MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo le QP

MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo le QP
Giovanni Zamagni
Le dichiarazioni di Quartararo, Morbidelli e Bagnaia dopo le qualifiche del GP di Aragon
17 ottobre 2020

Fabio Quartararo: “Dobbiamo spingere nei primi giri, sfruttare il punto forte della Yamaha e cercare di essere efficaci nei primi giri. Per noi è difficile lottare con la Ducati e la Honda: dobbiamo essere intelligenti, non fare cose stupide, sfruttare al massimo il nostro potenziale. Per il momento non ho un gran passo, spero domani di essere messo meglio.

La caduta nelle FP3 è stata molto dolorosa, ho passato brutti momenti e quando cadi in quel modo puoi farti molto male. Fortunatamente non ho nulla di rotto, ma mi sono spaventato. La cosa strana è che non stavo spingendo forte, non stavo rischiando.

Mir ha un ottimo passo e parte dalla seconda fila: non sarà facile batterlo. Ma anche Vinales è molto veloce: questo non è il mio circuito preferito e sono un po’ preoccupato per la seconda parte della gara, per il consumo della gomma. Vinales può andare via, bisogna provare a stare con lui, ma senza rischiare più di tanto”.

 

Franco Morbidelli: "A Barcellona avevo il passo per giocarmi la vittoria, come ce l'ho anche qui, credo sia possibile giocarsi il successo. Gomme: la soffice anteriore da più feeling, con questa temperatura può essere la scelta giusta, ma la media può essere anche una buona scelta. Molto dipenderà dalla temperatura: domani bisogna spingere forte dalla prima curva, credo che mettere una scelta più dura sia all'anteriore sia al posteriore potrebbe essere rischioso. Ma delle gomme soffici non conosci il consumo: abbiamo dei dubbi, per la verità più per il post che per l'anteriore.

Nessuno sa cosa accadrà dopo 15 giri, quale sarà il degrado della gomma. Potrebbe essere una chiave della gara. Mi sembra che Vinales riesca a tenere un ottimo ritmo anche dopo 16-17 giri: mi sembra che forse adesso è lui il più costante. Ma nessuno può sapere come sarà domani.

Sono forte nel T4, nell'ultimo curvone, dove possiamo sfruttare i nostri punti forti. Bisogna cercare di prendere un po' di margine prima del rettilineo.

La mia moto non è cambiata, così come non è cambiata la Yamaha ufficiale: qui, rispetto a Barcellona, la differenza è un pochino meno rispetto alle M1, forse perché riesco a uscire molto bene dalla 15. Non so quanto in più devo rischiare di più rispetto a loro, non lo so. Cerco di lavorare sui miei punti forti, cerco di sfruttare i punti forti della moto, poi non mi preoccupo troppo di quello che succede in rettilineo.

In qualifica non sempre riesco a mettere in pista il vero potenziale, purtroppo. Spesso finita la qualifica ho un sapore dolce amaro, invece che un sapore solo dolce. In questo aspetto devo migliorare.

Difficile dire quanto mi manca rispetto alla Yamaha ufficiale, perché non l'ho guidato. ci sono dei GP dove la differenza in rettilineo è grande, altre volte piccola, altre non c'è proprio, quando fa caldo. Qui, con il freddo, soffro un po', al massimo comunque si parla di un decimo di differenza. Non di più".


Pecco Bagnaia: "Sono già tre GP che fatichiamo: gli ultimi due li abbiamo portati a casa in qualche modo, questo è difficile. Non ho sensazioni positive, ogni volta che spingo rischio di cadere. Abbiamo dato più carico sull'anteriore, ma è peggiorata tanto dietro. Perdo il posteriore anche senza gas, è una situazione molto complicata. Spero di risolvere un po', di trovare una soluzione, così è molto dura: quest'anno sembrava che riuscissi a essere veloci in tutte le condizioni. Invece qui è complicato, quando un pilota entra in curva e la moto ti va via dietro è molto brutta. Al momento è dura. non è solo il freddo, oggi pomeriggio l'asfalto era caldo, ma ero sempre in difficoltà. Per la gara non sono messo così male, ma nemmeno per lottare per i primi sette".

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