MotoGP 2017. Due piloti fuori, disastro Ducati

MotoGP 2017. Due piloti fuori, disastro Ducati
Giovanni Zamagni
Lorenzo a terra alla prima curva, Dovizioso centrato al 15esimo giro dall’Aprilia di Espargaró mentre lottava per la quinta posizione: su una delle sue piste favorite, la Casa di Borgo Panigale torna a casa a pezzi. E dopo solo due GP la stagione sembra già compromessa
10 aprile 2017

TERMAS DE RIO HONDO – Peggio di così non poteva andare: Jorge Lorenzo fuori alla prima curva, Andrea Dovizioso abbattuto dall’Aprilia di Aleix Espargaró al 15esimo giro mentre era in lotta per la quinta posizione. Risultato zero punti su una pista teoricamente amica. L’unico aspetto positivo è che entrambi i piloti non si siano fatti male, anche se Andrea Dovizioso ha “un ematoma tibiale laterale” alla gamba destra. Il Dovi fa la sua analisi.

«Sono contento per come ho gestito la partenza: ho recuperato tante posizioni, come riesco a fare spesso. Purtroppo, però, non ero abbastanza veloce, fin da venerdì avevamo poco grip al posteriore e non so perché. Per questo non ero troppo efficace in frenata ma, soprattutto, perdevo tanto in accelerazione rispetto a tutte le moto. Nonostante tutti i problemi potevo giocarmi il quinto posto, che sarebbe stato un buon risultato in funzione del campionato».


Sei stato travolto dalla moto di Espargaró , ma tu eri fuori traiettoria: cos'è accaduto?

«Credo che tutto sia stato innescato da Petrucci: lui è molto forte in frenata e cerca, giustamente, di sfruttare questa sua dote. Però stava esagerando: da due giri cercavo di passarlo, ma lui si ributtava dentro dall’esterno non lasciando margine agli altri piloti. Io non l’ho centrato per un niente, mentre Aleix è arrivato forte e ha perso l’anteriore».


Bautista ha fatto un’ottima gara con la GP16: non è che sia meglio della GP17?

«Tra le due versioni non c’è tutta la differenza che si possa immaginare dall’esterno. Le Ducati negli ultimi anni sono state veloci, i team satellite hanno una buona moto, e Alvaro è uno competitivo».


Come si può definire il tuo fine settimana?

«Deludente, anche se avrei potuto fare quinto, partendo dalla 13esima posizione».


L’Aprilia era nella tua scia: non è preoccupante?

«Evidentemente la loro moto è migliorata tanto, e con Aleix sembra competitiva».


Pensi che ad Austin vi potrete rifare?

«Sicuramente, anche se le gomme condizionano molto la prestazione. Qui non avevamo grip con nessuna delle tre posteriori: speriamo che là vada meglio».

LORENZO: “SONO FRUSTRATO. MA CI ARRIVEREMO”

«Sono partito bene, ho recuperato subito 4-5 posizioni, ma a metà della prima curva Iannone ha rallentato, forse perché lo ha fatto qualcuno davanti a lui, o forse è stato costretto a fare una manovra anomala: può capitare in quel momento. Fatto sta che io ero molto più veloce di lui e ho toccato la sua gomma posteriore: così è molto frustrante. Ho bisogno di fare chilometri sull’asciutto, volevo verificare se la nuova posizione di guida (più alta, come le altre Ducati) mi rende più facile la guida, come avevo visto anche nel warm up, invece dopo pochi metri ero già fuori gara. L’aspetto positivo è che sono convinto che adesso abbiamo una base sulla quale lavorare: poco alla volta, ma ci arriveremo».