MotoGP 2015, Mugello. Le pagelle del GP d'Italia

MotoGP 2015, Mugello. Le pagelle del GP d'Italia
Giovanni Zamagni
Voto 10 a Lorenzo, inarrestabile; 9 a Iannone, sempre più vicino alla vittoria; 7 a Rossi e Dovizioso; solo 4 a Marquez
31 maggio 2015

JORGE LORENZO VOTO 10

Impressionante, imbattibile, imprendibile… si potrebbe andare avanti all’infinito. Un dato su tutti la dice lunga sul suo attuale dominio: negli ultimi tre GP è sempre stato in testa dal primo all’ultimo giro, nessuno è riuscito a mettergli le ruote davanti sul traguardo. In questo momento sembra non avere punti deboli: tecnicamente sfrutta al meglio il potenziale della sua Yamaha, psicologicamente è ai massimi livelli, con una sicurezza devastante, tanto che fin dal giovedì dichiara di poter vincere. Inarrestabile.


ANDREA IANNONE 9

Per lui è stato un GP da libro dei primati: prima pole position in MotoGP con il miglior crono assoluto del Mugello; nuovo primato di velocità massima per la MotoGP (350,8 km/h); primo italiano al traguardo; miglior risultato mai ottenuto in questa categoria. Per la perfezione assoluta manca solo la vittoria. Ma arriverà.


VALENTINO ROSSI 7

Alla fine è sempre lì, sul podio, dove è sempre salito nel 2015 e dove sale da 10 GP consecutivi, da 14 volte nelle ultime 15 gare. Insomma, è in grande forma e anche quando non è a posto ottiene un risultato che altri piloti sognano tutte le notti. Però non è stato certo il suo GP d’Italia più esaltante. Concreto.


DANI PEDROSA 8

Ha guidato bene per tutto il fine settimana, dimostrando che con la Honda si può andare forte anche guidando in un’altra maniera, diversa da quella del compagno di squadra. Come sempre, quando c’è da fare a “carenate” si tira indietro, ma la sua è stata certamente una prestazione positiva. Ben tornato.


MARC MARQUEZ 4

Affronta ogni curva – in prova e in gara – come se non ci fosse un domani, cercando di ottenere risultati superiore all’attuale potenziale della Honda. Un modo di correre per certi versi entusiasmante, ma che poteva andare bene l’anno scorso, quando vinceva a ripetizione e non aveva avversari, ma che rappresenta un limite adesso che deve tentare di recuperare punti. Anche per lui vale la legge di Murphy: se qualcosa può andare male, va male. Umano.


ANDREA DOVIZIOSO 7

Ha fatto un errore gravissimo – non da lui – nel warm up, che però non ha inciso sulla gara, dove è stato veloce finché non ha dovuto rallentare per il problema alla corona. In prova aveva lavorato come al solito molto bene. Paperino.


CAL CRUTCHLOW 4

Anche lui se può cadere non si tira indietro… Fuori controllo.


STEFAN BRADL 4

Un’altra scivolata, un’altra prestazione disastrosa. Ormai, purtroppo, è una costante.


BRADLEY SMITH 7

Ancora una volta primo degli “altri”: non gli si può rimproverare nulla. E’ un bravo “scolaretto”.


POL ESPARGARO 5

E’ vero, è arrivato in scia a Smith ed è fresco di operazione alle braccia per sindrome compartimentale, ma da lui ci si aspetta che sia sempre davanti al compagno di squadra. Sottotono.


MAVERICK VINALES 7

Ottiene il miglior risultato in MotoGP, senza fare grandi cose, ma guidando comunque bene. In crescita.


MICHELE PIRRO 8

Averne di collaudatori così veloci. E non dimentichiamo che negli ultimi mesi, Pirro ha guidato la GP15 con le Michelin, o ha corsa nel CIV con la Panigale. Non è facile tornare alle Bridgestone e, soprattutto, ai ritmi di un GP. Prezioso.


ALVARO BAUTISTA 6

Altri due punticini: fa quello che può. Volenteroso.


MARCO MELANDRI 4

Dice che è umiliante correre così e ha ragione. Chiede modifiche che non gli vengono fatte, i risultati sono una conseguenza. Psicologicamente a pezzi.


YAMAHA VOTO 9,5

Cinque vittorie in sei GP, un equilibrio che i rivali si sognano: sarebbe la perfezione assoluta se fosse più efficace in qualifica. Ma stiamo veramente parlando di inezie. Da applausi.


DUCATI GP15 VOTO 9

Per vincere manca ancora qualcosina, ma sempre di meno. E’ veloce, potentissima, agile, più efficace in frenata. Che bello.


HONDA RC213V VOTO 5

E’ una moto difficilissima e i punti forti dell’anno scorso – frenata e sfruttamento delle gomme – si sono trasformati in punti deboli. Il risultato di Pedrosa dice che non è così male, ma la Yamaha (e la Ducati) è lontana. Scorbutica.


SUZUKI GSX-RR VOTO 6

A inizio stagione è arrivata subito a un buon livello, ma adesso fatica a migliorare.


APRILIA RS-GP VOTO 4

Unica nota positiva: il debutto del cambio seamless. Tutto il resto è un disastro. Lo si sapeva e sarà probabilmente così per tutta la stagione.

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