MotoGP, Aragón 2015. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP

MotoGP, Aragón 2015. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Perché Marquez è caduto al secondo giro? Rossi ha pensato al campionato, non prendendo più rischi del dovuto?
27 settembre 2015

Quali sono state le chiavi del GP?

1) La partenza: alla prima curva, Lorenzo era già in testa, mentre Marquez era terzo pur essendo scattato dalla pole position. E’ vero che Marc non ci ha messo molto a passare Iannone, ma se fosse scattato al comando avrebbe potuto controllare meglio Lorenzo.


2) I primi due giri di Lorenzo. Nel primo, con partenza da fermo, Jorge ha fatto 1’49”951 (!), contro l’1’50”515 di Marquez, l’1’51”185 di Iannone, l’1’51”421 di Pedrosa e l’1’52”072 di Rossi. Nel secondo Lorenzo ha fatto 1’48”120 (record della gara), contro l’1’48”627 di Iannone, 1’48”705 di Pedrosa, 1’48”165 di Rossi. Proprio nel tentativo di stargli dietro, Marquez ha forzato troppo ed è caduto.


3) La differenza di velocità massima tra la Honda di Pedrosa e la Yamaha di Rossi. Prendiamo, come esempio, gli ultimi cinque giri. Pedrosa: 335,9 km/h; 335,5 km/h; 334,1 km/h; 337,0 km/h; 337,6 km/h. Rossi: 334,1 km/h; 332,6 km/h; 332,0 km/H; 332,5 km/h, 331,5 km/h. Da tenere conto che Rossi, dove viene registrata la velocità massima, era sempre dietro a Pedrosa, quindi, teoricamente, aveva un vantaggio dalla scia.


Perché Marquez è caduto al secondo giro?

Risponde Marquez: «Devo chiedere scura, è stato totalmente un mio errore: ero vicino a Lorenzo, ma al secondo giro, con la gomma anteriore non ancora perfettamente in temperatura, ho spinto troppo e mi si è chiuso l’anteriore. Mi spiace tantissimo per la squadra: abbiamo lavorato bene per tutto il week end, potevo lottare per la vittoria, avevo il passo di Lorenzo. Questa volta il carattere della moto non c’entra nulla, ho sbagliato io e basta».


Se Marquez non fosse caduto, Lorenzo sarebbe potuto andare più forte?

Risponde Lorenzo: «Dopo la scivolata di Marquez ho continuato a spingere forte, perché non puoi mai sapere cosa succede dietro. Solamente quando ho visto che avevo più di tre secondi di vantaggio mi sono tenuto un paio di decimi di margine: diciamo che andavo al 99% nel caso si fossero avvicinati. In ogni caso, è stato un GP tirato».


Quante volte si sono superati Rossi e Pedrosa negli ultimi cinque giri?

Rossi ha attaccato sei volte, per un totale di 12 sorpassi tra i due. Nel dettaglio: 2 volte al 19esimo giro; 4 al 20esimo; 2 al 22esimo; 4 al 23esimo.


Ma si può dire che Rossi ha pensato al campionato, non prendendo più rischi del dovuto?

No, come confermano i tentativi di Valentino all’ultimo giro, in particolare quello “disperato” alla chicane in discesa che precede il lungo rettilineo: se non avesse voluto prendere rischi per pensare al titolo, Rossi non ci avrebbe nemmeno provato. Semplicemente, come ha ammesso lo stesso campione della Yamaha, «Pedrosa è stato più bravo».


Andrea Iannone è arrivato quarto a 7”858 da Lorenzo e a soli 5” dal podio: senza il problema alla spalla sinistra, infortunata in allenamento, avrebbe lottato con Pedrosa e Rossi?

Risponde Iannone: «Sinceramente, la spalla in questo GP non mi ha penalizzato: anche grazie alle cure della Clinica Mobile non ho sentito alcun dolore. Alla fine ho accusato un po’ di stanchezza, ma non avrei potuto fare di più di quello che ho fatto».


Andrea Dovizioso è invece arrivato quinto ma a 24”322: colpa della partenza dalla 13esima posizione?

No, perché al quarto giro, Dovizioso era già quinto a soli 1”778 dal compagno di squadra. Da lì in poi, però, Andra ha cominciato a perdere da mezzo secondo fino a oltre un secondo al giro da Iannone, per un distacco finale pesantissimo. La posizione di partenza, quindi, non c’entra. Dovizioso: «Purtroppo non riesco a essere aggressivo in frenata: quello è il mio punto forte, che però è il punto debole della GP15. Non è qualcosa che si può sistemare con la messa a punto, se non ho una buona stabilità in staccata non riesco a spingere e non sfrutto il potenziale della GP15 come invece ha fatto qui Iannone».


Giri veloci in gara.

Lorenzo 1’48”120 (2 giro); Rossi 1’48”165 (2); Pedrosa 1’48”451 (8); Iannone 1’48”581 (5); Crutchlow 1’48”980 (2); Dovizioso 1’48”986 (2); Petrucci 1’49”000 (2); P.Espargaro 1’49”035 (2); A.Espargaro 1’49”120 (3); Smith 1’49”138 (2).

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