MotoGP 2024. #4CHIACCHIERECON… Cristian Gabarrini e Daniele Romagnoli a confronto

Giovanni Zamagni
Il capotecnico di Pecco Bagnaia e quello di Jorge Martin ripercorrono quanto successo nel 2023, dicono cosa si aspettano dal 2024, analizzando pregi e difetti dei propri piloti. Una sfida incrociata tra i due tecnici Ducati che, con ogni probabilità, saranno protagonisti anche in questa stagione
6 marzo 2024

Nel 2023 si sono giocati il mondiale, sarà così anche nel 2024? Cristian Gabarrini, capo tecnico di Pecco Bagnaia nella squadra Ducati ufficiale, e Daniele Romagnoli, a fianco di Jorge Martin nel box Pramac, sono stati ospiti della trasmissione “#4chiacchierecon”, per un’intervista incrociata alla vigilia della prima gara stagionale. Si parte dalla notizia del rinnovo del contratto fino al 2026 di Bagnaia con la Ducati.

“E’ una bella notizia - sorride Gabarrini -: negli ultimi anni il “pacchetto” ha funzionato bene. Era la cosa migliore da fare, sono molto contento”.

Romagnoli, per il momento, non ha la stessa certezza del collega.

“Sia io sia Jorge siamo in scadenza di contratto: il 2024 sarà uno degli anni con più movimenti nel paddock. Io sto molto bene in Ducati, ormai sono dieci anni che sono qui: speriamo di continuare…”

Aver già firmato il contratto per le prossime stagioni, è un vantaggio per Pecco Bagnaia? Viceversa, non avere certezze sul futuro, potrebbe essere un limite per Jorge Martin?

Gabarrini: “Sì, credo di sì: è un elemento di disturbo in meno”.

Romagnoli: “Non avere un contratto potrebbe infastidire, ma può anche essere uno stimolo per trovare un posto ancora migliore. Tra le due, però, preferirei avere un contratto già firmato, stai più tranquillo. Sappiamo tutti come Jorge stia cercando di entrare in un team ufficiale: non credo rimarrà un altro anno in Pramac”.

Torniamo al 2023: perché Bagnaia ha vinto il mondiale?

Daniele: “Perché ha sbagliato meno! E’ stato il più regolare, noi abbiamo faticato all’inizio, ci ha disturbato un po’ quanto successo in Portogallo”

E perché Martin l’ha perso?

Cristian: “Anche noi abbiamo sbagliato tantissimo, alla fine è andata bene, ma ci sono stati degli errori che hanno pesato molto. Poi c’è stato l’incidente di Barcellona e Pecco ha perso un po’ di velocità nei primi giri. Entrambi, però, devono essere più regolari durante la stagione”.

La mia sintesi è: Bagnaia è più completo, Martin più veloce. Sono d’accordo i due tecnici?

Gabarrini: “Sì, credo che Pecco sia più completo, ma solo per una questione di esperienza e di anni in MotoGP, non credo che Jorge abbia niente in meno. Velocità? Nella prima parte del 2023 non saprei, nella seconda parte, dopo Barcellona forse sì, Jorge è stato più rapido

Romagnoli: “Sono d’accordo con Cristian. Sono però due piloti molto differenti: Pecco è più riflessivo, più metodico; Jorge è quasi sempre esplosivo, è iper attivo. E’ più istintivo”

Si parla del 2024: la GP24 è effettivamente un passo in avanti rispetto alla GP23?

Gabarrini: “La GP24 va bene almeno come la GP23: sembrerebbe poco, ma non è così perché negli ultimi anni abbiamo patito un po’ a inizio stagione. Il potenziale, quindi, dovrebbe essere superiore alla GP23”.

Romagnoli: “Per noi è stato più difficile capire la moto nuova. A Valencia è caduto subito; a Sepang si è trovato bene, ma abbiamo tribolato con la carenatura; in Qatar abbiamo confermato gli aspetti positivi, ma sono emersi alcune vibrazioni che ci hanno rallentato. Ma sono sicuro che la GP24 va almeno come la GP23, ma con più regolazioni”

I due piloti sono pronti per la stagione?

Daniele: “Non siamo prontissimi: abbiamo tenuto un buon passo, ma emergono queste vibrazioni che ci hanno dato fastidio. Non sono così sereno per l’inizio della stagione, sono meno sereno di Cristian”

Cristian: “Pecco è pronto per il GP Qatar 2024, poi vedremo. Io ragiono gara per gara, ma Pecco è tornato quello di prima di Barcellona”.

Nella trasmissione si parla anche della altre Case, di Max Bartolini passato dalla Ducati alla Yamaha (“Cambierà il metodo di lavoro, è il tecnico migliore che potevano prendere”), di Fabio Di Giannantonio, di Enea Bastianini e, naturalmente, di Marc Marquez. I due tecnici concordano: “Se fisicamente è a posto, sarà lì a giocarsela fin dalla prima gara. E’ sempre lui, ha una capacità incredibile di adattarsi alle varie situazioni. E’ velocissimo, entra in Ducati con un sacco di dati: si giocherà il titolo”.