MotoGP 2019. Il GP di Misano, lo sapevate che...?

MotoGP 2019. Il GP di Misano, lo sapevate che...?
Giovanni Zamagni
Notizie, curiosità e analisi sul GP di San Marino 2019 e sui protagonisti della MotoGP
16 settembre 2019

CONFRONTO IN CASA 
Ecco il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova). 

 Márquez/Lorenzo 8-0 (9-0); Dovizioso/Petrucci 9-4 (8-5); Rossi/Viñales 6-6 (5-8); Rins/Mir 8-3 (9-2) A.Espargaró/Iannone 5-6 (10-1); P.Espargaró/Zarco 12-1 (12-1).

LA FAMIGLIA IANNONE MANAGER DI FENATI
Regalino e Angelo Iannone, papà e fratello del pilota Andrea, sono da anni nel paddock, e dopo aver creato anche un team di Moto2 per far correre Andrea, hanno deciso di seguire Romano Fenati, in cerca di una moto per l’anno prossimo. La famiglia Iannone farà quindi da manager al pilota della Moto3, che nel 2020 correrà in Moto2, ma ancora non si sa con quale team. Certo, l’inizio della collaborazione Iannone/Fenati non è stato molto fortunato: sia Andrea che Romano non hanno potuto disputare il GP di San Marino per infortunio…

IANNONE CONTRO PERNAT
A proposito di manager, Andrea Iannone ha avuto parole piuttosto dure nei confronti di Carlo Pernat, il manager genovese che l’ha seguito ai tempi della Ducati e per un periodo anche in Aprilia. Commentando la notizia della sua collaborazione con Fenati ha detto: “Spero di fare meglio di come Pernat ha fatto con me: non ho ancora capito se mi aiutava o mi dava contro” ha detto Andrea senza nessuna riconoscenza. Mah.

KTM INNAMORATA DI PEDROSA
La KTM cresce per merito soprattutto di Dani Pedrosa. Lo dice Pol Espargaró, lo ribadisce Pit Beirer, il direttore generale della Casa austriaca. “Dani - dice Espargaró - ha preso questo lavoro molto seriamente, più di quanto mi sarei mai aspettato. Da quando è arrivato si è subito inserito nel progetto, si è fatto coinvolgere, e il suo apporto è fondamentale: vuole che tutto sia perfetto, si arrabbia se qualcosa non funziona. E’ molto preciso e lavora su tutti gli aspetti della moto”. Beirer ha aggiunto: “Quando lo abbiamo ingaggiato, non sapevamo quale fossero le sue intenzioni, se avesse veramente voglia di fare il collaudatore. Invece ne ha voglia, eccome”. Il direttore generale esclude però che Dani torni a fare il pilota. “Quando Zarco ci ha comunicato di non voler continuare nel 2020 abbiamo subito pensato a Pedrosa, ma lui non ha nessuna intenzione di tornare a fare il pilota”.

GUIDOTTI: “NAKAGAMI E’ UN BEL PILOTA”
Dopo due anni come capo tecnico di Dani Pedrosa, Giacomo Guidotti è da quest’anno al fianco di Takaaki Nakagami, il pilota giapponese del team Cecchinello. Guidotti dà un giudizio molto positivo di Nakagami. “Sinceramente, non me lo aspettavo così forte. E’ veloce e bravo, merita sicuramente una moto ufficiale: quella che usa è dell’inizio del 2018. Ha una grande sensibilità a livello elettronico, conosce e memorizza i vari passaggi da fare in gara, i “bottoni” da azionare. In prova ha  imparato a lavorare più in funzione della gara, ha personalità nelle scelte. Purtroppo, dopo l’infortunio in Olanda (venne coinvolto nella caduta di Valentino Rossi, NDA) al piede e alla spalla destra non è più stato fisicamente al 100%”.

