MotoGP 2022. Yamaha: Quartararo stabile, Morbidelli e Dovizioso in crescita

MotoGP 2022. Yamaha: Quartararo stabile, Morbidelli e Dovizioso in crescita
Giovanni Zamagni
Il campione del mondo ha chiuso con il quinto tempo: “Non ho fatto il time attack, il passo con le gomme usate è buono”. Dodicesimo Franco: “Pista incredibile, ci vogliono le palle”. Nono Dovizioso: “Siamo partiti meglio, sono più efficace in frenata”
11 febbraio 2022

Fabio Quartararo è stato il più rapido tra i piloti Yamaha, ma, rispetto a Sepang, si sono avvicinati sia Franco Morbidelli sia Andrea Dovizioso. 

Fabio Quartararo, quinto in 1’33”108 (+0”642)

“E’ stata una giornata positiva, ho fatto tanti giri. Ho messo la gomma soffice solo a metà giornata, senza fare il “time attack” ma con le gomme usate sono stato efficace, ho tenuto un ottimo passo. Non ho bisogno di conoscere la moto, sappiamo qual è la situazione in Yamaha. Quello che mi è chiaro è che dovrò lavorare molto per essere efficace nel “time attack”, per provare a partire sempre dalla prima o, alla peggio, dalla seconda fila”.

 

Franco Morbidelli, 12esimo in 1’33”518 (+1”052)

“Ho solo cercato di stare attento, c’era una linea pulita: erano condizioni difficili, forse le più difficili di sempre. Ma la pista è bellissima, tra la 5-6-7-8-9 è incredibile, velocissima, ci vogliono le palle per fare i curvoni a fuoco e i cambi di direzione. Veramente bellissimo. Alla fine, siamo riusciti a recuperare questa giornata che sembrava compromessa: con tanti piloti in pista, l’asfalto si è pulito, perlomeno in una traiettoria. Era come quando c’è la pioggia e si asciuga una traccia: in questo caso, però, fuori dalla traccia non c’era il bagnato, ma la terra. Se uscivi dall’unica traiettoria cadevi, ma è stato interessante guidare. Anche le condizioni climatiche sono veramente difficili: a un certo punto della giornata si faceva fatica a respirare, è peggio che a Sepang. Fisicamente ho fatto un altro passo in avanti, sono soddisfatto”.


 

Andrea Dovizioso, nono in 1’33”245 (+0”779)

“Il circuito è bello, anche se un po’ corto, sicuramente divertente. Le condizioni erano veramente strane, l’unica possibilità per pulirlo velocemente era girare tutti insieme, è stata la scelta giusta. Ma è incredibile la quantità di terra che c’è sull’asfalto, non è paragonabile a nient’altro: non si può sbagliare traiettoria, è abbastanza stressante. Ci sono tanti lavori attorno alla pista e anche l’asfalto è fatto in modo particolare, con pietre un po’ grosse. Per quanto mi riguarda, sono contento di come siamo partiti, mi sono trovato meglio rispetto ad altre piste e riesco a essere più efficace in frenata. Ma per il momento i tempi sono poco significativi”.

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