MotoGP 2015. Le pagelle del GP di Aragón

MotoGP 2015. Le pagelle del GP di Aragón
Giovanni Zamagni
Dieci a Lorenzo, squalo; 10 anche a Pedrosa, commovente. Per Rossi "solo" 8. In Casa Ducati 8 a Iannone e 4 a Dovizioso
28 settembre 2015

JORGE LORENZO VOTO 10

Ha ragione quando dice che è vicino alla perfezione, che non è mai stato così forte. In qualifica, Marquez è riuscito a batterlo, ma solo prendendo rischi pazzeschi, ma la superiorità complessiva di Jorge è parsa sempre evidente. I primi due giri in gara sono da studiare: come fa a essere subito così efficace? Squalo.

 

DANI PEDROSA 10

Meriterebbe perfino la lode: in pochi possono vantarsi di aver battuto Valentino Rossi in una sfida negli ultimi giri fatta di sorpassi e controsorpassi. Un grandissimo: mai lo si era visto così aggressivo, determinato, disposto a tutto pur di conservare la posizione. In Honda, qualcuno cominciava a criticarlo più o meno velatamente, lo stesso Shuhei Nakamoto era tutt’altro che soddisfatto del suo rendimento, ma ad Aragon è stato meraviglioso. Commovente.
 


VALENTINO ROSSI 8

Quando ha iniziato la sua battaglia con Pedrosa non c’era nessuno disposto a scommettere un solo centesimo sulla sua sconfitta. Forse nemmeno lui, ma alla fine ha dovuto arrendersi di fronte alla determinazione del “robottino”. I quattro punti in più avrebbero fatto molto comodo. Battuto.

 

ANDREA IANNONE 8

Fino a prova contraria, ha ottenuto il massimo conquistabile sia in prova sia in gara, guidando al meglio. Venerdì, come tutta la Ducati, sembrava “attapirato”, ma non si è perso d’animo, non si è lamentato e ha trovato la soluzione dei problemi. Encomiabile.

 

ANDREA DOVIZIOSO 4

Disastroso in prova, in grande difficoltà in gara. Il risultato finale, quinto, partendo dalla 13esima casella non è male, ma il distacco dal compagno di squadra è imbarazzante. E’ avvilito, demoralizzato, ha perso fiducia nella moto. E’ un pilota da ricostruire psicologicamente.
 


MARC MARQUEZ 4

Un altro errore, il quinto in 14 GP: un disastro. Sintomatico quanto successo sabato in qualifica: dopo aver ottenuto un tempo stratosferico, praticamente imbattibile, è caduto nel tentativo di migliorarlo ulteriormente. Lui è così, o tutto o niente, ma continuare a cadere non porta da nessuna parte. E può anche essere pericoloso.

 

ALEIX ESPARGARÓ 7

Ha fatto una buona gara: se la sua moto fosse stata appena più veloce, avrebbe potuto battere Dovizioso.

 

CAL CRUTCHLOW 4

Distacco e posizione avvilenti: ci si aspettava ben altro da lui all’inizio del 2015.

 

BRADLEY SMITH 5

Una brutta gara, forse condizionata da una “cannonata” tirata sabato in prova.

 

POL ESPARGARÓ 4

Anche stavolta è riuscito a prendere paga dal compagno di squadra.

 

MAVERICK VIÑALES 4

Un GP da dimenticare: fatica quando c’è poco grip.

 

ALVARO BAUTISTA 6

Fa sempre il suo dovere, conquistando due punti preziosi per l’Aprilia.

 

STEFAN BRADL 5

Un passo indietro rispetto agli ultimi GP.

 

DANILO PETRUCCI 5

E’ caduto al decimo giro mentre era nono: è il primo errore della stagione, ci può stare.
 


YAMAHA M1 VOTO 9

Nelle mani di Jorge Lorenzo sembra imbattibile (voto 10), in quelle di Valentino Rossi più vulnerabile (voto 8): diciamo che la verità sta nel mezzo. In ogni caso, è una gran moto.

 

HONDA RC213V VOTO 8,5

Velocissima in rettilineo, è però più difficile da controllare in ingresso e percorrenza curva, anche sulla pista “amica” di Aragon.

 

DUCATI GP15 VOTO 8

Dopo un venerdì disastroso, è tornata competitiva. In rettilineo non ha rivali (lo dicono i suoi piloti), in curva fatica di più, ma il risultato finale è eccellente, specie nel distacco dai primi, considerando quanto hanno tirato.

 

SUZUKI GSX-RR VOTO 7

Dopo tanti GP difficili, ha invertito la tendenza negativa. E dal Giappone è anche arrivato un motore nuovo: ma non basta.

 

APRILIA RS-GP VOTO 4

Anche ad Aragon in gara ha preso più di due secondi al giro: tantissimi. Non si vedono miglioramenti e questo preoccupa un po’.

 

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