ASFALTO TRATTATO PER L’ACQUA
Ma perché il circuito di Misano è stato rifatto? L’intervento fatto sull’asfalto, lo stesso del 2018, ma trattato in maniera differente, è stato effettuato per migliorare la tenuta sul bagnato. “Effettivamente - ha confermato Michele Pirro, pilota/collaudatore Ducati - quando ho corso qui nel CIV con le gomme “rain”, il grip era molto migliore che in passato”. Purtroppo, però, con l’asciutto è peggiorato e i tempi in gara lo confermano.

TRE GARE IN SPAGNA DAL 2022
Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, ha confermato ufficialmente quanto si sapeva da tempo: dal 2022 le gare in calendario saranno 22. Ezpeleta, però, ha aggiunto un particolare inedito: il numero uno della Dorna ha detto che a partire dal 2022 le gare in Spagna si ridurranno a tre, con una rotazione tra i quattro circuiti attualmente in calendario (Jerez, Montmelò, Aragón e Valencia).
I piloti non saranno troppo contenti. “Tutti vogliono ridurre le gare in Spagna, ma i GP sono sempre pieni, le piste sono belle e spettacolari” ha detto Marc Márquez. Un pensiero condiviso anche dai suoi colleghi (Viñales: “Tutti i circuiti spagnoli sono bellissimi, sarebbe un peccato perderne uno”), ma per l’internazionalità del campionato è giusto ridurre i GP in terra iberica.

 

PIRRO INFORTUNATO CON IL CROSS
Allenandosi con la moto da cross assieme ad Andrea Dovizioso, Michele Pirro si è infortunato proprio alla vigilia del GPdi San Marino “Se Tardozzi sa che siamo andati a girare lunedì prima di Misano, ci ammazza…” ha scherzato Pirro, che nella caduta ha riportato una evidente escoriazione al braccio sinistro e, soprattutto, una lesione alla coscia della gamba sinistra. “Il giorno dopo, la gamba era già grande di 7 centimetri rispetto all’altra” ha detto Pirro, che è anche dovuto ricorrere agli anti dolorifici.

ARAGÓN ALLE 13
Per evitare la concomitanza con il GP di F.1, sono stati cambiati gli orari del GP di Aragón: come succede in Gran Bretagna, la MotoGP correrà alle 13 dopo la Moto3, mentre la Moto2 viene spostata alle 14:30. Personalmente, credo che la MotoGP non debba temere il confronto con la F.1, non c’era bisogno di cambiare. Ma è solo la mia opinione.

SUZUKI: “ECCO COSA MI HA DATO PAOLO SIMONCELLI”
Tatsu Suzuki, vincitore domenica in Moto3, è molto legato e riconoscente a Paolo Simoncelli. “Mi ha dato tutto, mi ha trasmesso tutto quello che conosce, fa con me quello che faceva con Marco. Ho grande rispetto per lui, non è facile rimanere in questo mondo dopo quello che gli è successo. Se sbaglio mi bastona, ma se faccio bene piange, come ha fatto sabato dopo la pole e domenica dopo la gara. Lui è il mio "babbo”. Da pelle d’oca.

 

TRE MOMENTI INDIMENTICABILI DEL GP

  1. Pole e vittoria di Suzuki. Il successo di Tatsu Suzuki è stato di gran lunga il momento più bello e commovente del GP di San Marino, sicuramente il più significativo. Suzuki non aveva mai conquistato la pole e non aveva mai vinto una gara: riuscirci nel circuito dedicato a Marco Simoncelli rende il tutto ancora più speciale;

  2. Lite Márquez/Rossi. Il GP di San Marino, inevitabilmente, verrà ricordato anche per la diatriba tra Márquez e Rossi in qualifica: la tensione tra i due rimane a livelli altissimi;

  3. Sfida Márquez/Quartararo. Per la prima volta, il campionissimo e il predestinato si sono ritrovati fianco a fianco per tutto il GP, in una sfida che potrebbe anche ripetersi parecchie volte in futuro.

 

IO L’AVEVO DETTO

Danilo Petrucci (venerdì): “Credo che non avrò problemi a entrare in Q2, ci sono sempre riuscito in tutti i GP del 2019”. Qualifiche GP San Marino: Petrucci 17°.

 

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