MotoGP 2023. Paolo Ciabatti: “Marc Marquez in Gresini a ingaggio zero” [VIDEO]

MotoGP 2023. Paolo Ciabatti: “Marc Marquez in Gresini a ingaggio zero” [VIDEO]
Il direttore sportivo di Ducati Corse è stato ospite del podcast di Zam, A tutto Gas. Ecco alcuni estratti interessanti
23 ottobre 2023

Sulla situazione di Ducati

“Nel 2017 avevamo visto che la moto c’era, ma mancava qualcosina, sempre secondi, poi anche nel 2021, con Bagnaia, poi l’anno scorso sappiamo come è andata. Grande soddisfazione”.

“Nemmeno noi ci aspettavamo una situazione di dominio tecnico, che corrisponde a un momento particolarmente difficile per le Case giapponesi”.

Sulle differenze tra il team ufficiale e Pramac: non ce ne sono

“Se Ducati avesse la preoccupazione di far vincere un altro team non darebbe a Pramac e Jorge Martin lo stesso tipo di moto ed evoluzioni. I più attenti avranno notato che nelle ultime gare ci sono delle alette montate sulle forcelle anteriori. Quali moto ce l’hanno? Quelle di Bagnaia e Martin".

"Hanno esattamente lo stesso pacchetto tecnico e in Pramac ci lavorano 7 persone di Ducati. Capisco che chi fa i complotti non ci creda, ma è così. Abbiamo deciso di mettere i piloti Lenovo e i Pramac nella stessa condizione, giusto o sbagliato che sia, vinca il migliore. Noi le consideriamo due squadre ufficiali, è grazie a Pramac che abbiamo portato diversi piloti in moto ufficiali”

Su Bezzecchi che resta in VR46

“Non sono sorpreso, noi avevamo pensato che meritasse una moto ufficiale, nel 2024 avremo 4 moto ufficiali per contratto, l’avevamo fatto nel 2022 di avere 5 moto ufficiali (la quinta ce l’aveva Marini, ndr) ma ci siamo resi conto che aveva costi eccessivi. L’unica opportunità per Bez di avere una moto ufficiale era metterlo in Pramac, con Matteo Flamigni. Sapendo però il rapporto di Marco con il team VR46 ho capito benissimo la sua scelta. Lo capisco e lo apprezzo

Su Morbidelli in Pramac

“Abbiamo fatto una serie di valutazione, e c’era anche Marini, poi la decisione si è spostata su Franco”

Su Bastianini

“Ha fatto un lavoro importante lo scorso anno, quattro vittorie. Quest’anno ha fatto un po’ di fatica, un po’ più di quanto ci aspettavamo, già nei test, ad adattarsi a un ambiente di lavoro diverso. Non dimentichiamo che ha dovuto cambiare capotecnico perché Giribuola ha deciso di andare in KTM. Comunque è una stagione in cui tutte le cose che potevano andare storte sono andate storte. Però in Indonesia, in gara, ha fatto il giro veloce e quindi credo che siamo sulla buona strada

Su Marc Marquez in Gresini

“Anche io ero convinto che Honda non potesse rinunciare a Marc Marquez. Marc si è accordato con il team Gresini dopo, credo, aver parlato con il fratello e aver valutato la forza della moto dello scorso anno. Da quanto mi risulta a ingaggio zero, mi risulta che stia correndo praticamente a parametro zero".

"Il fattore economico non è quello che ha guidato questa scelta. Dobbiamo essere orgogliosi che consideri la Ducati la miglior moto per tornare a essere competitivo. Non vi nascondo che sia un brutto cliente in casa perché comunque noi abbiamo i nostri piloti che si stanno giocando il mondiale Bagnaia, Martin e Bezzecchi. Da un certo punto di vista non c’era questa necessità di inserire un ulteriore elemento di competitività. È una complessità in più da gestire ma è anche uno stimolo per andare più forte”

La scelta di Gresini e il ruolo di Ducati

“Ducati è stata informata ma contrattualmente solo con Pramac possiamo decidere i piloti. Non è previsto con Gresini e VR46, giusto o sbagliato che sia: non dobbiamo approvare le loro scelte, né ci devono consultare. Ci hanno informato quando la trattativa sembrava vicino alla conclusione. Abbiamo capito che per Gresini era un’occasione unica. Non ci sembrava corretto dirgli di rinunciare

Sul ritorno di Iannone in SBK

“Operazione definita nelle settimane scorse. A me fa molto piacere, la sua voglia dimostra quanto ha ancora voglia di correre, quattro anni di inattività però sono lunghi, quindi difficile dire quanto sarà competitivo. Penso ci vorrà un po’ di tempo ma poi sarà tra i protagonisti. È ancora relativamente giovane, visto quanto sta facendo Bautista (34 anni Andrea, 39 Alvaro, ndr)”