MotoGP 2023. Aleix Espargaro: i miei bambini vogliono che torni a casa con la coppa

MotoGP 2023. Aleix Espargaro: i miei bambini vogliono che torni a casa con la coppa
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Il maggiore dei fratelli Espargaro adesso è consapevole della sua forza e della competitività dell'Aprilia. La sua carriera è stata una specie di ottovolante e ha vinto pochissimo. Dopo il successo in Argentina '22 la musica è cambiata...
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
4 febbraio 2023

È già alla ventesima stagione della sua carriera, Aleix Espargaro. Non è di quei piloti esplosivi dal talento cristallino: per vincere il suo primo GP ha dovuto attendere il 2022 e la gara della MotoGP in Argentina, prima storica vittoria anche per Noale nella classe al top.

Nella docuserie che va in onda su Dazn dal titolo Solo puede quedar uno, Aleix ammette di avere incontrato più di una difficoltà in carriera prima e con l'Aprilia poi.

"La mia carriera è stata una specie di ottovolante - ha ammesso Aleix- a volte giravo molto in alto e a volte molto in basso. Ma non mi sono mai arreso, convinto come sono sempre stato che, se lavori duro, alla fine ottiene quello che meriti".

Aleix è tornato ai tempi della sua militanza in Suzuki nel biennio 2015/2016, ricordando che quando gli arrivò la proposta dell'Aprilia lui accettò la sfida che pochi piloti avrebbero accolto, forse nessuno. La moto era molto acerba, navigava nelle retrovie, il team Gresini faceva il massimo ma spesso non bastava.

"Ho dovuto stringere i denti, gestire la delusione delle brutte gare, a volte ho perso fiducia e non trovavo dentro di me la forza psicologica e mentale per andare avanti. Sono stati anni duri. Ma quando ho vinto la gara di Termas tutto è stato dimenticato. Lì mi sono detto: sei fortissimo, hai una buona moto e una buona squadra e adesso puoi sognare. Sono come il vino che ogni anno migliora...".

Sa di non partire come favorito, il maggiore dei fratelli a Espargaro. Ma è anche consapevole che d'ora in avanti bisognerà fare i conti con lui.

"Sì, non mi sembra reale, ma oggi parto dalla prima fila, vado spesso sul podio, posso vincere, è tutto molto strano. Ora quando vado alle gare i miei bambini mi dicono "ricordati di portare a casa una coppa", e io rispondo va bene, e per loro è tutto normale, ma non sanno davvero com'era il loro papà. Non avevo mai portato a casa una coppa...".

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