MotoGP 2022. Aron Canet racconta le sue fragilità: dai disturbi alimentari fino al quasi ritiro

MotoGP 2022. Aron Canet racconta le sue fragilità: dai disturbi alimentari fino al quasi ritiro
Il pilota spagnolo ha parlato apertamente a Dazn dei problemi con il cibo avuti ai tempi della Moto3 e del difficile primo anno in Moto2, poi ha indicato tre persone-chiave della sua vita
21 luglio 2022

Su Dazn spagnolo è andata in onda un’altra puntata di The Dazn Box in cui è stato ospite Arón Canet, pilota di Moto2, che ha parlato con Ernest Riveras aprendosi molto, parlando dei suoi disturbi alimentari e anche dell’intenzione di ritirarsi dopo il primo anno in Moto2.

Sui disturbi alimentari

Canet ha raccontato di aver avuto problemi con il cibo durante il suo periodo in Moto3: “Sono stato davvero male. Ora mi peso una volta alla settimana e sto fisicamente bene. Sto ottenendo risultati e più o meno stiamo andando molto bene. Prima mi pesavo 15-20 volte al giorno, bulimia, non riuscivo a dormire, vertigini, svenimenti, ero bianco... Nella mia cerchia nessuno mi sopportava. Ricordo di aver litigato in squadra per sciocchezze di non aver mangiato”.

Sul possibile ritiro

“A fine stagione del primo anno in Moto2 – ha detto Canet - non ero andato bene e pensavo di non aver dato il massimo. Non mi vedevo bene ed è allora che ho parlato con Alcarria (l’assistente), e lui mi ha detto: 'Vediamo, se non ti senti bene, Arón, ce ne andiamo e basta, lo faremo da un’altra parte.' Ma poi la mia mente si è rilassata, ho trovato il mio preparatore atletico, Miguel Maeso, e abbiamo iniziato a lavorare sodo. L'allenamento mi toglie molte cose dalla testa, mi diverto molto, mi rilasso molto e vivo giorno per giorno”.

Sul futuro Canet ha parlato della possibilità di condividere un box MotoGP con l'attuale campione del mondo, Fabio Quartararo, con il quale ha un bel rapporto: “Dove devo firmare? Ho un buon rapporto con Quartararo”.

Tre figure di spicco

Canet ha parlato con Riveras anche del suo attuale team manager, Sito Pons: “È difficile lavorare con persone così brave, che sono state campioni del mondo, perché cercano di instillare molte cose in te e, alla fine, è difficile andare d'accordo con il tuo capo. Sito è una persona con cui ho avuto sei stagioni e dalla quale devo imparare molto. Devo conoscerlo, ma le cose stanno così: ogni consiglio che un due volte iridato può darti è ben accetto”.

Altra figura fondamentale per il valenciano è il suo assistente, José Luis Alcarria: “È sempre stato il braccio destro di mio padre quando ero piccolo. Per me è padre, madre, fidanzato, fidanzata, amante, maschio e femmina, figlio, perché tante volte devo essere il padre, il fratello maggiore e il fratellino. Siamo tante cose, ci completiamo molto bene. È una relazione padre-figlio, ma molto più libera e molto più amichevole".

Canet racconta anche quanto sia stato essenziale nella sua vita suo nonno Alfonso: “Era una delle persone più importanti della mia vita, una delle persone che amavo di più. Morì di cancro al pancreas e fu molto pesante. Piangendo, mi ha detto una cosa molto importante: 'Guarda, Arón, due consigli: tra un mese vado nell'altro quartiere. Non fare come ho fatto io, che su dieci ho speso uno e ho risparmiato nove. Spendi quattro ma almeno ti diverti'”.