MotoGP 2017. Le pagelle del Qatar

MotoGP 2017. Le pagelle del Qatar
Giovanni Zamagni
Lode per Viñales, 10 per Dovizioso e 9 per Rossi. Solo sei per Márquez, 4 per Lorenzo
27 marzo 2017

MAVERICK VIÑALES - VOTO 10 E LODE

E’ vero, nei primi giri non è stato perfetto, ma anche lui è umano…Prima e dopo è stato imbattibile, come peraltro lo è da quando è salito sulla Yamaha. In un solo GP ha dimostrato di saper gestire la pressione di essere il favorito, di andare forte in ogni condizione, di saper gestire i momenti difficili, di non aver alcun limite nel "carena contro carena". Bionico.


ANDREA DOVIZIOSO - 10

Si è cominciato a considerare Casey Stoner come un fenomeno quando…Valentino Rossi ha fallito con la Ducati. Può accadere lo stesso: le momentanee difficoltà di Lorenzo potrebbero far capire, finalmente, che Andrea ci mette molto del suo, soprattutto a Losail, dove dal 2013, ovvero da quando guida la Desmosedici, è sempre il primo pilota Ducati al traguardo, indipendentemente da chi ha una moto uguale alla sua. In passato, in molti sostenevano che con quella moto lì, su questa pista, chiunque altro avrebbe vinto. Ancora convinti? Sottovalutato.


VALENTINO ROSSI - 9

Fino a un attimo prima del via era da 4 in pagella: costantemente dietro a Viñales e, soprattutto, ad anni luce, in termini di tempo, dal compagno di squadra. Ma in gara cambia tutto, e trova risorse impensabili fino a pochi attimi prima. Sono bastati tre test difficili perché qualcuno lo desse già per finito, e continuerà a farlo alla prossima difficoltà. E lui, continuerà a smentire ogni suo detrattore. Infinito.


MARC MÁRQUEZ - 6

Sembrava destinato a salire facilmente sul podio, invece ha inaspettatamente faticato. Questa volta, non si è fidato del suo istinto e si è fatto convincere a cambiare gomma anteriore prima del via: scommettiamo che non accadrà più? Sotto tono.


DANI PEDROSA - 5

Da inizio test si parla di un nuovo Pedrosa, più veloce e convincente, ma alla prima gara è sembrato il Dani di sempre. Sempre all’inseguimento.


ALEIX ESPARGARÓ​ - 8

Bravo, davvero bravo: portare l’Aprilia in scia alle due Honda ufficiali è “tanta roba”, come direbbero i più giovani. Altro che veloce solo sul singolo giro: Aleix è stato costante dall’inizio alla fine. Sorprendente.
 


JORGE LORENZO - 4

Se si analizzavano attentamente i test, si capiva che lo spagnolo avrebbe faticato al debutto con la Ducati, anche sulla pista “amica” del Qatar. La realtà, però, è stata addirittura peggiore delle aspettative: una bastonata dalla quale solo uno con la sua tenacia può riprendersi. Mettiamola così: può solo migliorare. O no?


DANILO PETRUCCI - 5

La sua Ducati lo ha lasciato a piedi, ma in tutto il fine settimana non ha mai entusiasmato. Dura correre mentre fai il “collaudatore” per la Ducati.


ANDREA IANNONE - 4

E’ il solito Iannone: velocissimo, generoso, capace di replicare, chissà come, ai sorpassi dei rivali, ma anche troppo oltre il limite. Come ha dichiarato lui stesso, deve imparare a gestire meglio la situazione.


ALVARO BAUTISTA - 4

Nei test sembrava poter stare assieme ai migliori, ma al primo appuntamento veramente importante è naufragato in prova e in gara (caduto).


JOHANN ZARCO - 8

D’accordo, ha esagerato. Ma ha anche entusiasmato: vederlo al comando per sei giri è stato perfino emozionante. Niente da dire.


CAL CRUTCHLOW - 4

Ha iniziato nel peggiore dei modi, con un’altra caduta in gara.
 


YAMAHA M1 - VOTO 9

Due piloti sul podio, e due piloti con la M1 del team satellite, capaci di entusiasmare a tratti. E che bravi a continuare a far sentire la propria fiducia a Rossi in difficoltà. La moto, come sempre, sembra molto equilibrata.


DUCATI DESMOSEDICIGP - VOTO 7

Si dice che il valore di una moto lo dia il risultato della “seconda guida”, intesa come secondo pilota al traguardo. Se fosse così, allora il voto sarebbe un bel 4. Ma non è proprio così, la Ducati ha delle qualità indiscutibili, come il super motorone e una buona stabilità in frenata (il Dovi faceva paura alla prima curva). Ma i difetti, purtroppo, rimangono.


HONDA RC213V - VOTO 7

Difficilissima da giudicare: in questo caso i due piloti ufficiali sono finiti uno dietro all’altro, molto ravvicinati. Sembrava aver risolto tutti i problemi, ma, evidentemente, c’è ancora qualcosina che non va.


SUZUKI GSX-RR - VOTO 7

Fino a giovedì sembrava in grande difficoltà, poi è stata trovata una buona soluzione e Iannone è stato veloce prima di cadere. Certo, vedendo quello che fa adesso Viñales con la Yamaha, vien da pensare che ci sia ancora da fare.


APRILIA RS-GP - VOTO 8

Sarà anche stata la bravura di Espargaró, saranno state le condizioni un po’ particolari, fatto sta che l’Aprilia ha fatto vedere un ottimo potenziale. Evviva.


KTM RC 16 - VOTO 4

Bradley Smith e Pol Espargaró ultimo e penultimo in prova, con il solo Lowes dietro di loro in gara: la MotoGP è una brutta bestia anche per la KTM.