MotoGP 2017. Vinales: "Ero pronto anche al contatto"

MotoGP 2017. Vinales: "Ero pronto anche al contatto"
Giovanni Zamagni
Maverick ha colto un successo fondamentale, sfruttando gli errori di Rossi nell’ultimo giro. “Ma ero pronto ad attaccarlo: per recuperare i 4 decimi di distacco, ho affrontato la prima chicane a occhi chiusi, ho spinto come in qualifica. Sapevo che sarebbe stata una battaglia fino alla fine, ci saremmo anche potuti toccare”
21 maggio 2017

LE MANS – In un solo GP, Maverick Vinales si è riportato in testa al mondiale, ha battuto Valentino Rossi all’ultimo giro e ha conquistato la vittoria numero 500 per la Yamaha. Come dire: non si può chiedere di più.


«E’ stata una gara incredibile, sia io sia Valentino abbiamo spinto al 200%: non pensavo di poter fare un passo di 1’32”, facendo anche il giro veloce all’ultimo passaggio. Quando sono passato sul traguardo dietro a Rossi, ho dato il tutto per tutto per recuperare i quattro decimi di svantaggio: alla prima variante ho chiuso gli occhi e ho spinto come in qualifica. Mi sono riattaccato e la mia intenzione era provarci alla 7 o alla 8, dove mi sentivo particolarmente forte. Ma lui ha sbagliato alla sei, sono riuscito a passarlo e ho continuato a spingere chiudendo tutte le porte e prendendo anche qualche rischio: solo al traguardo ho capito che era caduto. Volevo vincere, nell’ultimo giro ero pronto a tutto, anche a un contatto con Valentino, che è sempre molto aggressivo nella sfida ravvicinata».


Oggi hai potuto spingere forte: cosa è cambiato rispetto a Jerez?

«Niente, perlomeno a livello di messa a punto. Ma qui, con la gomma anteriore, avevo le stesse, buone sensazioni delle prime due gare: ho sfruttato l’occasione e ho vinto, sulla stessa pista dove colsi il mio primo successo iridato nel 2011».


Consideri questo successo il più importante dei tre che hai conquistato con la Yamaha?

«Questa è una gara molto importante, soprattutto per il campionato: ho sfruttato al meglio la nostra competitività. Ma credo sia più importante quella ottenuta in Qatar: avevo tanta pressione, dovevo vincere a tutti i costi e riuscirci è stato fondamentale».


Per il Mugello come la vedi?

«Inutile fare previsioni: in Texas pensavo di essere molto competitivo e sappiamo come è andata a finire… E poi lì Valentino va fortissimo. Senza dimenticarsi le Honda e Pedrosa, che quando è in forma è quasi impossibile battere».

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