MotoGP. Athinà Forward punta a confermarsi campione Open 2015

Marco Berti Quattrini
Presentato ieri sera a Milano il Team Athinà Forward. Nuovi piloti, Baz e Bradl, e nuovi sponsor, ma lo stesso obiettivo: dominare la categoria open
10 marzo 2015

Il team Forward ha svelato durante la serata di gala a Milano le livree 2015 nelle moto con cui parteciperà al campionato MotoGP con Bradl e Baz e Moto2 con Corsi e Baldassarri. Forward è un team privato che ha fatto dei risultati ottenuti il trampolino per puntare a obiettivi sempre più ambiziosi, fino a dominare, lo scorso anno, il campionato MotoGP nella categoria Open. Questa stagione, anche grazie al nuovo main sponsor, Athinà eyewear, l'obiettivo è ovviamente confermarsi e per farlo Giovanni Cuzari, chairman del team, punta su due nuovi arrivi nel box Forward: Stefan Bradl e Loris Baz. Entrambi, in modo diverso, sono alle prese con una nuova sfida. Il pilota tedesco infatti passa dalla Honda del team LCR alla Yamaha alla quale dovrà adattare il proprio stile di guida, ma è il francese a fare il salto più grande passando dal campionato Superbike a quello MotoGP. 

 

Stefan Bradl

«E' stato un cambiamento grosso, sono due moto molto diverse ma entrambe molto veloci. La Yamaha richiede uno stile di guida differente specialmente nella velocità a centro curva. Ogni moto ha dei punti di forza e in questo momento sto cercando di adattare la mia guida per sfruttare al massimo quelli di Yamaha per essere passo passo sempre più veloce. Per questa stagione punto a rimanete tra i primi dieci».

Riguardo al debutto di Aprilia e Suzuki si dice contento: «E' sempre un bene che ci siano marchi è importante per il campionato e sono sicuro che li aspetta un lavoro difficile, ma possono imparare in fretta e diventare presto competitivi».
 


Loris Baz

«La MotoGP è molto diversa da una Superbike, soprattutto nella rigidità delle gomme e del telaio e ovviamente nei freni». A proposito di gomme, così indigeste all'altro “debuttante” dalla SBK, Marco Melandri, il francese ha commentato: «C'è tanta differenza, ho dovuto cambiare il mio stile di guida, ma per il momento mi sono adattato abbastanza bene e capisco come lavorano le gomme. Ancora non riesco a ottenere il massimo ma stiamo andando nella direzione giusta».

A tutti quelli che dicevano che era troppo alto per la MotoGP ha risposto che: «il giorno in cui vincerà una persona alta diranno che bisogna essere alti per vincere. Io sono sempre stato sicuro che anche essendo alto si poteva correre in MotoGP. Abbiamo lavorato tanto sulla posizione in sella e adesso mi sento bene sulla moto. Tra due, tre gare faremo il bilancio e poi proveremo a fare il punto e colmare il gap con gli avversari. Se a metà stagione fossimo in grado di lottare con i primi della categoria Open sarei contento».

«Chi vincerà la SBK? Rea! Ho sempre pensato che sia un pilota molto forte e conosco bene la Kawasaki. Sarei anche molto contento per i miei vecchi meccanici».
 


Giovanni Cuzari

«La mia passione nasce dall'amore per la velocità. Io 30kg fa ero un modestissimo pilota di rally. Ho coltivato questa passione fino ad arrivare qui e ogni mattina mi alzo felicissimo di andare in ufficio a dare il 100% per la mia passione per la velocità. Raccogliere i fondi, per fare questo tipo di attività, quando non sei un team ufficiale, è un'attività che puoi fare solamente se sei capace di mettere intorno a un tavolo diversi imprenditori e far sì che siano sinergici l'uno con l'altro. Io ho la fortuna di avere un sacco di contatti e li metto a disposizione di quelli che credono in me».


Foto:Giuseppe Piazzolla