MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP ad Austin

MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP ad Austin
Giovanni Zamagni
Ecco le dichiarazioni di Lorenzo, Marquez, Vinales, Iannone e Petrucci
13 aprile 2019

Marc Marquez: “E’ un po’ che nel 2018, al venerdì siamo più vicini. Ma sono molto soddisfatto della giornata di oggi, abbiamo lavorato bene, abbiamo provato tutte le gomme e abbiamo un ottimo passo. Nelle FP1 è stato difficile capire come guidare la moto, interpretare le buche, che sono davvero tante, anche perché la nostra moto soffre un po’ gli avvallamenti, si muove tanto: l’asfalto va rifatto completamente. Io sono un pilota che riesce ad arrivare abbastanza facilmente al limite, ma qui è difficile capire qual è. Oggi abbiamo montato lo spoiler - non so come chiamarlo - sotto il forcellone. La funzione è quella di irrigidire il forcellone (ride, NDA), così almeno dobbiamo dire. La sensazione sulla moto è che crei carico in frenata, ci sono punti positivi e negativi, dobbiamo studiare bene i dati. Sapevo che c’era Miller dietro di me, ma ho continuato per la mia strada: in Motogp è così, a volte prendi un riferimento, a volte sei tu il riferimento”.

 

Maverick Vinales: “E’ stata una giornata positiva, sono riuscito a guidare bene su una pista che mi piace molto. Purtroppo, a causa delle buche, è difficile fare un giro uguale all’altro e dobbiamo migliorare nel passo, perché Marquez ha ancora un po’ di vantaggio. La gara in Argentina ci ha insegnato molto sulla moto, abbiamo capito i problemi riscontrati la domenica, abbiamo modificato l’assetto e adesso sono convinto che possiamo essere efficaci anche sulla distanza. Ma c’è ancora da lavorare”.

 

Danilo Petrucci: “E’ una situazione davvero critica e il e la moto soffriamo più degli altri. Miller, però, è andato forte, bisogna trovare la giusta direzione. Per le FP2 abbiamo fatto una modifica che, purtroppo, si è rivelata completamente sbagliata e, sfortunatamente, pare che domani possa piovere: ci rimarrebbe poco tempo. Ma niente è perduto: questo circuito non è facile, ma è così per tutti. A noi manca trazione, devi seguire i movimenti della moto e non puoi spingere al 100%, la pista cambia giro dopo giro: a volte sei troppo lungo in frenata, altre stacchi troppo presto. E’ un vero peccato, perché la nostra base è buona, ma oggi era impossibile lottare per i primi cinque, che è sempre il nostro obiettivo, ma neppure per i primi dieci”

 

Jorge Lorenzo: “Le buche sono addirittura peggiorate rispetto al 2018, la pista deve essere riasfaltata al più presto, in almeno 10 curve su 20 la situazione è critica. Così è anche pericoloso per i piloti. Per quanto riguarda le mie prove, posso dire che fisicamente non sono ancora al 100%, ma sto meglio che in Argentina e posso guidare: non è questo il mio problema. Austin è sempre stata una pista difficile per me e ho ancora tante cose da capire su questa moto. Non è una situazione facile da gestire, ma sono convinto che i risultati arriveranno: sono più vicino a sfruttare questa moto di quanto lo fossi il primo anno con la Ducati. L’evoluzione della moto è stata fatta soprattutto seguendo le caratteristiche di Marquez: è piccola, molto compatta. Io non sono un gigante, ma ho bisogno di più spazio e stiamo lavorando anche su quello”.

 

Andrea Iannone: “Nelle FP1 era andata abbastanza bene e nelle FP2 abbiamo provato le gomme dure: la moto non andava male, l’aspetto positivo è che abbiamo identificato le gomme che potremmo usare per la gara. Purtroppo non abbiamo sfruttato bene le gomme morbide, con quella davanti ho fatto tanta fatica e questo è stato l’elemento negativo. E’ tutto nuovo, a volte non ci capiamo bene, bisogna mantenere la calma e la lucidità e continuare a lavorare nella direzione giusta. Io sono tranquillo e sereno, anche se vedo che abbiamo il potenziale per fare risultati migliori rispetto a quello che sto facendo, non riusciamo a farlo perché c'è sempre qualcosa che va storto e questo non è positivo, perché una squadra di MotoGP deve fare il massimo, anche quando non sei competitivo devi sfruttare al massimo il pacchetto che hai, altrimenti non riesci a vincere nemmeno quando hai una moto competitiva. Questo è quello che sta succedendo dalla mia parte del box. Con il tempo ci amalgameremo meglio e ci capiremo meglio. Le buche ci sono per tutti e se non ci fossero non riusciremmo comunque a vincere”.

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