MotoGP 2017. Lorenzo: "Gara anomala, faremo meglio"

MotoGP 2017. Lorenzo: "Gara anomala, faremo meglio"
Giovanni Zamagni
Jorge non cerca scuse: “Un GP ben al di sotto delle aspettative, mie e della Ducati. E se non ci fossero state le cadute sarei arrivato 14esimo”. Come sempre, però, non si scoraggia. “Le condizioni non ci hanno aiutato: in Argentina saremo più vicini”
27 marzo 2017

LOSAIL – Non è uno che cerca scuse, e non lo fa nemmeno questa volta: sotto questo aspetto, Jorge Lorenzo è uno sportivo da prendere come riferimento.

«Sono molto deluso, non è certo il risultato che speravo. E se non ci fossero state le cadute sarei arrivato 14esimo».


Prova a ripercorrere la gara.

«Sono partito forte, ma scattare dalla 12esima posizione non aiuta di certo: io sono abituato a partire primo, o secondo, o terzo, non così indietro nel gruppo. Ero dietro a Rossi e Pedrosa, ma alla curva 4 ho frenato troppo tardi e per non centrare Dani ho dovuto rialzare la moto e andare nella via di fuga, perdendo 4 secondi. Sono ripartito 16esimo, ma con l’asfalto in quelle condizioni ero lento. Poi, quando la gomma si è scaldata, ho preso un buon ritmo: per 4-5 giri ho girato con il passo dei primi. Questo è l’aspetto positivo».


Poi cosa è accaduto?

«Quando la posteriore è calata non sono più riuscito a spingere, i miei tempi si sono alzati tantissimo. Sicuramente io e la Ducati ci aspettavamo un debutto migliore. Ma il potenziale della moto c’è: qui Andrea, che la conosce da 5 anni, si è giocato la vittoria, ha fatto una grande gara».


E in futuro?

«Sono sicuro che andrà meglio. Qui sono anche stato penalizzato dalle condizioni: credo che in una situazione più normale come meteo saremo più vicini».


E’ come il primo giorno dei test di Sepang, quando definisti la situazione “scioccante”?

«No, da allora abbiamo migliorato, anche se magari può sembrare di no».

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