MotoGP 2017. Rossi: "Adesso guido come piace a me"

MotoGP 2017. Rossi: "Adesso guido come piace a me"
Giovanni Zamagni
Valentino soddisfatto dopo le libere. “Ho potuto testare la nuova ciclistica in due turni asciutti: confermo che è meglio del precedente. Con questo telaio vado più forte: peccato non averlo avuto prima”
23 giugno 2017

ASSEN – Più delle parole – comunque chiare e importanti – conta il viso: quello di Valentino Rossi esprime serenità. Il nuovo telaio gli piace, gli dà sensazioni mai provate con la M1 2017, quella utilizzata fino allo scorso GP.


«Sono soddisfatto del lavoro fatto, anche perché abbiamo potuto provare il nuovo telaio in due turni asciutti: non è così scontato riuscirci ad Assen. Ci siamo concentrati sulla ciclistica provata nei test a Barcellona, confermando le buone sensazioni di quel tracciato, anche se c’è ancora parecchio lavoro da fare per trovare la migliore messa a punto. In particolare, ho un po’ di chattering (la vibrazione dell’anteriore alla massima inclinazione, NDA) e non sono fantastico nei curvoni più veloci. In generale, comunque, è stata una buona giornata: 5° nelle FP1, 6° nelle FP2 e nella combinata. Era cruciale stare nei dieci, perché per domani è prevista pioggia. Ancora ci sno parecchi aspetti da decidere, ma la prima impressione è che possiamo essere più competitivi. Sono stati due turni positivi».


Domani continuerai con il nuovo telaio, la scelta ormai è fatta?

«Sì, anche domani userò la ciclistica evoluzione anche se non è facile gestire la situazione: per il momento ne abbiamo ancora solo uno, quindi bisogna adattare il lavoro».


Sembra esserci un grande equilibrio e, soprattutto, non pare ci siano problemi di gomme; sei d’accordo?

«Questa è una pista dove la Michelin ha sempre fatto bene: quando è così, quando le gomme funzionano correttamente, non ci sono grandi differenze tra piloti e moto, mentre quando gli pneumatici soffrono le disparità aumentano. Effettivamente c’è un grande equilibrio, ma Vinales è stato il più efficace anche di passo, non per un solo giro. Dietro di lui siamo in tanti molto vicini: io spero di usare il buono emerso oggi e riuscire a migliorare per domenica, perché, per il momento, non ho un passo fantastico».


Se domani dovesse piovere, sarebbe un problema?

«Avremmo bisogno di lavorare sulla messa a punto per migliorare il bilanciamento della nuova ciclistica, ma sono anche curioso di verificarne il comportamento sul bagnato, perché con la 2017 faticavo anche sull’acqua».


C’è un po’ di rammarico per non avere avuto prima questo telaio?

«Con questo riesco a guidare meglio la moto, più come piace a me e vado più forte. Quindi sì, c’è un po’ di rammarico, perché in piste come Jerez e Barcellona si doveva e poteva fare meglio; ma ormai è andata».


Anche Vinales ha scelto il telaio nuovo? Lui non risponde a questa domanda…

«Credo di sì, ma non lo so…».


Non vinci da un anno; cambia qualcosa nel tuo approccio al GP?

«Naturalmente mi spiace, ma cambia poco: io sono sempre concentrato al massimo, cerco sempre di sfruttare al meglio la situazione. Questa è sicuramente una pista buona per me, ma ci arrivo dopo due GP difficili: spero di salire sul podio».


Cosa pensi di Dovizioso? Può vincere il titolo?

«Dovizioso sta facendo un lavoro egregio; per la verità, l’ha fatto anche nel 2016, ma era stato un po’ sfortunato in qualche gara. Però è vero che nel 2017 sta andando ancora più forte: se vinci due GP consecutivi non è un caso. Sicuramente è in lotta per il titolo: c’è solo da fargli i complimenti».