MotoGP 2020. I temi del GP d'Austria

MotoGP 2020. I temi del GP d'Austria
Giovanni Zamagni
In Austria ha sempre vinto la Ducati, ma quest'anno la favorita sembrerebbe essere più la KTM. Ecco, comunque, quali possono essere i temi alla vigilia della quarta gara stagionale
13 agosto 2020

GP Austria, Zeltweg: qui si corre da quattro anni e da quattro anni vince una Ducati. 2016: Iannone; 2017: Dovizioso; 2018: Lorenzo; 2019: Dovizioso. E’ chiaro che ci si aspetta molto dalla Desmosedici, ma dopo quanto accaduto nelle prime tre gare, la favorita sembrerebbe essere più la KTM. Ecco, comunque, quali possono essere i temi alla vigilia della quarta gara stagionale. 

 

KTM: HA PROVATO ANCHE QUI

Zeltweg è naturalmente la pista di casa della KTM, che dalla fine del “lockdown” ha già provato due volte su questa pista, con i piloti ufficiali e con il collaudatore Dani Pedrosa. Visto quanto è successo a Brno e quanto è importante testare prima con questi nuovi pneumatici, è naturale pensare che saranno molto competitivi anche qui.

 

POL ESPARGARO: VOGLIA DI RIVINCITA

Pol ha fatto tanto per la KTM: è tra quelli che ha più merito per la sua crescita. E’ chiaro che Espargaro sognava di portare la RC16 per la prima volta sul gradino più alto del podio, invece c’è riuscito il debuttante Brad Binder. E’ probabile che a Zeltweg Pol abbia una gran voglia di far vedere i suoi meriti.

 

DOVIZIOSO, PRIMA DI TUTTO PER SE STESSO

L’ha detto molto chiaramente nell’intervista, Andrea Dovizioso: “Indipendentemente da quello che sarà il mio futuro, la mia voglia è quella di uscire da questa situazione, capire come fare per tornare a essere competitivi. Certi risultati non sono per me accettabili: tutti dentro al box lavoriamo per risolvere questa situazione”. In questi tre giorni, Andrea, il suo capo tecnico Alberto Giribuola e tutti gli uomini Ducati hanno studiato i tanti dati a disposizione per trovare una soluzione: il Dovi, sul podio a Jerez1, non può avere disimparato a guidare è chiaro che è solo una questione di far lavorare le gomme: non è facile, ma se trova il bilanciamento, tornerà davanti.

 

YAMAHA: PROVA DELLA VERITA’

Nel 2019, Fabio Quartararo chiuse terzo dopo essere stato a lungo al comando, con Valentino Rossi quarto. La M1 è cresciuta rispetto al 2019, quanto lo deve dire la pista austriaca, non proprio la preferita della Yamaha. Sarà un GP impostante per capire la competitività della M1.

 

MORBIDELLI IN CRESCITA

A Jerez2 ha fatto molto meglio che a Jere1; a Brno, ha fatto molto meglio che a Jerez2: la curva di rendimento di Franco Morbidelli è in ascesa costante. Considerando quanto fatto in passato da Morbidelli in Moto2, c’è da pensare che adesso viene il bello per lui e il difficile per gli altri: l’aspettativa è di vederlo nuovamente davanti.

 

QUARTARARO, PRIMA DIFFICOLTA’

Fabio Quartararo, dopo aver dominato i primi due GP, ha incontrato la prima vera difficoltà in MotoGP, con una gara particolarmente difficile a Brno. I grandi campioni reagiscono subito dopo un evento negativo: deve farlo anche lui.

 

PERICOLO PIOGGIA

Secondo il meteo, potrebbe piovere, come peraltro ha sempre fatto in questi giorni a Zeltweg. Se accadrà in prova e/o in gara, ci sono due aspetti molto importante da verificare, prima di tutto la sicurezza del circuiti, che in passato aveva mostrato qualche criticità, in particolare alla frenata della curva1 e della curva3. E poi ci sono molti piloti che non hanno mai guidato una MotoGP sul bagnato: impossibile avere dei dati su cui basare un eventuale pronostico.

 

RENDIMENTO GOMME

Naturalmente, conterà moltissimo il rendimento delle gomme Michelin, che a Brno, a causa soprattutto delle condizioni dell’asfalto ha faticato oltre ogni aspettativa. Cosa accadrà a Zeltweg? Molto dipenderà anche dal meteo, ma, teoricamente, qui la situazione dovrebbe essere un po’ più stabile.