MotoGP 2017. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP d'Australia

MotoGP 2017. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP d'Australia
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Cosa ha detto Iannone? Tanti contatti e sportellate: si sta andando oltre ogni limite?
22 ottobre 2017

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Australia.

Quali sono state le chiavi del GP?

1) La superiorità di Marquez. Fin da venerdì, la superiorità di Marquez è sembrata evidente e schiacciante. Questo gli ha permesso di gestire al meglio la gara: non ha forzato all’inizio, ha controllato e quando ha voluto andare in testa lo ha fatto senza problemi;

2) Le qualifiche. Dovi dice che, anche con una buona qualifica, non sarebbe cambiato niente, perché non aveva velocità. Io credo, però, che scattando un po’ più avanti non avrebbe fatto l’errore al secondo giro, avrebbe potuto amministrare un po’ di più le gomme a inizio gara e, in definitiva, avrebbe ottenuto un risultato migliore. Probabilmente non sufficiente per tenere aperto il campionato, ma per limitare i danni sì;

3) Iannone. La sua velocità e la sua proverbiale aggressività hanno fatto la differenza in questo GP: Rossi dice, che senza la “sportellata” di Andrea sarebbe rimasto attaccato a Marquez. Difficile dire se è effettivamente così, ma, certamente, Iannone ha influito sul GP.

4) La non scorrevolezza della Ducati. Al di là dell’errore commesso da Dovizioso, a Phillip Island sono emersi i limiti della Ducati.

 

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Zarco 1’29”572 (2); Rins 1’29”843 (5); Crutchlow 1’29”982 (7); Marquez 1’30”001 (23); Iannone 1’30”021 (6); Miller 1’30”040 (10); Vinales 1’30”060 (10); A.Espargaro 1’30”086 (5); Rossi 1’30”108 (13); Smith 1’30”313 (9): Dovizioso 1’30”347 (8).

Considerazioni: il tempo di Marquez e il giro nel quale l’ha ottenuto, conferma la mia idea che avesse del margine da amministrare.

 

Cosa ha detto Iannone?

Iannone: «Credo che senza di me la gara sarebbe stata diversa… Sono contento di quello che ho fatto, ma mi spiace, dopo una fatica così, non essere riuscito a salire sul podio. Ho guidato sopra alcuni limiti, ma alla fine non avevo più trazione, perdevo troppo, in rettilineo mi passavano da tutte le parti. Credo però che la Suzuki abbia fatto un ottimo lavoro, abbiamo reagito bene dopo tante difficoltà: gli ultimi due GP sono stato positivi».

 

L’Aprilia avrebbe potuto fare bene se Aleix Espargaro non fosse caduto all’ottavo giro?

Secondo me sì. Aleix è caduto quando era sesto a 0”779 dal primo: per quello che si era visto durante le prove, aveva tutte le possibilità di rimanere in quel gruppo fino al traguardo. Peccato.

 

Cosa è successo a Danilo Petrucci, 21esimo al traguardo a 48”768?

Danilo non è mai stato competitivo per tutto il fine settimana, sempre piuttosto attardato e mai incisivo, nemmeno per un solo giro: questo è il risultato.

 

Tanti contatti e sportellate: si sta andando oltre ogni limite?

Qualche sorpasso è stato decisamente troppo aggressivo, ma, nel complesso, mi è sembrato (quasi) tutto entro il limite. Questo, però, è un discorso che merita un approfondimento.

 

Le più tre belle frasi del GP

3) Iannone: «Troppi contatti? Secondo me è tutto regolare. Io sono aggressivo, ma mai oltre il limite. Zarco? Non ho mai criticato nessuno: mi meraviglio quando criticano me, figurarsi se lo fanno con gli altri. La verità è che quello che fa Iannone viene tutto amplificato: agli altri fanno un buffetto, a me danno sei mesi di galera (Andrea fa riferimento a Crutchlow che ha steso Lorenzo in Giappone e nessuno gli ha detto niente)».

2) Marquez: «Oltre il limite? Macché! La MotoGP è bella per questo, altrimenti sarebbe noiosa come la F.1».

1) Rossi: «Se questo è il gioco, sono pronto a giocare».