MotoGP 2018. Il GP d’Italia da 0 a 10

MotoGP 2018. Il GP d’Italia da 0 a 10
Giovanni Zamagni
Numeri, statistiche e voti sul GP d’Italia, un modo per ripercorrere quanto accaduto al Mugello, non solo in pista e non solo in MotoGP
5 giugno 2018

Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP d’Italia, un modo per ripercorrere quanto accaduto al Mugello, non solo in pista e non solo in MotoGP.


A BOCCA ASCIUTTA

Dopo il trionfale 2017, con Andrea Migno primo in Moto3, Mattia Pasini in Moto2 e Andrea Dovizioso in MotoGP, nel 2018 nessun italiano è riuscito a passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Nelle cilindrate minori il successo è sfuggito per pochi millesimi: 19 in Moto3, 184 in Moto2. In ogni caso, non è andata proprio male per i nostri piloti: Bezzecchi 2° e Di Giannantonio 3° in Moto3; Baldassarri 2° in Moto2; Dovizioso 2° e Rossi 3° in MotoGP.

ZERO, COME LE VITTORIE ITALIANE
 


OLIVEIRA INTERROMPE LA STRISCIA

A proposito di piloti italiani, per la prima volta in questa stagione non è stato un nostro pilota a salire sul gradino più alto del podio in Moto2: Miguel Oliveira ha infatti ottenuto la sua quarta vittoria in questa categoria.

UNO, COME LE VITTORIE NON ITALIANE IN MOTO2 NEL 2018


LORENZO COME MÁRQUEZ

Jorge Lorenzo è il secondo pilota in questa stagione ad aver vinto un GP rimanendo in testa dal primo all’ultimo giro: l’altro ad esserci riuscito è Marc Márquez, ad Austin.

DUE, COME I PILOTI IN TESTA DAL PRIMO ALL’ULTIMO GIRO


LORENZO COME DOVIZIOSO E STONER

Jorge Lorenzo è il terzo pilota ad aver vinto almeno un GP con la Ducati e con un’altra Casa: in passato ci sono riusciti Andrea Dovizioso e Casey Stoner, entrambi trionfatori anche con la Honda. Lorenzo, ovviamente, ha invece vinto anche con la Yamaha.

TRE, COME I PILOTI CAPACI DI VINCERE CON LA DUCATI E CON UN’ALTRA CASA


UNA GRANDE OCCASIONE PERSA

Cadendo al 14° giro mentre era al comando, Mattia Pasini ha sprecato l’occasione di replicare il meraviglioso successo del 2017. Sul suo profilo twitter ha scritto: “Voto 4 per me. Scusate, un grande errore”. Purtroppo, è così.

VOTO 4 A MATTIA PASINI


MOTO2: PIU’ DIFFICILE STARE AL COMANDO

Miguel Oliveira è il quinto pilota ad aver fatto almeno un giro al comando in Moto2: al Mugello lo è stato per otto giri, compreso l’ultimo naturalmente. Gli altri piloti sono: Bagnaia (51 giri); Pasini (30); Baldassarri (26); Márquez (15).
La Moto2 si conferma la categoria con meno piloti capaci di stare davanti a tutti: in Moto3 hanno fatto almeno un giro in testa 8 piloti, e 7 in MotoGP.

CINQUE, COME I PILOTI IN TESTA PER ALMENO UN GIRO IN MOTO2

 


LORENZO TRIONFA DOPO 24 GP

Conquistando il GP d’Italia, Lorenzo è il sesto pilota a vincere con la Ducati. Prima di lui ci sono riusciti, nell’ordine: Capirossi (7 vittorie totali con la Rossa); Bayliss (1); Stoner (23); Iannone (1), Dovizioso (7). Da notare, che solo Capirossi (vinse alla sesta gara) e Stoner (successo al debutto) hanno trionfato prima di quanto abbia fatto Lorenzo, vincente al 24esimo tentativo.

SEI, COME I PILOTI VINCENTI CON LA DUCATI


PRIMATI A RIPETIZIONE

Valentino Rossi è tornato in pole position al Mugello dopo due anni (2016) e, in generale, dopo 26 GP dall’ultima pole ottenuta, al GP Giappone 2016. A 39 anni e 106 giorni, Rossi è diventato il secondo pilota più anziano a conquistare la pole della classe regina: il primato infatti spetta a Jack Findlay partito davanti a tutti a 39 anni e 121 giorni. Per Rossi questa è la settima pole al Mugello, una in più di Mick Doohan, precedente primatista (a pari merito con Valentino, ovviamente). Tra l’altro, il suo 1’46”208, è il giro più veloce mai realizzato da una moto sulla pista toscana.

SETTE, COME LE POLE DI ROSSI AL MUGELLO


UNA MEDIA DI 1,33 SCIVOLATE A GP

Con due cadute (una in prova e una in gara), Marc Márquez ha raggiunto quota 8 scivolate dall’inizio dell’anno: diviso per i sei GP fino a oggi disputati, vuol dire che è caduto mediamente 1,33 volte per ogni fine settimana. E’ il pilota che è caduto di più in MotoGP, assieme a Thomas Luthi. Nelle tre classi, quello che è caduto di più è Sam Lowes (Moto2): 12 scivolate.

OTTO, COME LE CADUTE DI MÁRQUEZ

 


UN VOLO TERRIFICANTE

Quella di Michele Pirro, volato via a circa 270 km/h, è stata una delle cadute più terrificanti che io abbia mai visto. Nonostante questo, come tutti i piloti, Pirro avrebbe voluto correre domenica, e soltanto quando i medici gli hanno fatto vedere la sua faccia, piena di ematomi, si è rassegnato: ma domenica era comunque al box al Mugello, sorridente come sempre.

VOTO NOVE A MICHELE PIRRO


UN “BRAVO” E UNA STRETTA DI MANO SINCERA

Nella conferenza stampa ufficiale, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, seduti ovviamente uno di fianco all’altro, hanno dato vita a un bellissimo botta e risposta: «Adesso ti toccherà andare a Venezia prima di ogni gara» ha scherzato Valentino, commentando l’abito da gondoliere che Jorge aveva messo nel manichino sotto il suo casco, per ricordare la gita a Venezia fatta prima del fine settimana al Mugello. «Ci vado volentieri, magari con una bella ragazza» ha replicato Jorge. «Bravo» gli ha detto Rossi, riferendosi alla vittoria.
Poi i due si sono stretti la mano, con grande sincerità, suscitando l’applauso di tutta la sala stampa. Bravi entrambi.

VOTO DIECI A ROSSI E LORENZO

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