anni fa, e che si cerchi un migliore controllo dell’assetto anche attraverso il carico aerodinamico.

Si è visto in pista un nuovo telaio, almeno a sentire le dichiarazioni, e per ciò che riguarda le modifiche al motore va segnalato che Michele Pirro ha adottato l’ultima evoluzione dello scarico, che ora appare più rettilineo e soprattutto più corto. Dalle foto - analizza il nostro ingegner Giulio Bernardelle - si può apprezzare l’andamento dello scarico alto, quello della bancata posteriore, che è piazzato al di sotto della famosa scatola sottosella che nel già nei primi test della 2020 è diventata un po’ più grande. L’obiettivo dell’intervento allo scarico appare chiaro: come sempre, far girare più alto il motore cercando maggior potenza, ma senza sacrificare la pienezza di erogazione.

E poi c’è l’annoso tema pneumatici: come Honda, anche Ducati ha fatto fatica, nei test invernali, ad adattarsi alla nuova gomma Michelin posteriore, gli interventi motoristici e ciclistici potrebbero dunque prefigurare anche una moto più adatta a al nuovo pneumatico..