MotoGP. Acqua e freddo protagonisti a Phillip Island

MotoGP. Acqua e freddo protagonisti a Phillip Island
Giovanni Zamagni
Miglior tempo per Cal Crutchlow, davanti a Valentino Rossi (poi retrocesso in ventesima per un errore tecnico) e Danilo Petrucci, ma è l’acqua la vera protagonista:
21 ottobre 2016

Miglior tempo per Cal Crutchlow, davanti a Valentino Rossi (poi retrocesso in ventesima per un errore tecnico) e Danilo Petrucci, ma è l’acqua la vera protagonista: al mattino si è girato poco e, di fatto, sono state annullate le FP2 del pomeriggio per la pioggia e il freddo. Usando un termine calcistico: campo impraticabile.


Un solo turno, quindi, per la MotoGP, perché la FP2 sono state prima rimandate per la troppa acqua in pista e, soprattutto, per la bassa temperatura (10 °C, contro i 12 °C del mattino), poi definitivamente annullate dopo 8 minuti: i pochi piloti scesi in pista (6) sono subito rientrati ai box scuotendo la testa. Non si poteva girare e la “Race Direction” ha giustamente esposto la bandiera rossa.

VENTI MINUTI BUONI

Di fatto, i piloti hanno potuto sfruttare veramente solo i primi venti minuti del mattino, quando le condizioni erano accettabili: poi è iniziato a piovere più forte, le gomma posteriore faceva “acquaplaning” in rettilineo e i tempi non si sono più abbassati. La classifica finale diceva: Crutchlow, Rossi a 0”041, Petrucci a 0”053, Miller a 0”500, Marquez a 0”554, Dovizioso a 0”856, Lorenzo ultimo (Smith non è rientrato nel 107%) a 4”694 da Crutchlow. La realtà, però, è che Rossi è ventesimo (quindi dietro anche al compagno di squadra), per aver violato un’imposizione della Michelin (e, di conseguenza, del regolamento): ha effettuato più dei 10 giri imposti con la extra soffice anteriore. «Pensavo fosse una indicazione, non un obbligo» si è giustificato Rossi, che per aver totalizzato un giro in più si è visto cancellare tutti i tempi realizzati con quella gomma. Come da regolamento.

LORENZO IN GRANDE DIFFICOLTA’

L’altro tema emerso dopo la giornata di oggi, sono le continue difficoltà di Lorenzo in condizioni estreme. D’accordo, anche nelle FP1 si era al limite della praticabilità, ma da pilota fenomenale con l’asciutto, Jorge si trasforma in mototurista della domenica quando piove e fa freddo. Preoccupante.